Cos’è la scarlattina?
Un tempo spaventava i genitori a causa dei suoi sintomi misteriosi e della rapida diffusione tra i bambini. La scarlattina è una malattia infettiva causata dal batterio Streptococcus pyogenes, che potrebbe sembrare un vecchio ricordo, ma che, in realtà, è ancora presente tra noi. A partire dal 2023 sono stati riscontrati aumenti di casi di scarlattina in Cina, nel Regno Unito e anche in Italia, soprattutto nella fascia d’età che va dai 5 ai 15 anni.
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Come si capisce se si ha la scarlattina?
Una serie di sintomi possono farci comprendere se siamo stati infettati dallo Streptococcus pyogenes, batterio responsabile della scarlattina. Noto anche come streptococco del gruppo A, questo patogeno colpisce soprattutto la fascia d’età che va dai 5 ai 15 anni, ma può infettare anche gli adulti. Se il corpo contrae l’infezione si manifesterà un’eruzione cutanea rossa che partirà dal petto e si diffonderà sul resto del corpo. La cute comparirà molto ruvida al tatto e simile alla carta vetrata e, inoltre, possono manifestarsi sintomi sistemici come la febbre alta.
Scarlattina e lingua: un indizio importante
Un sintomo patognomico e quindi tipico di questa infezione è la famosa “lingua a fragola”. Le persone infette, infatti, presentano una lingua molto gonfia e arrossatacon papille altrettanto ingrossate. Questo, insieme agli altri sintomi cutanei e alla febbre alta possono farci sospettare di aver contratto la scarlattina. In questi casi è bene consultare il medico per ricevere la sua diagnosi e una terapia specifica.
Le cause della scarlattina
Più che delle cause è corretto parlare del fattore eziologico che provoca la scarlattina. Questa infezione viene causata, infatti, dall’entrata in contatto del corpo con un batterio chiamato Streptococcus pyogenes. Tale patogeno, una volta infiltratosi nell’organismo, inizia a produrre le tossine responsabili delle manifestazioni cutanee. Questo batterio si diffonde attraverso le goccioline respiratorie di una persona infetta che tossisce o starnutisce. Il contagio può essere davvero semplice e molto rapido, soprattutto tra i più piccoli.
Quali sono i sintomi della scarlattina?
Di seguito abbiamo riportato una tabella che riassume tutti i sintomi tipici della scarlattina:
Sintomo | Descrizione |
Eruzione cutanea rossa | L'eruzione inizia spesso sul collo e sul viso, diffondendosi al resto del corpo. La pelle appare arrossata e al tatto simile a carta vetrata. |
Febbre alta | Febbre improvvisa, spesso superiore ai 38°c, accompagnata da brividi e sudorazione. |
Mal di gola | Mal di gola severo, a volte con placche bianche o gialle sulle tonsille. |
Lingua a fragola | La lingua diventa rossa e granulosa, simile alla superficie di una fragola. |
Dolore addominale | Dolori addominali, spesso accompagnati da nausea e vomito. |
Malessere generale | Mal di testa, stanchezza e sensazione generale di malessere. |
Esantema e Desquamazione | Dopo alcuni giorni, la pelle può iniziare a desquamarsi, soprattutto sulle mani e sui piedi. |
La scarlattina in bambini e neonati
Come già detto, la fascia d’età scolare che va dai 5 ai 15 anni è quella più colpita da tale infezione. La scarlattina si può diffondere facilmente all’interno degli ambienti chiusi e sovraffollati delle classi di scuola e quindi creare un contagio molto rapido. Nei bambini la scarlattina si manifesta con febbre alta, mal di gola e un'eruzione cutanea diffusa su tutto il corpo. I neonati sono meno frequentemente colpiti, ma quando lo sono, i sintomi possono includere irritabilità, mancanza di appetito e rash cutaneo.
La scarlattina negli adulti
Il contagio e i sintomi della scarlattina sono identici negli adulti, ma spesso con entità meno severa della sintomatologia, soprattutto per quanto riguarda la febbre. Inoltre, anche se si è avuta la scarlattina da bambini si potrebbe comunque essere infettati da un ceppo batterico differente e presentare nuovamente l’infezione.
Contagio della scarlattina
Il contagio della scarlattina può avviene attraverso la saliva o le particelle presenti nell’aria che si espira, nei colpi di tosse o negli starnuti. Anche cibo, posate e bevande condivise possono propagare l’infezione e, la stessa cosa, può succedere in caso di contatto con le lesioni cutanee o le manifestazioni rosse presenti sulla pelle.
- Tempi di incubazione: periodo di incubazione di circa 2-5 giorni. Questo è il tempo che intercorre tra l'esposizione al batterio Streptococcus pyogenes e la comparsa dei primi sintomi dell’infezione.
- Tempi di contagiosità: la scarlattina è una patologia altamente contagiosa e può essere trasmessa da una persona infetta fino a circa 24 ore dopo l'inizio della terapia antibiotica adeguata. Senza trattamento, una persona può rimanere contagiosa per diverse settimane, anche dopo la scomparsa dei sintomi principali.
Come viene curata la scarlattina: le terapie
Per sconfiggere il batterio della scarlattina è necessario che il medico prescriva degli antibiotici specifici, che seguiranno un ciclo di circa 10 giorni di terapia. Quando non viene somministrato un adeguato trattamento antibiotico, l’infezione potrebbe protrarsi anche per più di 2 settimane, determinando un certo rischio di complicanze. Inoltre, sono necessari anche farmaci per ridurre la temperatura, come il paracetamolo (es. Dr. Max Paracetamolo 30 Compresse Antipiretico) e creme lenitive per l'eruzione cutanea che provoca prurito e fastidio. Vitamindermina Crema Idratante 400 Ml Ipoallergenica, ad esempio, anche nella sua formulazione con mentolo rinfrescante, aiuta ad alleviare il prurito e il rossore della cute. Per quanto riguarda i bambini può essere utile tagliare le unghie, in modo che non si feriscano graffiandosi.
Quando prendere un antibiotico contro la scarlattina
Sarà il medico a prescrive tempi e modi d’assunzione del farmaco antibiotico. Generalmente si usano principi attivi come la penicillina, l’amoxicillina o una cefalosporina. Durante il periodo di somministrazione dell’antibiotico si potrà concordare con il medico anche l’assunzione di un integratore a base di fermenti lattici. Infatti, questi antibiotici a largo spettro possono provocare disbiosi a livello della flora intestinale e causare diarrea, crampi e dolori addominali. Per questo motivo entrano in gioco formulazioni come Yovis Caps 10 Capsule Integratore probiotico, Enterogermina 4 Miliardi/5 ml 20 Flaconcini oppure Lactoflorene Plus 12Fl Fermenti Lattici. Si ricorda che gli antibiotici vanno prescritti solo dal medico e vanno assunti sono in caso di reale necessità, in modo da non alimentare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza.
I rimedi naturali contro la scarlattina
Oltre agli antibiotici, possono essere utilizzati rimedi naturali per alleviare i sintomi della scarlattina. Bere molti liquidi, riposare e usare umidificatori può aiutare a ridurre il mal di gola e l'irritazione cutanea. Tra le formulazioni naturali per trattare gli arrossamenti e lenire il prurito cutaneo ci sono sicuramente le creme a base di calendula antinfiammatoria. Calendula Viti Crema 100 ml Crema Lenitiva e Dr.Max Body Cream with Marigold 200 ml Crema Corpo alla Calendula vengono spesso consigliati proprio per andare a trattare queste manifestazioni cutanee fastidiose, tipiche della scarlattina.
Come si diagnostica la scarlattina: i test
La diagnosi di infezione da scarlattina si basa su un esame clinico e sui sintomi caratteristici che compaiono. In alcuni casi, può essere eseguito un test rapido per lo streptococco o una coltura faringea per confermare la presenza del batterio all’interno del corpo umano. Questi test sono dirimenti e di fondamentale importanza in quelle circostanze equivoche, come per esempio in caso di scarlattina senza esantema, o senza febbre o altri sintomi tipici della malattia.
Il test con tampone per la scarlattina
Il test per la scarlattina viene effettuato principalmente attraverso un tampone a livello faringeo. Di seguito i passaggi:
- Preparazione: il medico utilizza un tampone sterile per raccogliere un campione di cellule e muco dalla parte posteriore della gola e delle tonsille.
- Raccolta del campione: il tampone viene strofinato delicatamente sulla superficie della gola e delle tonsille per raccogliere il materiale necessario.
- Analisi di laboratorio: il campione prelevato viene inviato al laboratorio per essere esaminato
Fonti bibliografiche: