I pericoli dell’antibiotico resistenza: cos’è e come evitarla

16. 8. 2022 · Dott.ssa Serena Barbon Di Marco · Tempo di lettura: 7 minuti

Problematica sempre più attuale, l’antibiotico resistenza spaventa sia i medici che i pazienti. Ma cosa si intende esattamente con antibiotico resistrnza? Capiamo insieme di cosa si tratta e come comportarsi per arginarla. 

antibiotico resistenza

Che cos’è l’antibiotico resistenza 

L’antibiotico resistenza indica la capacità di una specie batterica di sopravvivere ad uno o a diversi farmaci antibiotici, ovvero proprio quei farmaci che dovrebbero proteggerci da questi microrganismi, e di conseguenza di potersi moltiplicare anche durante la terapia. Sebbene alcune tipologie di resistenza siano “innate” nel batterio, cioè sia resistente per natura, molte sono “acquisite”. In quest’ultimo caso i batteri si sono adattati all’attacco del farmaco antibiotico e, per sopravvivere, hanno apportato modifiche al proprio patrimonio genetico. Si può parlare di una vera e propria evoluzione della specie, come l’essere umano che via via ha assunto una posizione eretta per adattarsi allo stile di vita che conduceva. La resistenza è dunque una potente arma di difesa per i batteri, quanto un enorme pericolo per noi, che non possiamo più affidarci a determinati farmaci prima efficaci.  

Le cause del problema 

Le cause dell’antibiotico resistenza possono essere molteplici, ma il fattore che ha velocizzato e aggravato il problema è uno: l’ uso spropositato e spesso immotivato di antibiotici. Esatto, la colpa purtroppo è proprio nostra, sia dei medici che hanno esagerato con le prescrizioni, sia dei pazienti che per un banale raffreddore ricorrono a quella pillola di antibiotico rimasta nel cassetto dopo una terapia precedente.  
Un esempio attuale di uso improprio di antibiotici lo offre proprio il Coronavirus, patologia per la quale spesso è stato prescritto il farmaco azitromicina, sebbene il suo uso non avesse alcuna base scientifica che ne dimostrasse l’utilità contro il virus (..è appunto un virus, non un batterio!) o contro una eventuale concomitante polmonite batterica. 

È importante sottolineare che tutto questo non rappresenta un pericolo solo per la persona che ha assunto l’antibiotico in modo improprio, ma anche per tutti coloro che, dopo di lui, saranno contagiati dalla stessa specie batterica. Infatti ogni batterio che “impara” a sopravvivere al farmaco lo “insegna” agli altri, trasferendo la sua mutazione genetica alla prole. Il problema da individuale diventa dunque sociale e mette a rischio tutti noi, in particolare i bambini.  
Uno scenario ancora peggiore è quello della “multi-resistenza”, ovvero la capacità di una specie di resistere non a uno, ma a più antibiotici in contemporanea, rendendo le cure sempre più difficili. 
Non si tratta solo di parole, ma di fatti e di numeri: l’utilizzo improprio di antibiotici causa oltre 10 mila decessi all’anno in Italia e ben 33 mila in tutta Europa. È chiaro: tutti noi dobbiamo fare qualcosa affinchè questi numeri non aumentino. 

le cause dell'antibiotico resistenza

I batteri antibiotico-resistenti 

Negli ultimi anni l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si sta attivamente occupando di classificare i batteri sulla base della loro pericolosità e del livello di resistenza raggiunto al fine di spingere la ricerca scientifica a sviluppare nuovi antibiotici. La lista di specie batteriche include ben 12 famiglie e viene suddivisa in 3 categorie a seconda dell’urgenza di nuovi farmaci antibatterici: 

  • Necessità fondamentale di nuovi antibiotici: Acinetobacter baumannii, Pseudomonas aeruginosa, Enterobacteriaceae
  • Necessità elevata: Enterococcus faecium, Staphylococcus aureus, Helicobacter pylori, Campylobacter, Salmonellae, Neisseria gonorrhoeae 
  • Media necessità: Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae, Shigella 

Oltre a queste specie, in Italia si sta prestando particolare attenzione ai comunissimi Escherichia Coli e Klebsiella penumoniae, entrambi spesso responsabili di sepsi e infezioni del tratto urinario (ma non solo).  

i rimedi per l'antibiotico resistenza

I rimedi per l’antibiotico resistenza 

Sembra semplice: il rimedio per la resistenza all’antibiotico è trovare un nuovo antibiotico più forte. Purtroppo questo è estremamente complesso e la stessa OMS descrive come stagnante la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibatterici, ben lungi da soddisfare la reale esigenza. Tuttavia un’arma ce l’abbiamo: la prevenzione. Prevenire ulteriori resistenze è possibile ed essenziale per salvaguardare la nostra salute e quella di chi ci seguirà: molto è nelle mani dei medici, che dovranno sempre aggiornarsi per evitare prescrizioni inadeguate, ma tanto altro è nelle mani di noi pazienti, che possiamo iniziare da alcune importanti regole da tenere a mente: 

  • Non richiedere mai antibiotici se non espressamente prescritti dal medico
  • Quando si segue una terapia antibiotica, rispettare sempre con precisione le indicazioni mediche e completare il ciclo di cura anche qualora i sintomi scomparissero
  • Mai assumere antibiotici di propria iniziativa, ad esempio quelli di un amico o quelli avanzati da un’altra terapia (anche perché probabilmente è inutile!) 

Attenzione inoltre a ferite, piaghe da decubito e e ustioni (primo e secondo grado) che possono portare a delle infezioni della pelle. Per prevenire l'infezione, e quindi l'utilizzo di una crema antibiotica, si possono utilizzare garze, spray cutanee, gel e creme con formulazioni particolari che creano una barriera che protegge la pelle dall'ambiente esterno tenendo sotto controllo il microambiente cutaneo e riducendo il rischio di contaminazione batterica così da creare condizioni favorevoli per una corretta e rapida riepitellizzazione della pelle. La composizione dei prodotti Fitostimoline® è stata studiata e formulata proprio per questo scopo. I prodotti Fitostimoline infatti contengono Rigenase® e Poliesanide, dall'azione cicatrizzante e antisettica


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    FAQ

    Come si diventa antibiotico resistenti?

    L’antibiotico resistenza si sviluppa pian piano nel tempo quando, a causa di un uso eccessivo e/o inappropriato di antibiotico, la specie batterica muta al fine di sopravvivere al farmaco: è una sua “arma di difesa” che diventa per noi un temibile pericolo. 

    Cosa fare se l'antibiotico non fa effetto? 

    Se l’antibiotico non fa effetto è essenziale non interrompere di propria iniziativa la terapia, ma consultare il medico affinchè possa valutare la situazione specifica. 

    Circa l'autore
    Dott.ssa Serena Barbon Di Marco
    Dott.ssa Serena Barbon Di Marco
    Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, sono Serena Barbon Di Marco, una farmacista appassionata di integrazione naturale e per questo di nuovo sui libri per ottenere la laurea in Scienze della Nutrizione Umana - Nutraceutica. La passione per il mio lavoro riflette il desiderio di aiutare le persone a curarsi al meglio, ma soprattutto a prendere le decisioni migliori in termini di salute, dando la giusta importanza alla prevenzione. Ad oggi il mercato propone una vastità di prodotti farmaceutici in cui è difficile districarsi e per questo ritengo fondamentale che un esperto del campo faccia da guida per una scelta consapevole ed informata. Amo veicolare queste informazioni con una scrittura diretta ed informale, accessibile a tutti e, almeno intenzionalmente, piacevole.
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