Additivi alimentari: cosa sono, a cosa servono e quali sono i più comuni

15. 1. 2025 · Tempo di lettura: 7 minuti

Si sente spesso parlare di additivi, coloranti e conservanti alimentari. Cosa sono, che funzioni hanno all’interno del cibo e che effetti possono avere sul corpo umano. 

Dott. Biagio Flavietti
Dott. Biagio Flavietti
Additivi alimentari: cosa sono, a cosa servono e quali sono i più comuni

Gli additivi alimentari sono sostanze che vengono utilizzate dall'industria alimentare per migliorare l'aspetto, la conservazione, la consistenza e la sicurezza dei cibi.Aiutano a conferire colorazioni più vivaci al cibo confezionato, ma offrono anche texture più appetibili e permettono di allungare la shelf life(conservazione) dei prodotti confezionati.Queste molecole sono presenti sulle etichette con la lettera "E" seguita da un numero specifico, che ne identifica la categoria e la funzione. Ma a cosa servono realmente gli additivi alimentari?

Cosa sono gli additivi alimentari e a cosa servono? 

Gli additivi alimentari sono molecole chimiche, naturali o di sintesi, che vengono aggiunte agli alimenti per migliorarne l’aspetto, la consistenza, la durata o semplicemente l’appetibilità. Un esempio di additivo naturale può essere il limone sulla frutta sbucciata per evitare chi si ossidi a contatto con l’aria, mentre un additivo di sintesi può essere il glutammato all’interno di zuppe e prodotti confezionati per esaltare sapidità e sapori. 

A livello normativo, per additivo alimentare si intende “una qualsiasi sostanza abitualmente non consumata come alimento in sé e non utilizzata come ingrediente caratteristico di alimenti, con o senza valore nutritivo, la cui aggiunta intenzionale ad alimenti per uno scopo tecnologico nella fabbricazione, nella trasformazione, nella preparazione, nel trattamento, nell'imballaggio, nel trasporto o nel magazzinaggio degli stessi, abbia o possa presumibilmente avere per effetto che la sostanza o i suoi sottoprodotti diventino, direttamente o indirettamente, componenti di tali alimenti" (Regolamento CE n. 1333/2008). 

Le categorie principali di additivi alimentari 

Gli additivi alimentarisi differenziano in base alla loro funzione all’interno degli alimenti: 

Coloranti alimentari:  

I coloranti per alimenti sono sostanze utilizzate per rendere più attraente l’aspetto di bevande e alimenti. Possono essere di due tipi: 

  • Naturali: derivano da fonti vegetali come la curcuma (E100) o la barbabietola rossa (E162) e sono utilizzati sin dall’antichità. 
  • Artificiali: molecole sintetizzate in laboratorio, come la tartrazina (E102), vengono spesso utilizzate per la preparazione di dolci e bevande. 

Addensanti e stabilizzanti 

Gli addensanti alimentari sono sostanze che aumentano la densità degli alimenti, mentre gli stabilizzanti alimentari mantengono uniforme la struttura del prodotto. 

La gomma di guar (E412), ad esempio, viene utilizzata in salse e gelati per addensarli e renderli più cremosi, mentre la carragenina (E407) estratta dalle alghe rosse, migliora la consistenza di dessert e bevande. 

Conservanti alimentari 

I conservanti alimentari servono a rallentare o bloccare la proliferazione di batteri, muffe e lieviti, contribuendo a preservare gli alimenti più a lungo nel tempo. Anche in questo caso esistono sia conservanti naturali che di sintesi: 

  • Conservanti naturali: tra questi troviamo l’acido citrico (E330) e l’acido ascorbico (E300), che sono considerati più sicuri e presenti anche in prodotti biologici. Queste molecole sono quelle naturalmente presenti all’interno degli agrumi, dei kiwi e di altri alimenti vegetali. 
  • Conservanti artificiali: come i nitriti (E250), sono efficaci ma devono essere usati con moderazione per evitare danni al corpo umano. 

Emulsionanti alimentari 

Gli emulsionanti alimentari consentono di miscelare acqua e grassi, evitandone la separazione. Queste molecole sono in grado di ridurre la tensione superficiale presente tra le due fasi dell’alimento e sono quindi utili per la preparazione di creme, salse e prodotti da forno. Tra gli emulsionanti alimentari troviamo la lecitina di soia (E322), ovvero un ingrediente comune nelle creme spalmabili, ma anche i mono e digliceridi degli acidi grassi (E471) impiegati per migliorare la consistenza dei dolci. 

Antiossidanti alimentari 

Gli antiossidanti alimentari sono molecole additive che servono a proteggere gli alimenti dall'ossidazione, prevenendo l’irrancidimento dei grassi e il deterioramento di frutta e verdura tagliata. L’acido ascorbico o vitamina C(E300) e il tocoferolo o vitamina E (E306) sono due tipi di antiossidanti, che lavorano rispettivamente in ambienti acquosi o grassi. 

Additivi alimentari: lista ed etichettatura 

All’interno dell'Unione Europea (UE) tutti gli additivi alimentari sono identificati da un numero preceduto dalla lettera E e sono raggruppati a seconda della loro funzione: 

  • E100-E199 (coloranti, migliorano l'aspetto di bevande e alimenti vari) 
  • E200-E299 (conservanti, rallentano, o bloccano, le alterazioni provocate dai microrganismi) 
  • E300-E399 (antiossidanti e regolatori di acidità, impediscono i processi di irrancidimento dei grassi e l'imbrunimento di frutta e verdura) 
  • E400-E499 (addensanti, stabilizzanti ed emulsionanti) 
  • E500-E599 (regolatori di acidità e anti-agglomeranti) 
  • E600-E699 (esaltatori di sapidità, esaltano il sapore e la fragranza di un prodotto) 
  • E900-E999 (vari) 
  • E1000-E1999 (sostanze che non rientrano nelle classificazioni precedenti) 

Gli additivi alimentari, quando presenti, devono sempre essere indicati tra gli ingredienti degli alimenti, come stabilito dalle norme del Regolamento (UE) n.1169/2011. 

Quali sono gli additivi alimentari più famosi presenti negli alimenti? 

  • E150a (Caramello semplice): utilizzato per dare colore scuro a bibite come la cola. 
  • E621 (Glutammato monosodico): esaltatore di sapidità presente in snack salati, zuppe e dadi per brodo. 
  • E330 (Acido citrico): conservante naturale presente in bevande, succhi e prodotti dolciari. 
  • E407 (Carragenina): addensante presente nei latticini, nei dessert e nei gelati. 
  • E211 (Benzoato di sodio): conservante utilizzato nelle bevande gassate e nei succhi. 
  • E202 (Sorbato di potassio): conservante alimentare che si trova in salse, conserve e prodotti da forno. 
  • E322 (Lecitina di soia): emulsionante presente nelle creme spalmabili, cioccolato e prodotti da forno. 
  • E471 (Mono e digliceridi degli acidi grassi): utilizzato nei prodotti dolciari e nei gelati per migliorare la consistenza. 
  • E102 (Tartrazina): colorante artificiale presente in caramelle, gelatine e bevande. 
  • E300 (Acido ascorbico): antiossidante naturale usato nei succhi di frutta per prevenire l’ossidazione. 

Esistono Additivi nocivi alla salute? Quali Additivi evitare? 

Spesso si ritrovano etichette con la dicitura “prodotto privo di conservanti e additivi” e quindi si pensa subito ad una maggiore salubrità dell’alimento, ma non sempre è così. Alcuni additivi alimentari possono causare reazioni avverse, specialmente nei soggetti sensibili. Tra gli additivi maggiormente sensibilizzanti e allergizzanti troviamo: 

  • Coloranti artificiali: come l’E102 (tartrazina) che è spesso associata a possibili reazioni allergiche. 
  • Conservanti artificiali: come i solfiti (E220-E228) possono causare reazioni in persone asmatiche o con problemi respiratori. 

È importante leggere le etichette e conoscere gli additivi alimentari da evitare se si soffre di allergie o intolleranze, sia all’interno degli alimenti, ma anche in bevande e prodotti farmaceutici. Esistono alcuni additivi sui quali la ricerca scientifica si è concentrata per quanto riguarda i risvolti sulla salute umana. Infatti, l’assunzione alimentare prolungata di grandi quantità di nitriti può essere associata con un aumento del rischio di sviluppo del cancro allo stomaco e del cancro all'esofago. Andrebbero, quindi, evitati o fortemente ridotti i cibi contenenti nitrito di potassio (E249), nitrito di sodio (E250) e nitrato di potassio (E252). Essi sono presenti soprattutto nella carne in scatola, negli insaccati e nelle carni lavorate. 

Conservanti naturali: quali sono, pro e contro 

I conservanti naturali alimentari sono una delle scelte più "pulite" e apprezzate per mantenere freschi gli alimenti. Tra questi troviamo sicuramente: 

  • Acido ascorbico (E300): antiossidante naturale. 
  • Acido citrico (E330): regola l’acidità e prolunga la conservazione. 
  • Sale e zucchero: utilizzati da secoli per conservare carne, pesce e marmellate. 

Tra i pro c’è il fatto che gli additivi sono percepiti come più sicuri e tendono ad alterare molto meno il sapore degli alimenti.  

Tra i contro c’è una durata limitata rispetto agli additivi artificiali e in alcuni casi, come con lo zucchero, possono aumentare l'apporto calorico dell’alimento.  

Conclusione 

Gli additivi alimentari sono quindi molecole che svolgono un ruolo essenziale nella produzione alimentare moderna, migliorando la conservazione, l'aspetto e la sicurezza dei cibi. Tuttavia, è importante conoscere le categorie, leggere le etichette e fare scelte consapevoli per evitare additivi alimentari pericolosi o non adatti al proprio stato di salute. Preferire conservanti naturali alimentari può essere un'ottima alternativa, purché si tenga conto dei loro limiti.  

 

Fonti bibliografiche: 

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Circa l'autore
Dott. Biagio Flavietti
Dott. Biagio Flavietti
Dopo aver conseguito una laurea in Farmacia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e successivamente una seconda laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana, presso la medesima facoltà, ho lavorato in diverse farmacie del territorio. Qui ho avuto modo di ampliare la mia conoscenza sull’utilizzo e la vendita di farmaci e integratori e ho toccato con mano le esigenze delle persone. A partire dal 2017 ho fondato una pagina di divulgazione scientifica (Farmabook) che mi ha permesso di inserirmi nel mondo della comunicazione Healthcare. Ho ottenuto diversi brevetti come Social Media Manager e conseguito un Master in Sostenibilità ambientale e prodotti biologici. A partire dal 2020 lavoro in Dr. Max, come Web Content Editor. In questo modo ho fatto convergere la mia passione per la divulgazione con una professione che ad oggi risulta importantissima per aziende farmaceutiche e siti di e-commerce.
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Dopo aver conseguito una laurea in Farmacia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e successivamente una seconda laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana, presso la medesima facoltà,...
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