Stipsi o Stitichezza: cos’è?

Per stipsi o stitichezza si intende una condizione caratterizzata da difficoltà a svuotare l’intestino.  
In generale, si parla di stitichezza quando vi è una diminuita frequenza di evacuazione (meno di tre volte a settimana) accompagnata da dolore e/o modificazione della consistenza delle feci, che possono diventare molto dure. Inoltre, chi soffre di stitichezza può facilmente avvertire gonfiore e sensazione di svuotamento incompleto dell’intestino. 
 
La stipsi è un disturbo piuttosto comune, che riguarda circa il 20% della popolazione, in particolare donne e anziani con più di 65 anni.  
 
In questa breve guida, esploriamo gli aspetti principali di questa fastidiosa condizione che può influire negativamente sulla vita di tutti i giorni. 

Quali sono le cause della stitichezza?

La stitichezza può essere: 

  • Occasionale: quando gli episodi di stipsi sono transitori e causati da situazioni particolari, come cambiamenti delle abitudini alimentari, viaggi, scarsa idratazione, interventi chirurgici ecc. 
  • Cronica: quando il disturbo perdura nel tempo. 

Inoltre, in base alle cause, la stitichezza può essere distinta in primitiva e secondaria. Si parla di stipsi primitiva (o primaria) quando la causa è riconducile ad alterazioni della motilità intestinale, ostruzioni intestinali o altre malattie dell’apparato gastrointestinale; si parla invece di secondaria quando la causa non è direttamente correlata all’intestino. In questo caso le cause possono essere endocrine, neurologiche, psicologiche, connesse all’uso di farmaci o più semplicemente legate allo stile di vita. Quest’ultimo in particolare, gioca un ruolo fondamentale nell’insorgenza della stipsi ed i fattori che contribuiscono maggiormente alla sua insorgenza, sono: 

  • Vita sedentaria, caratterizzata da scarsa o assente attività fisica. La mancanza di movimento si riflette sulla capacità dell’organismo di espellere le feci con facilità. Una vita sedentaria porta ad una riduzione della motilità intestinale. 
  • Dieta povera di fibre, in particolare frutta, verdura e cereali ma al contrario ricca di carne, latticini, zuccheri.  
  • Repressione dello stimolo per paura di avvertire dolore durante l’evacuazione. Questo comportamento, crea un circolo vizioso che nel tempo può comportare un ulteriore rallentamento del transito intestinale. 
  • Stress e ansia, spesso si ripercuotono anche sul benessere dell’intestino. 

Quali sono i sintomi della Stitichezza? 

I principali sintomi che caratterizzano la stitichezza sono: 

  • Ridotta frequenza di evacuazione 
  • Feci dure  
  • Defecazione dolorosa  
  • Sensazione di ostruzione durante l’evacuazione 
  • Sensazione di incompleto svuotamento intestinale 
  • Sensazione di gonfiore 
  • Bruciore nella zona anale 
  • Necessità di ricorrere a clisteri o manovre manuali per facilitare l’evacuazione 

Per poter parlare di stitichezza, devono essere presenti almeno due di questi sintomi contemporaneamente e la frequenza di evacuazione deve essere inferiore alle tre volte a settimana.  

Stitichezza in gravidanza: quando preoccuparsi

La stitichezza è un disturbo che può facilmente manifestarsi in gravidanza in particolare durante il primo trimestre e la sua insorgenza è correlata ai cambiamenti ormonali: gli ormoni infatti, ed in particolare il progesterone, sono in grado di influenzare la motilità intestinale, riducendola. 

Le donne con stitichezza in gravidanza non devono allarmarsi ma consultare il proprio medico per capire le opzioni possibili per porvi rimedio. Movimento, idratazione e dieta ricca di fibre possono aiutare a ritrovare la regolarità intestinale senza presentare controindicazioni per il nascituro. Inoltre, per un aiuto in più, possono essere utilizzati integratori alimentari a base di fibre (es. fibra di psillio) indicati anche per le donne in dolce attesa. 

Stitichezza nel neonato: come comportarsi?

In età pediatrica ed in particolare per i neonati non esistono parametri assoluti per definire una condizione di stitichezza. In linea generale, è importante prestare attenzione alla frequenza delle evacuazioni e alla consistenza delle feci. Per quando riguarda la frequenza, nei neonati, può variare in base a diversi fattori tra cui l’allattamento al seno o artificiale e in base al numero di poppate. La consistenza delle feci, invece, deve essere morbida e in particolare deve essere tale da non causare dolore durante l’evacuazione. Spesso nei bambini piccoli la stipsi insorge per la prima volta con l’introduzione del latte vaccino o durante lo svezzamento con l’assunzione dei primi alimenti solidi che modificano la consistenza delle feci. Altri bimbi, possono avere un blocco temporaneo durante la fase di abbandono del pannolino, ma generalmente è una fase passeggera.  

Ma come comportarsi in caso di stitichezza? e in che modo è possibile stimolare l’evacuazione nel neonato? 

Ci sono diversi rimedi, che si consiglia di utilizzare sempre e soltanto dopo aver consultato il pediatra.  

Tra i principali troviamo: 

  • Latte artificiale formulato specificatamente per contrastare costipazione e rallentamento del transito intestinale nei bambini da 0 a 36 mesi; 
  • Prodotti che ammorbidiscono le feci (a base di Macrogol), a partire dai 6 mesi di età 
  • Microclismi al glicerolo o al miele adatti per la prima infanzia 
  • Sondino rettale 

Prima di utilizzare questi rimedi si ricorda di consultare il pediatra. A seconda della fascia di età del bambino e dei sintomi manifestati, un rimedio/farmaco può essere più immediato ed efficace di un altro.  

Stitichezza cronica 

La stipsi è cronica quando ha una durata superiore ai 6 mesi.  

Tra le principali cause di stipsi cronica troviamo: 

  • disfunzioni intestinali e/o anorettali  
  • patologie del tratto gastrointestinale come malattie infiammatorie croniche, diverticolosi, tumore del color retto  
  • altre patologie non correlate all’intestino (morbo di Parkinson, diabete, malattie neurologiche) 
  • uso cronico di farmaci (anestetici, analgesici, antiacidi, anticolinergici, antidepressivi ecc). 

Stitichezza in menopausa

Spesso i cambiamenti ormonali legati alla menopausa sono responsabili di alcuni disturbi gastrointestinali, tra cui la stitichezza.  

Oltre agli ormoni, entrano in gioco anche altri fattori come l’età, le disfunzioni dei muscoli del pavimento pelvico e l’assunzione di alcuni farmaci (es. antidolorifici, antidepressivi ecc.). 

Le conseguenze della stitichezza in menopausa possono essere: 

  • Maggiore irritabilità 
  • Comparsa di emorroidi e ragadi anali  
  • Cistiti più frequenti 

Per contrastare la stitichezza e tutti i disturbi ad essa associati, la prima cosa da fare è favorire la regolarità intestinale modificando lo stile di vita e le abitudini alimentari, se errate. In particolare si consiglia di: 

  • praticare regolare attività fisica poiché migliora la motilità intestinale; 
  • preferire cibi ricchi di fibre per aumentare il volume delle feci e migliorarne la consistenza; 
  • bere molta acqua, per mantenere morbide ed idratate le feci e di conseguenza rendere più facile la loro eliminazione; 
  • assumere probiotici per favorire l’equilibrio della flora intestinale e riportare in funzione l’intestino; 

Qualora fosse necessario un aiuto in più, è possibile assumere integratori alimentari naturali a base di fibre (es. fibra di Psillio). Questi prodotti aiutano a ritrovare la regolarità intestinale in modo naturale e senza irritare l’intestino anche quando utilizzati per lunghi periodi. Favoriscono la motilità intestinale e la formazione di feci soffici e voluminose, facili da eliminare. 

Stitichezza negli anziani

Gli anziani sono i soggetti più a rischio di stitichezza. La causa risiede soprattutto nel loro stile di vita, caratterizzato da poca attività fisica e dall’utilizzo cronico di farmaci che talvolta possono avere un’influenza negativa sulla motilità intestinale causando costipazione. 

Quali sono i pericoli di una stitichezza prolungata?

Molto spesso, la stitichezza viene risolta con successo modificando lo stile di vita e le abitudini alimentari. Nei casi più ostinati, si può trattare con specifici integratori o lassativi in grado di riportare in modo veloce ed efficace la regolarità intestinale.  

Quando, invece, la situazione non si risolve ma si prolunga nel tempo è bene parlarne con il medico, poiché anche la stipsi può generare complicanze o essere il campanello di allarme di patologie più serie. 

Le principali conseguenze di una stipsi ostinata e prolungata nel tempo sono: 

  • Comparsa di emorroidi e ragadi anali a causa dello sforzo maggiore compiuto per espellere le feci.  
  • Formazione di fecalomi, veri e propri tappi che ostruiscono l’intestino. 

Quando consultare un medico: 

  • Se si presenta dolore addominale 
  • Se non si riesce ad evacuare nonostante un forte stimolo 
  • Impossibilità di espellere gas intestinali 
  • Episodi di vomito frequente 

Quali sono i rimedi veloci per la Stitichezza? 

Vediamo ora quali sono i rimedi più rapidi ed efficaci per contrastare la stitichezza.  

I rimedi per contrastare la stipsi sono chiamati “lassativi”, termine che comprende diverse tipologie di prodotti. I più comuni si possono acquistare in farmacia senza necessità di presentare ricetta medica. Nonostante questo, è importante precisare che se il loro utilizzo non è appropriato possono verificarsi effetti indesiderati anche gravi. Per questa ragione è molto importante parlare con il proprio medico o chiedere consiglio al farmacista prima del loro utilizzo. Inoltre il medico, in base alle esigenze individuali, saprà consigliare il lassativo più adatto. 

I lassativi sono distinti in: 

  • Lassativi di massa: costituiti da fibre non assimilabili e non digeribili, agiscono aumentano il volume delle feci e la loro consistenza facilitandone l’eliminazione. Le fibre inoltre, svolgono anche un’altra azione importante: agiscono da prebiotici, ovvero favoriscono la proliferazione di batteri “buoni” nell’intestino. Esempi di lassativi di questo tipo sono la fibra di Psyllium, agar-agar, semi di lino, crusca ecc. 
  • Lassativi da contatto: lassativi ampiamente conosciuti e utilizzati, possono essere di sintesi (es. bisacodile) o naturali (es. senna, cascara, rabarbaro). Questi lassativi stimolano la motilità intestinale in modo da favorire l’espulsione delle feci. Il loro effetto è molto rapido e si verifica entro 12 ore dall’assunzione. Sono controindicati nei bambini e nelle donne in gravidanza e proprio perché irritanti per l’intestino il loro utilizzo dovrebbe essere occasionale. 
  • Lubrificanti: questi lassativi hanno la capacità di ammorbidire e lubrificare le feci. Il più comune è la glicerina, utilizzata per via rettale sotto forma di clisteri o supposte. Olio di vaselina o miscele di oli (es. olio di vaselina, olio di mandorle e olio di oliva) possono invece essere assunti per bocca allo scopo di lubrificare le feci facilitando il loro passaggio lungo l’intestino.  
  • Lassativi osmotici: tra questi troviamo il lattulosio, polietilglicole, mannite, sorbitolo e Sali di magnesio. Questi lassativi agiscono richiamando acqua all’interno dell’intestino attraverso un processo di osmosi. Il risultato è una maggiore idratazione delle feci che diventano quindi più morbide e facili da eliminare. 

Esistono rimedi naturali o della nonna per la Stitichezza?

Vediamo ora alcuni rimedi naturali utili in caso di stitichezza. Sebbene siano naturali, alcuni di questi, non sono privi di effetti collaterali, pertanto prima del loro utilizzo è necessario consultare il medico o il farmacista. 

Rimedi naturali per la stitichezza occasionale: 

  • Acqua: bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno aiuta a mantenere la regolarità intestinale. Alcune acque, disponibili in farmacia e parafarmacia, grazie alla loro composizione risultano particolarmente utili in caso di intestino pigro.  
  • Marmellate di cassia o tamarindo, rimedio naturale per contrastare la stitichezza occasionale; 
  • Miscela di tre oli (olio di vaselina, olio di mandorle e olio di oliva), utile per lubrificare le feci; 
  • Olio di vaselina, utilizzato per via orale, lubrifica le feci e favorisce l’evacuazione; 
  • Kiwi, prugne, mele, frutti rossi, semi di chia, semi di lino, legumi
  • Fibra di Psyllium, rimedio naturale in caso di irregolarità intestinale;  
  • Tisana alla liquerizia; 
  • Tisana alla malva ; 
  • Tisane lassative, formulate con un mix di sostanze naturali (es. Cassia, carvi, malva, finocchio, senna, liquerizia melissa ecc.) in grado di favorire il transito intestinale; 
  • Microclismi naturali (es. a base di miele, aloe, malva) utili per indurre l’evacuazione in modo naturale. 

Alcuni rimedi Omeopatici contro la Stitichezza

Anche l’omeopatia può essere di aiuto per contrastare la stitichezza. Tra i rimedi omeopatici maggiormente consigliati vi sono l’Alumina, il Lycopodium e la Bryonia. Prima di assumere tali rimedi è necessario consultare il proprio medico, in modo da individuare il trattamento più appropriato al singolo caso. 

Cosa prendere in farmacia per la Stitichezza? I consigli del farmacista 

Sono numerosi e diversi i rimedi che possiamo trovare in farmacia per contrastare la stitichezza. Possono essere farmaci, dispositivi medici, integratori alimentari o rimedi omeopatici, formulati in capsule, compresse, tavolette, sciroppi, polvere da sciogliere in acqua, polveri orosulibili e tisane.  

Prima di dare qualche consiglio in merito ai prodotti da utilizzare, vediamo a cosa non si deve MAI rinunciare quando si vuole ritrovare la regolarità intestinale

  • Attività fisica : per favorire la motilità intestinale 
  • Adeguato apporto di liquidi : per mantenere le feci idratate 
  • Regolarità dei pasti : per favorire la regolarità intestinale 
  • Assecondare lo stimolo  : per favorire la regolarità intestinale 
  • Dieta ricca di fibre  : per stimolare il transito intestinale e favorire una buona consistenza delle feci. 

Quando nonostante l’alimentazione corretta e uno stile di vita volto a facilitare la regolarità intestinale non sono sufficienti, è possibile ricorrere all’utilizzo di prodotti specifici per riportare l’intestino in equilibrio e favorire l’evacuazione.  

Tra questi consigliamo: 

  • Enterolactis Plus, a base di Lactobacillus Casei DG; favorisce il benessere della flora batterica intestinale e il ritorno alla regolarità in caso di stitichezza.  
  • Stipsigol, dispositivo medico a base di Macrogol 3350, lassativo osmotico efficace nel favorire la regolarità intestinale senza irritare l’intestino. Utile in caso di stitichezza occasionale e cronica. 
  • Disbiocol, integratore alimentare in compresse, a base di bifidobatteri, prebiotici e acido butirrico efficace per ritrovare l’equilibrio intestinale, specialmente in caso di colon irritabile. 

E per i più piccoli: 

  • Novalac Anti Stipsi, latte in polvere indicato per bambini da 0 a 36 mesi in caso di rallentato transito intestinale e feci dure. La sua specifica formulazione a base di lattosio è stata studiata per ammorbidire le feci e stimolare il transito intestinale
  • Kindistip, medicinale omeopatico in globuli utile in caso di stipsi nei più piccoli. 

Domande frequenti sulla stitichezza

Che cos'è la stipsi?
Che differenza c'è tra stipsi e stitichezza?
Quando la stipsi è pericolosa?
Come sono le feci con la stipsi?
Come si fa a curare la stipsi?
Qual è il miglior lassativo naturale?
Cosa fare quando si ha la stitichezza?
Quando è preoccupante la stitichezza?
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