Sindrome dell’Ovaio Policistico:cause, sintomi e cure
La Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è un disordine endocrino che può causare importanti effetti sulla salute della donna sia a livello riproduttivo che metabolico. La PCOS riguarda il 15% delle donne ed è caratterizzata da un quadro clinico complesso che riguarda l’intero organismo. La PCOS, infatti, può creare diversi disturbi o essere associata a patologie rilevanti che possono interessare l’intera vita di una donna. Purtroppo, la PCOS è una condizione permanente dalla quale non si può guarire del tutto, tuttavia, attraverso le cure adeguate e il corretto stile di vita è possibile limitare i sintomi e tenerla sotto controllo.
Cos’è la sindrome dell’Ovaio Policistico?
La Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una condizione caratterizzata da:
- alterazioni del ciclo mestruale (assenza del ciclo, mestruazioni irregolari, cicli scarsi o prolungati)
- iperandrogenismo (aumento della produzione e secrezione ormoni maschili)
- alterazioni metaboliche
- ovaie ingrossate o comunque con la presenza di cisti follicolari dal diametro più o meno grande
Oltre a queste alterazioni nel quadro clinico della PCOS possono essere presenti anche altre patologie o disfunzioni, tra cui:
- iperinsulinemia
- insulino-resistenza
- obesità
- rischio aumentato di sviluppare diabete di tipo 2
- patologie cardiovascolari
- depressione
Inoltre, benché la PCOS non precluda la possibilità di rimane incinta, in caso di gravidanza le donne che soffrono di questa sindrome hanno riportato un’aumentata incidenza di aborti, diabete gestazionale, pre-clampsia ecc.
Prima di esplorare sintomi, cause e conseguenze dalla PCOS è importante sottolineare la differenza tra la sindrome dell’ovaio policistico e una condizione di policistosi ovarica che rappresenta una condizione talvolta anche asintomatica delle ovaie in cui sono presenti molteplici cisti. Per tale condizione, non classificabile come PCOS, talvolta non è necessario sottoporsi a trattamenti o cure specifiche e la presenza di tali cisti a livello delle ovaie non implica che la donna soffra di PCOS.
La PCOS, di contro, e come visto in precedenza, è una sindrome, il che significa che è una condizione caratterizzata da più sintomi. Secondo i criteri diagnostici definiti nel 2003 e aggiornati nel 2023, per una diagnosi di PCOS devono essere presenti almeno 2 su 3 dei seguenti sintomi:
- oligo o anovulazione (ovulazione irregolare o assenza di ovulazione)
- segni clinici e biochimici di iperandrogenismo
- ovaio policistico o elevati livelli di ormone antimulleriano (AMH).
Il criterio della valutazione dell’ormone AMH non può essere tuttavia applicato alle adolescenti, per una scarsa specificità. Nel caso delle adolescenti, infatti, i principali sintomi su cui si basa la diagnosi sono:
- irregolarità dei cicli mestruali
- irsutismo
- acne severa
- iperandrogenismo confermato attraverso analisi biochimiche
- ansia/depressione
Sintomi dell’Ovaio Policistico: Come riconoscerlo?
La sindrome dell’ovaio policistico è caratterizzata da numerosi sintomi che possono variare sia per tipo che per intensità da una donna all’altra.
In molte pazienti i sintomi della PCOS iniziano a manifestarsi durante la pubertà con la comparsa del primo/primi cicli mestruali.
Tra i principali sintomi che caratterizzano la PCOS troviamo:
- Ciclo mestruale irregolare
- Acne, pelle grassa
- Aumento di peso e difficoltà a perdere peso
- Obesità o lieve obesità
- Caduta dei capelli (nei casi più gravi alopecia o stempiatura)
- Problemi di infertilità
- Eccesso di peli sul viso (o sul corpo in zone dove normalmente nelle donne non sono presenti)
Altri sintomi meno comuni ma associabili alla PCOS sono.
- Affaticamento
- Insonnia o disturbi del sonno
- Mal di testa
Le principali cause dell’ovaio policistico
Le cause della PCOS non sono ancora del tutto conosciute. Tuttavia, è possibile ricondurre l’insorgenza della PCOS ad un insieme di fattori, tra cui sicuramente troviamo:
- Fattori genetici: uno studio condotto dalla University of Alabama da dimostrato che nel 24% delle donne affette dalla sindrome da ovaio policistico anche la madre ne soffriva e il 32% aveva una sorella con la stessa condizione.
- Dieta e stile di vita: L’alimentazione e lo stile di vita giocano un ruolo importante nell’insorgenza della PCOS.
- Insulino-resistenza e squilibri ormonali: la PCOS nasce di fatto da una disfunzione dell’insulina, ormone che regola i livelli di glucosio nel sangue. Fino all’80% delle donne affette dalla sindrome PCOS presentano insulino resistenza che ha sua volta innesca un meccanismo attraverso il quale vengono prodotti dall’organismo più ormoni androgeni come ad esempio il testosterone, responsabili poi dei sintomi come irsutismo e acne.
- Fattori ambientali che possono predisporre alla PCOS.
Conseguenze dell’Ovaio policistico: è importante intervenire?
Come anticipato, la PCOS è una condizione cronica, che accompagna la donna durante tutto l’arco della sua vita. Identificare la malattia tramite la corretta diagnosi ed eventualmente ricorrere a trattamenti specifici per gestirla è fondamentale per diminuire il rischio di eventuali complicanze nel lungo periodo o l’insorgenza di altre patologie a carico di altri organi.
La PCOS è infatti un disturbo complesso che se non gestita correttamente può causare:
- sindrome metabolica
- obesità
- diabete di tipo 2
- apnee notturne
- malattie cardiovascolari (in particolare ipertensione arteriosa)
- iperlipidemia
- iperplasia endometriale
- disturbi dell’umore
Nonostante possa spaventare questo elenco di patologie il cui rischio è aumentato dalla PCOS, la buona notizia è che tutte queste complicanze si possono prevenire attraverso un corretto stile di vita, un’alimentazione sana e varia e regolare esercizio fisico.
Prima di concludere è importare fare un breve accenno alla PCOS e fertilità/gravidanza. La PCOS potrebbe causare infertilità, tuttavia, questo non significa che una donna non possa avere figli. Il ginecologo è il punto di riferimento e può infatti suggerire dei trattamenti mirati o consigliare il consulto con specialisti nel campo della fertilità in modo offrire alla paziente maggiori chance di gravidanza.
Le donne con PCOS, tuttavia, è bene che siano informate delle possibili complicazioni, come un maggior rischio di sviluppare diabete gestazionale, parto pretermine, aborti spontanei o preeclampsia.
Come curare l’ovaio Policistico?
Purtroppo la PCOS si può trattare ma non curare poiché non esiste una cura definitiva per questa patologia. Tuttavia, esistono diversi trattamenti che possono migliorare la qualità della vita attraverso la gestione dei sintomi e il miglioramento del profilo metabolico e ormonale.
In generale, il trattamento della PCOS deve essere personalizzato in base alla tipologia di sintomi e alla loro gravità. Il primo approccio solitamente riguarda la modifica dello stile di vita, che comprende alimentazione, attività fisica e perdita di peso quando necessario.
In secondo luogo, possono essere suggeriti rimedi farmacologici o naturali per contrastare i sintomi come, ad esempio, la pillola contraccettiva o integratori alimentari naturali a base di inositolo.
Rimedi farmacologici per la sindrome dell’ovaio policistico
Tra le terapie farmacologiche utilizzate nella PCOS troviamo:
- contraccettivi ormonali: la pillola può essere prescritta per regolarizzare il ciclo o alleviare acne o irsutismo.
- antiandrogeni ed estrogeni: farmaci che contengono un’associazione di estrogeni e antiandrogeni utilizzati per contrastare i sintomi dovuti ad una aumentata presenza di ormoni maschili, come ad esempio acne, pelle grassa e eccesso di peluria.
- metformina: farmaco utilizzato nella cura del diabete che talvolta può essere prescritto per contrastare l’insulino resistenza aumentando la sensibilità all’insulina
- stimolanti dell’ovulazione (es. clomifene): in questo caso, attraverso la somministrazione di questo farmaco si cerca di stimolare l’ovulazione in quelle donne in cui è assente al fine di favorire una gravidanza.
Rimedi naturali per l’ovaio policistico
Nell’ambito della PCOS possono essere consigliati anche alcuni rimedi non farmacologici. In particolare, l’uso di determinati integratori può essere complementare alle terapie farmacologiche o di supporto alle sane abitudini alimentare. Alcuni integratori, infatti, risultano utili per migliorare l’insulino resistenza. Tra questi troviamo l’inositolo, una sostanza già presente fisiologicamente nel nostro organismo e in numerosi alimenti come frutta, cereali, noci, fagioli ecc. In merito al Myo-inositolo (o inositolo) vi sono numerosi studi e metanalisi che mettono in luce i suoi benefici su pazienti con PCOS. In particolare, l’inositolo sarebbe in grado di regolarizzare i cicli mestruali e l’ovulazione. L’assunzione consigliata è pari a 2-4 gr al giorno, prima di colazione.
Altri integratori utili in caso di PCOS potrebbero essere quelli a base di N-Acetilcisteina, acido alfa lipoico, L-carnitina, acidi grassi omega-3, acido folico e zinco.
FONTI:
https://www.simg.it/Riviste/rivista_simg/2009/06_2009/5.pdf
Kahsar-Miller MD, Nixon C, Boots LR, Go RC, Azziz R. Prevalence of polycystic ovary syndrome (PCOS) in first-degree relatives of patients with PCOS. Fertil Steril. 2001 Jan;75(1):53-8. doi: 10.1016/s0015-0282(00)01662-9. PMID: 11163816.