Psoriasi: cos’è?
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica e autoimmune della pelle. Le stime suggeriscono che colpisca lo 0,6-4,8 % della popolazione mondiale e che in Italia, la sua prevalenza sia pari al 2,8%.
La malattia interessa prevalentemente la popolazione caucasica e può insorgere precocemente, quando si manifesta tra i 20-30 anni, oppure tardivamente quando insorge tra i 50-60 anni.
La psoriasi è una malattia complessa, influenzata da fattori genetici e ambientali. In generale è caratterizzata da un’accelerata proliferazione delle cellule epidermiche, con formazione di chiazze rosse e squamose sulla cute di diverse parti del corpo, come gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e unghie.
La psoriasi è una malattia che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei soggetti che ne sono affetti, influenzando aspetti fisici e psicologici.
Quali sono le cause della psoriasi?
La psoriasi è una patologia multifattoriale la cui eziologia non è ancora del tutto chiara. Nella sua insorgenza hanno senza dubbio un ruolo fondamentale una concomitanza di fattori sia ambientali che generici. Secondo le ipotesi più accreditate, i fattori genetici, interagirebbero con dei fattori scatenanti (trigger) portando ad un’abnorme risposta immunitaria, la quale a propria volta andrebbe a scatenare la iperproliferazione cellulare tipica della malattia.
I principali trigger che possono attivare la malattia o acutizzarla, se già presente, sono:
- Traumi cutanei: lesioni psoriasiche possono comparire nella sede in cui c’è stato un trauma o in sede di cicatrici da intervento chirurgico;
- Infezioni: alcune infezioni, come faringiti, tonsilliti da streptococco possono scatenare, specialmente nei bambini, chiazze psoriasiche diffuse sul corpo che però tendono a regredire. Anche altre infezioni (es. Infezione da HIV) possono scatenare gravi forme di psoriasi.
- Stress: alcuni studi evidenziano come il sistema immunitario sia strettamente connesso con le pressioni emotive e mentali. Una riduzione dello stress può infatti aiutare a prevenire o ridurre la psoriasi;
- Farmaci: alcuni farmaci quali il litio, antipertensivi, antimalarici e antinfiammatori sono associati all’insorgenza della psoriasi o a un suo peggioramento;
- Gravidanza o menopausa;
- Fumo e alcol;
- Peso corporeo.
Quali sono i sintomi della psoriasi?
La psoriasi si può manifestare attraverso numerosi sintomi la cui gravità e durata può variare notevolmente nel tempo e da persona a persona.
In generale, i sintomi più comuni della psoriasi comprendono:
- Lesioni cutanee rosse, coperte da squame bianco-argetee spesse e secche, che tendono a staccarsi lasciando emorragie puntiformi per rottura dei capillari sottostanti. Le placche possono comparire nei gomiti, sulle ginocchia, a livello del cuoio capelluto o nella regione lombosacrale;
- Arrossamento ed infiammazione delle aree colpite;
- Prurito in sede delle lesioni.
Quando la psoriasi interessa il cuoio capelluto possono presentarsi squame di colore bianco o argento con desquamazione simile alla forfora, ma generalmente non si ha perdita dei capelli.
In alcuni casi, la psoriasi, può riguardare anche le unghie (30-50% dei casi) causando ispessimento, striature o desquamazione.
In altri casi, la psoriasi può colpire le articolazioni causando dolore e gonfiore (artrite psoriasica).
Psoriasi lieve
La psoriasi lieve è una forma di psoriasi che si manifesta con poche e piccole lesioni psoriasiche. Queste lesioni sono caratterizzate da scarsa infiammazione e limitata desquamazione. Tra le forme di psoriasi lieve vi è anche quella chiamata “psoriasi minima”, caratterizzata ad esempio da lieve desquamazione del cuoio capelluto o alterazioni della lamina ungueale. In questi casi le lesioni sono appena accennate e anche la diagnosi risulta difficile.
La psoriasi lieve è facilmente controllabile attraverso l’utilizzo di trattamenti topici specifici o con la fototerapia.
Prurito e psoriasi: come comportarsi
Il prurito rappresenta uno dei sintomi più fastidiosi della malattia. L’intensità del prurito varia in funzione della gravità della malattia ed in generale le aeree più colpite da prurito sono il tronco, il cuoio capelluto, gli arti inferiori e quelli superiori. Inoltre, il prurito tende ad aggravarsi quando compaiono nuove lesioni o quando le placche già presenti si espandono.
Alle base del prurito vi sono complessi meccanismi cellulari legati al processo infiammatorio e al rilascio di mediatori chimici in grado di scatenare lo stimolo del prurito unitamente ad altri fattori che sono in grado di aggravarlo, rendendolo talvolta insopportabile. I principali fattori che possono aggravare il prurito da psoriasi sono:
- Secchezza della pelle
- Sudore
- Acqua calda
- Attività fisica
- stress
Per trovare sollievo dal prurito in modo definitivo è necessaria una completa guarigione delle lesioni e per velocizzare il processo è fondamentale seguire la terapia prescritta dal dermatologo al fine di ridurre l’infiammazione. Tuttavia vi sono alcuni rimedi naturali o antistaminici che possono essere utilizzati per trovare sollievo, tra questi ricordiamo:
- Gel a base di Aloe Vera: grazie alle sue proprietà rinfrescanti e lenitive aiuta a calmare il prurito da psoriasi;
- Impacchi freddi sulle zone che prudono possono dare sollievo immediato;
- Bagno con acqua tiepida e farina di avena, dalla proprietà calmanti e antinfiammatorie;
- Creme idratanti, per evitare la secchezza della pelle, condizione che aumenta il prurito;
- Antistaminici di prima generazione da assumere per via orale, in grado di contrastare il prurito da psoriasi ma da assumere solo dopo aver consultato il medico o dermatologo.
Dermatite o psoriasi? analogie e differenze
La dermatite atopica e la psoriasi sono entrambe malattie infiammatorie della pelle. Seppur presentino delle caratteristiche in comune, in realtà sono malattie molto differenti che richiedono cure diverse e specifiche. Di seguito una tabella in cui si mettono a confronto le due malattie:
DERMATITE ATOPICA VS PSORIASI – ANALOGIE E DIFFERENZE | ||
| DERMATITE ATOPICA | PSORIASI |
Definizione | Malattia infiammatoria cronica della pelle | Malattia infiammatoria cronica della pelle |
Sintomi principali | Eruzioni cutanee, arrossamento, formazione di croste | Lesioni cutanee, caratterizzate da rossore e squame biancastre (placche) |
Dove si manifesta | Principalmente a livello del viso, mani, pieghe dei gomiti e retro delle ginocchia | Principalmente su gomiti, ginocchia, parte posteriore del tronco, cuoio capelluto, unghie |
Chi colpisce | Principalmente i bambini | Tutte le età |
Cause | Non ancora del tutto chiare, ma legate a fattori genetici ed ambientali che determinano un’alterazione della barriera cutanea. | Non ancora del tutto chiare ma legata a fattori genetici, ambientali e altri fattori scatenanti come farmaci, traumi, infezioni ecc. La base della malattia è autoimmune. |
Contagiosità | Non contagiosa | Non contagiosa |
Ripercussioni sulla qualità della vita | Forte impatto fisico e psicologico con possibile compromissione della qualità della vita | Forte impatto fisico e psicologico con possibile compromissione della qualità della vita |
Diagnosi | Visita dermatologica ed eventuali approfondimenti istologici, micologici o altri test cutanei | Visita dermatologica ed eventuali approfondimenti istologici, micologici o altri test cutanei |
Terapia | Farmaci antinfiammatori, antistaminici, antibiotici (nel caso di sovra-infezioni), fototerapia | Terapie topiche o sistemiche specifiche, fototerapia, terapie biologiche e biosimilari |
In alcuni casi la psoriasi al cuoio capelluto può essere, a prima vista, confusa con la dermatite seborroica. Per capire di quale patologia si tratta è necessario rivolgersi ad un dermatologo. In linea generale, in caso di psoriasi le placche presenti sul cuoio capelluto sono spesse e di colore bianco-argento, mentre nel caso di dermatite seborroica appaiono di colore giallo-marroncino e presentano un aspetto più untuoso.
In altri casi, la psoriasi può essere apparentemente confusa con la dermatite da contatto, patologia infiammatoria acuta della pelle causata da sostanze irritanti. Le manifestazioni possono essere simili alla psoriasi, come la comparsa di lesioni, chiazze, prurito e/o desquamazioni ma, in caso di dermatite da contatto, sono facilmente risolvibili con l’allontanamento della sostanza ha ne ha provocato la comparsa. Attraverso l’osservazione e la raccolta delle informazioni fornite dal paziente ed eventuali test allergici, il medico riesce facilmente a distinguere le due condizioni e a effettuare una diagnosi certa.
Esiste una cura definitiva per la psoriasi?
La psoriasi è una malattia cronica per la quale ad oggi non è ancora disponibile una cura risolutiva definitiva. Tuttavia, le terapie più recenti facilitano la gestione quotidiana della malattia e ne migliorano il decorso clinico.
Diagnosi e Terapia per la psoriasi
La diagnosi di psoriasi si base essenzialmente sull’esame obiettivo del paziente da parte del dermatologo e sulla raccolta di tutte quelle informazioni utili ai fini della valutazione finale (anamnesi). Per escludere la possibilità di confondere la psoriasi con altre patologie infiammatorie della pelle (es. eczema) il medico può richiedere approfondimenti istologici, micologici, altri test cutanei ed esami di laboratorio.
La terapia della psoriasi varia a seconda della sua gravità. Per classificare la severità della malattia esistono principalmente due parametri che sono:
- PASI, “Psoriasis Area and Severity Index”, indice ampiamente usato che combina la dimensione delle lesioni con la loro severità in un punteggio che va da 0 (sano) a 72 (livello massimo)
- BSA “body surface area” indice che si basa sull’area colpita dalla malattia. In base al BSA, la psoriasi può essere:
- Lieve, quando è colpito meno del 10% dell’organismo
- Moderata, quando è colpito dalla malattia il 10-20% dell’organismo
- Severa, quando è colpito più del 20% dell’organismo
Una volta individuata la severità della malattia, il medico sceglie il percorso di cura più adeguato. La psoriasi essendo una patologia complessa richiede infatti un approccio multifattoriale il cui obiettivo primario è la guarigione delle lesioni e soprattutto la riduzione dell’impatto negativo sulla qualità̀ della vita del paziente.
Da un punto di vista strettamente farmacologico, le principali terapie sono:
- Terapie topiche, indicate come trattamento di prima scelta in caso di psoriasi di grado lieve-moderato. Se utilizzate nel modo corretto sono in grado di controllare la malattia ed il suo decorso. I farmaci ad uso topico per il trattamento della psoriasi (a base di cheratolitici, analoghi della vitamina D3, cortisonici, retinoidi ecc.) possono essere formulati in crema, lozione, unguento o mousse e sono da applicare direttamente sulle zone affette seguendo attentamente le indicazioni fornite dal medico.
- Terapie sistemiche, indicate nelle forme severe, caratterizzate da recidive frequenti con forte impatto sulla qualità della vita del paziente. Si tratta di farmaci specifici (es. l’acitretina, il metotrexato, la ciclosporina) molto efficaci ma non privi di effetti collaterali pertanto il loro impiego deve essere monitorato dal medico.
- Fototerapia, che consiste nell’esposizione a fonti di luce ultravioletta. Consigliata in caso di psoriasi di media gravità. Controindicata in caso di gravi patologie cardiache, epatiche, renali, tumori cutanei, cataratta e malattie autoimmuni.
- Terapie biologiche o biosimilari, farmaci diretti verso specifici bersagli immunologici. Non sono in grado di curare definitivamente la malattia ma portano ottimi risultati con una riduzione dal 50 al 90% delle lesioni.
La psoriasi è contagiosa?
La psoriasi NON è una malattia infettiva e pertanto NON è contagiosa.
Psoriasi: alcuni rimedi naturali
La psoriasi non può essere curata con rimedi naturali, tuttavia tali rimedi possono essere utili nella gestione dei sintomi. Un esempio è l’utilizzo di gel a base di Aloe Vera per trovare sollievo dal prurito o effettuare un bagno tiepido con sali ricchi di sostanze benefiche per la pelle, come i sali del Mar Morto o i sali di Epsom.
Anche le acqua termali sono un valido aiuto per chi soffre di psoriasi. La balneoterapia infatti, (cura idrotermale) rappresenta una valida integrazione ai normali trattamenti, consentendo di allungare i tempi di remissione della malattia e ridurre il ricorso a terapie topiche e sistemiche nei mesi seguenti alle cure. Le acque maggiormente impiegate sono quelle solfuree e quelle bicarbonato calcio-magnesiche, le cui azioni principali sono:
- cheratolitiche
- antisettiche
- lenitive in caso di prurito
- antiseborroiche
- decongestionanti
Vero che il sole fa bene alla psoriasi?
L’esposizione al sole può portare benefici alle persone affette da psoriasi migliorando l’espetto delle lesioni. I raggi UV, infatti, svolgono un’azione antinfiammatoria, riducendo la gravità delle placche. Sebbene però, per la maggioranza delle persone affette da psoriasi il sole sia un alleato, in alcuni casi l’esposizione prolungata può portare a nuove lesioni o riacutizzazioni di lesioni già presenti. Per tale ragione è sempre buona cosa chiedere consiglio al medico o dermatologo prima di esporsi, il quale, in base alla situazione individuale saprà indicare il comportamento più corretto.
In ogni caso, è bene ricordare che l’esposizione al sole non deve in nessun caso provocare scottature e arrossamento pertanto è necessario applicare sempre una crema ad alta protezione ed evitare di esporsi nelle ore più calde. Inoltre, anche se si riscontrano benefici conseguenti all’esposizione al sole, non vanno mai interrotte le terapie in atto.
Alcuni consigli per la dieta con Psoriasi: quali cibi evitare?
L’alimentazione è senza dubbio uno di quei fattori che entrano in gioco nell’insorgenza della malattia nonché nella sua gestione. In caso di psoriasi, un’alimentazione adeguata, può aiutare a controllare la risposta infiammatorio ed immunitaria del nostro organismo.
La dieta mediterranea rappresenta un regime alimentare indicato per chi soffre di psoriasi ed in generale dovrebbero essere evitati o ridotti:
- Alimenti ipercalorici
- Carni rosse
- Insaccati
- Fritti
- Alcool
- Grassi animali
Mentre dovrebbero essere privilegiati:
- Cereali integrali
- Riso
- Legumi
- Frutta
- Verdura
- pesce
Cosa prendere in farmacia per combattere la Psoriasi? I consigli del farmacista Dr. Max
Per gestire al meglio la psoriasi è necessario porre attenzione anche ai prodotti che si utilizzano nel quotidiano, che possono contribuire a migliorare o aggravare (se non appropriati) i sintomi della malattia.
In particolare, in caso di psoriasi, si consiglia l’utilizzo di:
- Detergenti oleosi per il corpo specifici per pelli secche e delicate, che rispettino il film idrolipidico della pelle. Alcuni detergenti contengono sostanze ad azione lenitiva in grado di calmare prurito e rossore
- Shampoo delicati o specifici per psoriasi al cuoio capelluto in grado di favorire delicatamente l’eliminazione delle squame, alleviando rossore e prurito
- Creme emollienti ed idratanti per il corpo, da applicare quotidianamente, per contrastare secchezza, prurito ed irritazioni;
- Creme trattamento specifiche per pelli con psoriasi, da applicare direttamente sulle zone specifiche della pelle che manifestano ispessimento della cute, squame e prurito tipici della psoriasi. Le sostanze contenute, idratanti ed emollienti, normalizzano la funzione fisiologica della pelle attenuando i disturbi cutanei.
- Spray anti-prurito istantanei, da utilizzare per trovare sollievo immediato in caso di prurito localizzato associato a psoriasi
- Detergenti intimi delicati che rispettino il pH cutaneo e siano lenitivi, emollienti e protettivi delle mucose.
- Lacche ungueali in caso di alterazioni dell’unghia,
FONTI:
- Raval K et al. J Drugs Dermatol 2011; 10(2): 189-96.
- Naldi L et al. Gestione clinica della Psoriasi per il medico di medicina generale e lo specialista ambulatoriale. Pacini ed. 2016.
- Altomare GF et al. Psoriasi: Linee guida e raccomandazioni SIDeMaST. In: Linee guida e raccomandazioni SIDeMaST. Pacini ed. 2011 - pp. 29-56.
- http://www.adipso.org/sito/it/
- https://www.lapelleconta.it