Cos’è il Calazio?
Il calazio è un disturbo piuttosto comune che interessa le palpebre, caratterizzato da un'ostruzione di una o più ghiandole di Meibomio, con conseguente infiammazione e ritenzione di secreto lipidico al loro interno. Questo accumulo di secrezione lipidica è percepito come una piccola cisti all'interno del tessuto stesso.
Calazio: Cause Principali
Il calazio si verifica poiché una o più ghiandole del Meibomio (ghiandole addette alla produzione della componente lipidica delle lacrime) si infiammano a causa dell’ostruzione degli orifizi dei dotti secretori delle ghiandole stesse, posti sul margine palpebrale. Quando questi orifizi si occludono la componente lipidica prodotta dalle ghiandole non riesce a defluire e pertanto si accumula, dando vita ad un granuloma. Come conseguenza compare arrossamento della zona, dolore e infiammazione. La causa dell’ostruzione può essere di diverso tipo, alcuni elementi che contribuiscono sono:
- dieta non equilibrata (eccessivo consumo di insaccati, dolciumi, formaggi ecc.)
- squilibri ormonali
- stress
- predisposizione genetica
- patologie del tratto intestinale (es. celiachia)
- uso di lenti a contatto
In alcuni casi, specialmente quando il calazio interessa i bambini, può essere dovuto a difetti visivi non corretti che causano la contrazione involontaria dei muscoli oculari portando alla chiusura del dotto escretore delle ghiandole di Meibomio.
Quali sono i sintomi del Calazio?
I sintomi che caratterizzano il calazio sono:
- dolore alla palpebra
- gonfiore della palpebra
- presenza di una cisti solida lungo il margine palpebrale, “pallina sulla palpebra”
- iperemia cutanea
- arrossamento del bulbo oculare
- sensazione di corpo estraneo
I sintomi variano poi a seconda dell’entità del calazio che quando di grandi dimensioni potrebbe causare:
- visione annebbiata
- iperlacrimazione
- sensazione di appesantimento palpebrale
Generalmente, il calazio interessa la palpebra superiore per la maggiore presenza di ghiandole del Meibomio e può risolversi spontaneamente con il riassorbimento delle secrezioni nell’arco di 7-10 giorni.
Differenze tra Calazio e Orzaiolo
Calazio e orzaiolo sono due disturbi che possono sembrare molto simili tra loro e per questo spesso sono confusi. Sebbene in entrambi i casi si assista ad un’improvvisa comparsa di gonfiore della palpebra con la presenza di edema, arrossamento e dolore, presentano delle differenze sostanziali che permettono di distinguerli. In particolare:
- Calazio e orzaiolo interessano strutture diverse: il calazio è il risultato di un’ostruzione delle ghiandole del Meibomio mentre l’orzaiolo interessa le ghiandole di Zeiss, ghiandole sebacee presenti sul bordo palpebrale esterno, alla base delle ciglia
- L’orzaiolo non comporta sintomi rilevanti e spesso si risolve da solo
- Il calazio comporta quasi sempre dolore soprattutto nelle fasi iniziali e tende nel tempo ad assumere una forma sferica localizzata al centro della palpebra e non sulla rima palpebrale come l’orzaiolo.
Come curare il Calazio?
Generalmente il calazio si risolve spontaneamente entro 10 giorni. Tuttavia, quando non si riassorbe e i sintomi persistono si procede con l’applicazione di colliri o pomate oftalmiche a base di antibiotico e talvolta cortisone (su indicazione del medico). Questi farmaci riducono l’infiammazione, il gonfiore ed il dolore e favoriscono la fuoriuscita del materiale contenuto nel calazio.
Se il calazio non si risolve dopo 6-8 settimane dalla comparsa, lo specialista potrebbe decidere di intervenire chirurgicamente praticando una piccola incisione per drenare il contenuto della cisti (courettage).
Rimedi Naturali per il Calazio
Ecco alcuni rimedi naturali per favorire la guarigione del calazio:
- Massaggio delicato alla palpebra con mani perfettamente deterse, applicando leggeri movimenti in senso orario e antiorario per cercare di drenare l’ostruzione
- Impacchi caldo-umidi più volte al giorno con garza sterile imbevuta con acqua e sale da lasciare in posa per circa dieci minuti
- Impacchi a base di camomilla e acido borico, per lenire l’infiammazione
- Detersione dell’occhio utilizzando salviettine sterili disponibili in farmacia in grado di mantenere l’occhio idratato e alleviare il fastidio procurato dal calazio
Inoltre, in caso di calazio è molto importante sapere che:
- Il calazio non si deve schiacciare o pungere
- Uno stile di vita sano caratterizzato da alimentazione equilibrata può favorire la guarigione e ridurre il rischio di formazione di nuovi calazi
- L’utilizzo delle lenti a contatto o il trucco potrebbe peggiorare i sintomi
Cosa acquistare in farmacia per ridurre l’infiammazione?
In caso di calazio, in farmacia sono disponibili alcune soluzioni per alleviare i sintomi, tra cui:
- Salviettine monouso sterili per la detersione della zona perioculare, per detergere l’occhio attenuando rossore e infiammazione. Tali salviettine sono indicate anche per la prevenzione del calazio, per mantenere pulita la palpebra.
- Acqua borica (al 3% per impacchi oculari) dall’azione lenitiva e antibatterica
- Farmaci (colliri o unguenti) dietro presentazione di ricetta medica, a base di cortisone e antibiotico, dall’azione antinfiammatoria e antibatterica.
Quando è necessario rivolgersi al medico?
In generale quando compaiono i primi sintomi è sempre bene rivolgersi al proprio medico per la corretta diagnosi. Qualora si tratti di calazio il medico valuterà la terapia da seguire.
Rimuovere il Calazio Chirurgicamente
Se il calazio non si risolve neanche con l’uso di farmaci specifici e se di grandi dimensioni, il medico specialista può valutare il courettage, un intervento chirurgico ambulatoriale che consiste nell’esecuzione di una piccola incisione sul calazio per favorire la fuoriuscita delle secrezioni accumulate. Talvolta l’incisione può essere associata alla rimozione ghiandola stessa, in modo da evitare eventuali recidive.
Questo intervento deve essere eseguito esclusivamente da uno specialista, in regime ambulatoriale e in anestesia locale.
FONTI:
Domande frequenti