Che cos'è
Cos’è Bios Line Buonerbe Forte?
Bios Line Buonerbe Forte è un integratore alimentare biologico a base di Cicoria (Chichorium intybus), Senna (Cassia angustfolia), China (Cinchona) e Frangola (Rhamnus frangula). Il formato presenta 60 capsule che sono in grado di favorire il transito intestinale.
A cosa serve
A cosa serve Bios Line Buonerbe Forte?
L’azione di Bios Line Buonerbe Forte è in grado di favorire il transito intestinale senza provocare irritazione e sforzo delle mucose intestinali. Risulta utile, grazie ai numerosi principi attivi di origine vegetale, in caso di:
- Irregolarità intestinale;
- Stipsi prolungata;
- Stipsi occasionale dovuta a viaggi con cambio di clima e abitudini;
- Stipsi dovuta ad un'alimentazione scorretta.
Posologia/Come usare
Come e quando prendere Bios Line Buonerbe Forte
Da 1 a 2 compresse al giorno, meglio alla sera prima di coricarsi.
Avvertenze e Controindicazioni
Avvertenze e controindicazioni di Bios Line Buonerbe Forte
- Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre annI;
- Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variegata ma vanno utilizzati nell’ambito di uno stile di vita sano ed equilibrato;
- Non superare la dose giornaliera.
Uso in gravidanza e allattamento
Uso di Bios Line Buonerbe Forte in gravidanza e allattamento
L’assunzione di Bios Line Buonerbe Forte sia in gravidanza che in allattamento deve essere sempre accompagnata dal consiglio medico.
Come conservare
Come conservare Bios Line Buonerbe Forte?
- Conservare in un luogo asciutto a temperatura non superiore a 25°C, nella confezione originale ben chiusa.
- Evitare l’esposizione a fonti di calore, luce e variazioni di temperatura.
- La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro e correttamente conservato: non utilizzare il prodotto dopo la data indicata sulla confezione;
- Validità a confezionamento integro: 36 mesi.
I consigli del farmacista
I consigli del farmacista su Bios Line Buonerbe Forte
- La senna conosciuta scientificamente come Cassia angustfolia è una pianta appartenente alla famiglia delle Fabaceae ed è nota per le sue proprietà lassative e antielmintiche. I principi attivi antrachinonici presenti nella pianta di senna sono conosciuti come sennosidi A e B responsabili dell’azione lassativa. I sennosidi, inizialmente inattivi si comportano come dei profarmaci. Infatti acquistano un'azione lassativa soltanto dopo essere stati metabolizzati, e quindi resi in forma attiva, dalla flora batterica intestinale. A causa della presenza di sennosidi, principi attivi antrachinonici che irritano la mucosa intestinale, la senna è controindicata in caso di sindrome del colon irritabile, occlusioni intestinali, irritazioni intestinali, stipsi cronica, stipsi spastica, stenosi rettale, colite ulcerosa, appendicite, Morbo di Crohn e comunemente in dolori addominali.
- La pianta della prugna si chiama pruno e deriva da Prunus. L'effetto maggiore caratteristico di questa pianta è quello che si ottiene sull'intestino mediato dal fitocomplesso del frutto che è caratterizzato da: 1) fibre 2) miscela zuccherina 3) sorbitolo 4) sali di magnesio ammonio fosfato. Queste sostanze agiscono per osmosi attirando acqua nel lume intestinale che determinano lo stimolo della peristalsi.
- La cortecciadella frangola contiene glicosidi antrachinonici, principi attivi che determinano la peristalsi intestinale. Questi nell’intestino crasso vengono metabolizzati diventando attivi ad opera dell’azione della flora batterica che li trasforma in antroni, i quali svolgono l’azione lassativa. Per questo motivo, ed in virtù di questa trasformazione l’azione purgante può manifestarsi anche dopo 12-16 ore. Il principio attivo più importante è la frangulina, indicata nella stitichezza occasionale o cronica. La differenza sostanziale della frangola rispetto ad altri lassativi è quella di ridare il tono alle fibre muscolari dell’intestino, stimolando la peristalsi in modo lieve e senza causare irritazioni.
- La stipsi insorge quando la frequenza dell’evacuazione è inferiore a tre volte alla settimana a cui possono correlarsi altri sintomi come dolori addominali, gonfiore e meteorismo. La stitichezza da occasionale diventa cronica quando i disturbi si presentano da almeno o per più di tre mesi.
- Una corretta alimentazione e una pratica costante di attività fisica permettono di combattere naturalmente la stipsi occasionale e favorire un corretto e regolare funzionamento intestinale