Pillola del giorno dopo: guida completa

19. 7. 2023 · Tempo di lettura: 8 minuti

La farmacia è sempre più spesso considerata una soluzione veloce a situazioni urgenti: dalle più quotidiane come l’allergia, a quelle più rare e inaspettate come… la cosiddetta “pillola del giorno dopo”. In entrambi i casi l’assunzione è bene che sia controllata, ma rapida ed entro determinate “finestre temporali”. Scopriamo insieme come funziona!

Dott.ssa Chiara Leocata
Dott.ssa Chiara Leocata
Pillola del giorno dopo: guida completa

Pillola del giorno dopo: cos’è e come funziona

Quando si parla di “pillola del giorno dopo” si fa riferimento a farmaci ormonali che permettono di ridurre la possibilità di rimanere incinta in seguito ad un rapporto sessuale non protetto o non protetto in maniera adeguata. Si tratta di una preparazione farmaceutica progestinica (levonorgestrel) o di preparati a base di ulipristal acetato.

Prima di tutto: non si tratta di farmaci abortivi, ma di principi attivi in grado solo di prevenire l’insorgenza della gravidanza:

  • Il levonorgestrel previene l’ovulazione e la fecondazione nei casi in cui il rapporto sessuale avviene nella fase pre-ovulatoria; lo fa attraverso la soppressione del picco dell’ormone luteinizzante (LH). 
  • L' ulipristal acetato appartiene alla classe dei modulatori selettivi del recettore del progesterone; agisce ritardando l'ovulazione di almeno 5 giorni (periodo di vitalità dello sperma depositato nei genitali femminili dopo un rapporto non protetto), anche dopo l'inizio dell'aumento dell'ormone luteinizzante

 

La pillola del giorno dopo funziona sempre?

Sulla base del meccanismo d’azione dei principi attivi, è chiaro che non è semplice stabilire l’efficacia della contraccezione d’emergenza, senza considerare alcune variabili.

Quello che è certo è che il tempo gioca un ruolo fondamentale:

  • Levonorgestrel: si stima che l'efficacia è massima se la pillola viene assunta entro le prime 12 ore dal rapporto a rischio; la percentuale di successo tende poi a calare fino a subire un abbassamento drastico dopo tre giorni dall'avvenuto rapporto. Si consiglia quindi l’assunzione al massimo entro 72 ore dal rapporto (3 giorni).
  • Ulipristal acetato: si stima che l’efficacia è massima entro le 120 ore successive al rapporto a rischio (5 giorni).

Quando e come assumere la pillola del giorno dopo?

  • Levonorgestrel: si tratta di una compressa per uso orale, che deve essere deglutita con un sorso d’acqua in un’unica somministrazione. Come già detto, deve essere assunta il prima possibile, entro 12 ore e non oltre le 72 ore dal rapporto considerato a rischio. In base al meccanismo d’azione, risulta chiaro che non avrebbe senso prenderla 4 volte, magari pensando di poterne trarre più beneficio.
  • Ulipristal acetato: deve essere assunto in unica somministrazione orale da 30 mg entro 120 ore dal rapporto a rischio (5 giorni).

Pillola del giorno dopo: serve la ricetta?

La dispensazione della pillola del giorno dopo avviene in farmacia.

  • I preparati progestinici contenenti il principio attivo levonorgestrel non sono soggetti a prescrizione medica (SOP - senza obbligo di prescrizione) per le persone di età pari o superiore a 18 anni, mentre per le minori di 18 anni è obbligatoria la prescrizione medica, da rinnovare di volta in volta (RNR - ricetta non ripetibile)
  • I preparati contenenti il principio attivo ulipristal acetato non sono soggetti a prescrizione medica, né per le maggiorenni né per le minorenni (SOP - senza obbligo di prescrizione, ma non da banco) 

Pillola del giorno dopo: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, anche la pillola del giorno dopo può avere effetti collaterali.

  • Levonorgestrel: tra i più comuni troviamo nausea, stanchezza, mal di testa, dolore al basso ventre, sanguinamento irregolare fino al ciclo mestruale successivo. Si potrebbero manifestare anche vomito, diarrea, alterazione del ciclo mestruale, tensione mammaria e capogiri.
  • Ulipristal acetato: tra le reazioni avverse comuni sono stati riscontrati disturbi dell'umore, cefalea, capogiri, nausea, dolore addominale, mialgia, dolore dorsale, dismenorrea, dolore pelvico, tensione mammaria, affaticamento.

In alcuni casi vi sono delle controindicazioni:

  • allergia al principio attivo o ad eccipienti contenuti nel medicinale
  • gravidanza in atto
  • concomitante uso dell’uno o dell’altro principio attivo

Un cenno particolare va fatto per le donne che allattano:

  • Levonorgestrel viene escreto nel latte materno. Non sono noti effetti negativi sullo sviluppo del neonato, ma si consiglia di allattare immediatamente prima di assumere la compressa e poi di omettere l’allattamento successivo.
  • Ulipristal acetato viene escreto nel latte materno in piccola quantità, visto l'elevato legame con le proteine plasmatiche (e-lactancia). Tuttavia, dal momento che l'effetto sui neonati/lattanti non è stato studiato, in scheda tecnica del farmaco è riportata la raccomandazione di evitare l'allattamento per una settimana. Vista la scarsa biodisponibilità orale e l’elevato legame con le proteine plasmatiche, il farmaco è categorizzato come a rischio molto basso in caso di allattamento

L’importanza di una buona cultura della contraccezione

La contraccezione d’emergenza cui si ricorre assumendo la pillola del giorno dopo, non rappresenta un metodo contraccettivo standard, che protegge sia da gravidanza indesiderata che da malattie sessualmente trasmissibili (tra le più diffuse, ad esempio la gonorrea)

La contraccezione prevede l’utilizzo di mezzi per proteggere dalle gravidanze indesiderate o dalle infezioni a trasmissione sessuale, o da entrambe. Esistono diversi metodi contraccettivi: contraccettivi ormonali (pillola estroprogestinica, pillola con solo progestinico, anello contraccettivo estroprogestinico, cerotto transdermico estroprogestinico, impianto sottocutaneo a rilascio di progestinico) e dispositivi intrauterini IUD (Intra Uterine Device) comunemente conosciuti col nome di spirale. Questi impediscono l’ovulazione e riducono il rischio di tumori all’ovaio e all’endometrio. Tra i metodi cosiddetti “di barriera” troviamo il preservativo o condom, che impedisce l'ingresso degli spermatozoi nell'utero e protegge anche dalle malattie a trasmissione sessuale. Altri contraccettivi sono il diaframma, oppure metodi chimici o spermicidi (in capsule, ovuli, gelatine, creme) anche se questi ultimi sono ormai poco utilizzati

Domande e curiosità sulla pillola del giorno dopo

Pillola del giorno dopo sballa cicli successivi?
Quando si può prendere la pillola del giorno dopo?
Quante volte si può prendere la pillola del giorno dopo nella vita?
Quante possibilità ci sono di rimanere incinta con la pillola del giorno dopo?
Cosa blocca la pillola del giorno dopo?

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Circa l'autore
Dott.ssa Chiara Leocata
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Chiara Leocata, Farmacista iscritta all’ordine dei farmacisti di Catania. Curiosità e passione mi hanno portata non solo a praticare il mio lavoro ma anche a divulgarlo. Mi piace la chimica applicata alla vita quotidiana, ed è questo che dei farmaci mi ha sempre affascinato: tante formule chimiche incomprensibili a molti, diventano compresse bicolore alla portata di tutti. Nella mia esperienza imparo ogni giorno quanto informare il cliente su quello che assume o può assumere possa cambiare le sorti della terapia: un cliente più consapevole corrisponde spesso ad una aderenza terapeutica migliore. Per questo mi piace parlare ai miei clienti ogni giorno in farmacia e scrivere di scienza tramite la divulgazione online.
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