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Benessere sessuale: la chiave di una relazione piena con se stessi e con l’altro
7. 11. 2023
· Tempo di lettura: 6 minuti
Pensate davvero che il benessere sessuale sia una tematica da sottovalutare? Approfondiamo il tema!
Indice dei contenuti
Pensate davvero che il benessere sessuale sia una tematica da sottovalutare? L’Organizzazione Mondiale della Sanità lo smentisce e gli dedica il 4 settembre : giornata mondiale del benessere sessuale. Capiamo meglio cos’è e come coltivarlo.
Il benessere sessuale: non solo un aspetto fisico
Definire il benessere sessuale non è così facile come può sembrare, infatti rappresenta un universo di emozioni, sensazioni, desideri e pulsioni che lega in modo indissolubile psiche e corpo. Va infatti ben oltre la sessualità carnale e la genitalità, includendo invece una bella fetta di sfera emotiva e psicologica. Stare bene sessualmente significa vivere l’intimità in modo libero e gioioso, privandosi delle ansie, delle aspettative (non è una prova e non c’è un vincitore!) e dei tabù imposti da sé stessi o dalla società. Spesso infatti questi fattori ostacolano la vita sessuale (di coppia e non), rischiando di portare a veri e propri blocchi psicologici che possono comportare un malessere diffuso.
Come mantenerlo e migliorarlo con il partner
Siamo tutti d’accordo nel dire che in una relazione sana la sessualità non è tutto, ma qualcosa è, qualcosa di grande. Avere regolari rapporti sessuali, infatti, mantiene la coppia unita e passionale, permette di divertirsi insieme, di riscoprirsi ogni giorno, di dare e ricevere piacere, di soddisfare e soddisfarsi. Insomma, è un fattore essenziale per una relazione armonica, tuttavia spesso perde il suo valore e viene confinato a pochi momenti isolati, rischiando che uno dei due partner ricerchi altrove il fuoco che comporta. Che la passionalità cali fisiologicamente con il tempo può essere normale in una relazione stabile e non deve spaventare, la cosa da temere è il non-parlarne insieme. Tenere le piccole insoddisfazioni e pensieri inerenti all’intimità solo per sè stessi, per paura di essere giudicati o non capiti, è un grave errore che rischia di farle crescere di giorno in giorno fino a creare dissapori e minare il legame tra i partner. Sembra così semplice: basta sedersi vicini sul divano e parlarne per lavorarci insieme, eppure è un passo che in molti casi appare insormontabile. Invece con poche parole è possibile scoprire di cosa ha bisogno l’altro e magari identificarvisi o, perché no, aprirsi a sperimentare cose nuove per far scoccare di nuovo quella scintilla. Può bastare poco per ricreare il desiderio delle prime volte e farti desiderare il tuo lui/la tua lei come non lo/la avessi mai avuto: un completino intimo accattivante al posto della solita vestaglia consumata, una luce diffusa che proviene da una candela profumata al posto del buio pesto che lascia tutto all’immaginazione, una location inaspettata invece del solito letto cigolante, la sperimentazione di giochi erotici al posto della solita routine al limite dello sbadiglio. Insomma, chi più ne ha più ne metta, ma sempre nel rispetto dell’altro!
Come ricercarlo in solitaria
Stare bene con sé stessi è la base per stare bene con l’altro..anche sessualmente. È logico in effetti: come fa l’altro a sapere cosa mi piace se non lo so io in primis? Serve proprio a questo l’autoerotismo, che non è un mero atto fisico per calmare l’ormone adolescenziale che prende il sopravvento, ma un vero e proprio percorso di conoscenza ed introspezione che permette di scoprirsi a fondo. Se da un lato ci può aiutare a scoprirci per poi farci scoprire dal partner, dall’altro soddisfare il proprio desiderio sessuale è importante anche solo per sé stessi, per darsi piacere, calmare lo stress e banalmente divertirsi. Non deve esserci un motivo o un fine per farlo e non bisogna giustificarlo a sé stessi e a nessuno. Superato questo tabù, ne affrontiamo subito un altro che spesso ci va a braccetto: i sex toys. Eh già, se si cerca il piacere da soli (ma anche in coppia) possono davvero fare la differenza: vibratori, dildo e massaggiatori sono più comuni nei cassetti di uomini e donne di quanto si pensi!
Perchè parlarne
Il sesso ormai è ovunque, basta accendere la tv o ascoltare una canzone, ma questo non significa che se ne parli abbastanza nel modo corretto, ovvero come parte del benessere emozionale dell’individuo. Farlo è fondamentale non solo per noi stessi, ma anche per educare le generazioni future a viverlo con gioia e rispetto, divertimento e responsabilità allo stesso tempo, conoscendone ogni sfaccettatura. Parlarne ci aiuta a condividere le belle emozioni che ci procura e, d’altro canto, gli eventuali disagi che può comportare e che, se affrontati con un esperto, possono essere superati. La vergogna infatti comporta anche dei rischi, ad esempio per l’uomo che può soffrire di disfunzione erettile e, per imbarazzo, evita le situazioni e ci rimugina in solitaria, oppure per la donna che, a causa della secchezza vaginale, prova talmente tanto dolore con la penetrazione che preferisce scappare dalla relazione. Sono solo degli esempi che ben esprimono come la vergogna impedisca di affrontare un problema che mette a repentaglio quel benessere sessuale di cui la stessa OMS si preoccupa. Il primo passo può essere parlarne con un amico, il secondo affidarsi ad un esperto del settore che saprà aiutare a ritrovare la gioia nel sesso.
Ammettilo, ti è venuta voglia di appartarti in camera da letto?