Ciclo in ritardo: le cause

27. 6. 2023 · Tempo di lettura: 6 minuti

Tantissime credenze fanno poi di ogni donna le abitudini che ha rispetto al proprio ciclo mestruale, anche in base al contesto familiare e sociale in cui vive. Ma quel che è certo per tutte è che se a un certo punto non arriva… ci si chiede dove sia finito!

Dott.ssa Chiara Leocata
Dott.ssa Chiara Leocata
Ciclo in ritardo: le cause

Il calendario delle donne è organizzato con mille colori: lavoro, impegni personali, manicure e parrucchiere. Ogni donna ha le proprie priorità, è vero, ma non è difficile trovare quell’impegno mensile che tutte hanno e che scandisce il tempo mese per mese: le mestruazioni.

10 giorni di ritardo… devo preoccuparmi?

Dal giorno in cui ci si aspetta che il ciclo arrivi e non succede, comincia il conto (non alla rovescia però!): si contano i giorni che passano e che vengono considerati “di ritardo”. Ma da quando bisogna “davvero” preoccuparsi?

Rispondere in maniera univoca e definitiva a questa domanda sarebbe un errore. Ma possiamo considerare gli aspetti da non sottovalutare.

Innanzitutto, le mestruazioni in ritardo non sono sempre e solo sintomo di gravidanza. Per togliere ogni dubbio però, se ritieni che i giorni passati da quando le mestruazioni sarebbero dovute arrivare sono troppi per te, potresti fare un test di gravidanza: è facile e veloce.

Ma attenta agli step successivi: è molto più probabile che questi ti riguardino e che anche il tuo test sia negativo. In questo caso, bisogna innanzitutto controllare che siano davvero passati tutti questi giorni e che ci si trovi davvero in effettivo ritardo: se le date parlano chiaro, analizziamo insieme altre possibili cause.

  • L’alimentazione: scelte alimentari e mestruazioni sono più legate di ciò che sembra. Ad esempio, un’alimentazione carente di ferro determinerà un ciclo meno abbondante; una perdita importante di peso può ritardare il ciclo o addirittura bloccarlo per proteggere le riserve di proteine del sangue e far fronte alla perdita di grasso.
  • La tiroide: una ghiandola alla base del collo che ha tantissime funzioni importanti tra cui regolare il metabolismo e sintetizzare i grassi; è facile, quindi, capire come i suoi ormoni influenzino il nostro organismo. Nel caso di rilascio irregolare di questi ormoni (condizioni definite di ipertiroidismo o ipotiroidismo) si può avere ritardo delle mestruazioni.
  • La sindrome dell’ovaio policistico: circa il 5-10% delle donne in età riproduttiva ne soffre e tra i sintomi più frequenti queste donne riscontrano proprio un ciclo in ritardo.
  • Lo stress: una quotidianità dalla quale ci si sente sopraffatte o piene di ansia, un periodo di forte stress per qualche evento specifico, possono portare a una cascata di eventi, tra cui problemi con le mestruazioni. Infatti, lo stress può inibire la produzione di gonadotropine (ormoni che regolano le funzioni riproduttive degli organi genitali maschili e femminili) portando a ritardata o mancata ovulazione.
  • L’interruzione della pillola: dopo aver assunto la pillola anticoncezionale si può verificare un primo periodo di ritardo mestruale che può essere dovuto a riassestamento dell’organismo o una difficoltà nel far ripartire la cascata ormonale da cui dipendono il funzionamento delle ovaie e le mestruazioni

 

Ciclo in ritardo e dolore

Avere il ciclo mestruale accompagnato da crampi al basso ventre e alla zona lombare si sa ormai che faccia parte del “pacchetto mestruazioni”: si sa anche, però, che tutto questo deve rimanere entro certi limiti di sopportazione e che avere un ciclo mestruale che è eccessivamente e regolarmente doloroso è tutt’altro che normale. In questi casi è importante farsi visitare.

Ci sono poi situazioni in cui il ciclo non è ancora arrivato ma, nonostante ciò, si avvertono forte e chiaro i dolori mestruali: anche in questo caso le motivazioni possono essere parecchie e dobbiamo nuovamente farci rientrare lo stress; in alternativa si potrebbe trattare di: un possibile inizio di gravidanza per l’impianto dell’embrione nell’utero, inizio di menopausa, endometriosi, malattia infiammatoria pelvica, ciste ovarica, appendicite o disturbi intestinali.

Queste condizioni, prevalentemente mediche, fanno riferimento a una persistenza di sintomi importante sia in termini di tempistica che di intensità. Se capita occasionalmente è più probabile che si tratti di cause passeggere come ovulazione in ritardo/in anticipo rispetto ai nostri calcoli o un periodo di forte stress.

 

Conclusioni: cosa fare in caso di ritardo?

Innanzitutto, va considerato il tipo di ritardo. Alcuni giorni di ritardo delle mestruazioni possono rientrare nella normalità specialmente in periodi più stressanti di altri. Se la situazione persiste e i giorni di ritardo sono di solito oltre 10 ad ogni ciclo e le mestruazioni provocano fastidi, non appena arrivano, bisognerà rivolgersi al proprio medico curante ed eventualmente richiedere una visita specialistica ginecologica.

 

 

Domande frequenti

Da quando si conta il ritardo del ciclo?
Quanto può ritardare il ciclo con lo stress?
Quanti giorni di ritardo si possono avere?
Come riconoscere un ritardo da una gravidanza?
Quando si hanno i primi sintomi di una gravidanza?
Circa l'autore
Dott.ssa Chiara Leocata
Dott.ssa Chiara Leocata
Chiara Leocata, Farmacista iscritta all’ordine dei farmacisti di Catania. Curiosità e passione mi hanno portata non solo a praticare il mio lavoro ma anche a divulgarlo. Mi piace la chimica applicata alla vita quotidiana, ed è questo che dei farmaci mi ha sempre affascinato: tante formule chimiche incomprensibili a molti, diventano compresse bicolore alla portata di tutti. Nella mia esperienza imparo ogni giorno quanto informare il cliente su quello che assume o può assumere possa cambiare le sorti della terapia: un cliente più consapevole corrisponde spesso ad una aderenza terapeutica migliore. Per questo mi piace parlare ai miei clienti ogni giorno in farmacia e scrivere di scienza tramite la divulgazione online.
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Chiara Leocata, Farmacista iscritta all’ordine dei farmacisti di Catania. Curiosità e passione mi hanno portata non solo a praticare il mio lavoro ma anche a divulgarlo. Mi piace la...
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