Acido Urico e Uricemia: cosa sono, valori normali e quando preoccuparsi

22. 7. 2024 · Tempo di lettura: 10 minuti

“Uricemia”, capita spesso di leggere questa parola tra la lista di esami prescritti dal medico, ma sai a cosa si riferisce esattamente? Se vuoi scoprirlo questo è l’articolo giusto per te.

Parleremo di acido urico e uricemia, per comprendere il loro significato e le possibili conseguenze di valori alterati. Inoltre, vedremo come è possibile tenere sotto controllo il valore di acido urico nel sangue attraverso 5 semplici buone abitudini

Dott.ssa Maria Virginia Carra
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Acido Urico e Uricemia: cosa sono, valori normali e quando preoccuparsi

Cos’è l’Acido Urico?

L'acido urico è un composto chimico che si forma nel nostro organismo in seguito alla degradazione delle purine.

Le purine sono molecole organiche che costituiscono il DNA e l’RNA delle cellule e sono prodotte in gran parte dal nostro organismo e in piccola parte introdotte con la dieta.

Le purine sono metabolizzate dal fegato che le scompone, producendo l’acido urico come prodotto di scarto, che è a sua volta rilasciato nel sangue e successivamente filtrato dai reni ed escreto nelle urine.

La concentrazione di acido urico nel sangue dipende quindi da quanto ne viene prodotto ed eliminato; se è prodotto in eccesso o non è eliminato in modo adeguato possono verificarsi condizioni di squilibrio della sua concentrazione plasmatica come ad esempio l’iperuricemia (che vedremo in seguito).

Cos’è l’Uricemia?

L’uricemia è la concentrazione di acido urico nel sangue, in altre parole, una misura che ci rivela quanto acido urico è presente in circolo.

L’uricemia viene misurata tramite un esame del sangue e il suo valore può suggerire al medico alcune informazioni circa lo stato di salute del paziente e/o l’eventuale presenza di disturbi metabolici, patologie come la gotta o problematiche renali.

Quali sono i valori normali di Acido Urico nel sangue?

I valori normali di acido urico variano a seconda del laboratorio dove vengono effettuate le analisi e in funzione delle specifiche metodiche di misurazione.

In linea generale, però, i valori considerati normali sono:

  • Per gli uomini, tra 7-7.0 mg/dL
  • Per le donne, tra 7-6.1 mg/dL

Cos’è l’Iperuricemia?

L'iperuricemia è, quindi, una condizione caratterizzata da livelli elevati di acido urico nel sangue, solitamente superiori a 7.0 mg/dL negli uomini e 6.2-6.5 mg/dL nelle donne.


Cause e Sintomi dell’Iperuricemia

L’iperuricemia può essere causata da:

  • Malattie metaboliche (diabete, sindrome metabolica)
  • Sovrappeso
  • Ridotta secrezione renale di acido urico
  • Malattie ematologiche
  • Trattamenti chemioterapici e radioterapici
  • Predisposizione genetica
  • Ipertensione arteriosa
  • Assunzione di farmaci
  • Dieta ricca di purine (carne rossa, alcool, frutti di mare)

I principali sintomi conseguenti ad una condizione di iperuricemia sono:

La conseguenza principale di uno stato di iperuricemia è la gotta, una condizione caratterizzata da un’eccessiva concentrazione di acido urico, il quale precipita, con la formazione ed il deposito di cristalli nelle articolazioni e nel tessuto connettivo. La gotta è caratterizzata da attacchi di dolore, gonfiore e arrossamento articolare e può interessare diverse aree del corpo, dal piede (in particolare l’alluce) al gomito, al ginocchio ecc.

La terapia farmacologica di prima scelta per abbassare i livelli di uricemia è l’allopurinolo, prescritto quando il soggetto è iperuricemico e con attacchi di gotta.

Qualora il paziente non riesca a tollerare l’allopurinolo può essere prescritto un altro farmaco chiamato febuxostat, in grado di inibire un enzima responsabile della sintesi dell’acido urico o farmaci uricosurici (probenecid e losartan).

Acido Urico Alto: Controindicazioni

Valori di acido urico elevati meritano di essere tenuti sotto controllo poiché uno stato di iperuricemia cronica può rappresentare una condizione dannosa per il nostro organismo. L’acido urico alto non sempre comporta disturbi ma può aumentare il rischio di insorgenza di numerosi problemi o patologie legate appunto al deposito dei cristalli di urato in organi, articolazioni e tessuti con le relative complicanze renali, cardiovascolari, articolari ecc.

Cos’è Ipouricemia: attenzione ai valori bassi di acido urico! 

L'ipouricemia è una condizione caratterizzata da livelli di acido urico nel sangue inferiori alla norma, tipicamente sotto i 2.0 mg/dL. Rispetto all’iperuricemia è una condizione che si verifica più raramente e può dipendere principalmente da:

  • alterata funzionalità renale
  • patologie infettive ( epatite virale)
  • dieta povera di carni rosse o altri alimenti contenenti purine

Cause e Sintomi dell'Ipouricemia

Altre cause di ipouricemia possono essere:

  • Malattie epatiche
  • Sindromi genetiche
  • Uso di farmaci specifici

L'ipouricemia spesso non causa sintomi specifici, ma può essere associata a problemi metabolici o malattie sottostanti.

Acido Urico Basso: Conseguenze

Un livello troppo basso di acido urico generalmente non causa sintomi gravi, tuttavia, può essere un segnale di malnutrizione o malattie epatiche. Per questa ragione è necessario che sia il medico a valutare la situazione di salute complessiva del paziente che presenta valori di acido urico al di sotto della norma.

Come si misura l’Uricemia: l’esame diagnostico

L'uricemia viene misurata tramite un semplice esame del sangue. Si preleva un campione di sangue da una vena del braccio e si analizza in laboratorio. Una volta ritirato il referto si consiglia sempre di rivolgersi al proprio medico per la corretta interpretazione dei risultati.

Ogni quanto tempo va misurata l’uricemia

La frequenza della misurazione dell'uricemia dipende dal singolo individuo e dalle raccomandazioni del medico.

Persone con condizioni come la gotta o con fattori di rischio per l'iperuricemia possono aver bisogno di controlli più frequenti, mentre per altri può essere sufficiente un controllo annuale durante un check-up di routine.

Quali sono i cibi da evitare per avere livelli normali di acido urico?

Alcuni cibi, come ì precedentemente accennato, possono contribuire all’innalzamento dei livelli di acido urico nel sangue. Questi alimenti sono quelli ricchi di purine, dalle quali ha origine appunto l’acido urico in questione.

Se i livelli di acido urico nel sangue sono nella norma si consiglia di seguire una dieta varia ed equilibrata. Qualora i valori siano più elevati si consiglia invece di evitare o limitare quanto possibile alcuni alimenti, tra cui:

  • Carni rosse e frattaglie
  • Frutti di mare e pesce (soprattutto acciughe, sardine, aringhe)
  • Bevande alcoliche (birra, superalcolici)
  • Bevande zuccherate e ricche di fruttosio

Cosa succede se non si tengono sotto controllo i valori di uricemia?

Sottovalutare i livelli di acido urico nel sangue può nel lungo periodo avere ripercussioni sulla salute dell’individuo.

Generalmente è il medico, in base alla salute generale del proprio paziente o in base alla presenza di determinati sintomi a prescrivere il test dell’uricemia. Qualora i valori non siano nel range considerato normale sarà il medico a guidare il paziente nella scelta della terapia adeguata. Non seguire le indicazioni del medico, in caso di alterati livelli di uricemia, potrebbe portare a gravi conseguenze, come:

  • Attacchi ricorrenti di gotta
  • Formazione di calcoli renali
  • Danni permanenti alle articolazioni e ai reni
  • Aumento del rischio di malattie cardiovascolari

Mantenere un controllo regolare e seguire una dieta adeguata può prevenire molte di queste complicazioni.

Cosa consiglia il farmacista Dr. Max per ridurre la concentrazione di Acido Urico?

Lo stile di vita e l’alimentazione possono senza dubbio contribuire a mantenere o addirittura ridurre i valori di acido urico nel sangue. In particolare è fondamentale seguire 5 buone abitudini:

  1. praticare attività fisica in modo costante
  2. mantenere il proprio peso corporeo nella norma
  3. seguire una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura
  4. limitare o eliminare totalmente il consumo di alcool
  5. bere molta acqua, circa 2 litri nell’arco della giornata

Se non sono presenti sintomi e i valori sono controllati periodicamente non è necessario assumere farmaci.

Qualora invece i valori non siano mantenuti sotto controllo con alimentazione e attività fisica è necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Sintomi, quali dolore e infiammazione possono essere rapidamente alleviati da farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Tra questi i più utilizzati sono l’indometacina, il naprossene, l’ibuprofene e il celecoxib. Alcuni richiedono ricetta medica altri invece sono in libera vendita, tuttavia si consiglia di chiedere sempre consiglio al proprio medico o farmacista di fiducia prima della loro assunzione.

 

Fonti:

Kawamoto R, Kikuchi A, Akase T, Ninomiya D, Tokumoto Y, Kumagi T. Alcohol consumption and serum uric acid are synergistically associated with renal dysfunction among community-dwelling persons. J Clin Lab Anal. 2021 Jun;35(6):e23812. doi: 10.1002/jcla.23812. Epub 2021 May 7. PMID: 33960442; PMCID: PMC8183934.

Park KY, Kim HJ, Ahn HS, Kim SH, Park EJ, Yim SY, Jun JB. Effects of coffee consumption on serum uric acid: systematic review and meta-analysis. Semin Arthritis Rheum. 2016 Apr;45(5):580-6. doi: 10.1016/j.semarthrit.2016.01.003. Epub 2016 Jan 21. PMID: 26905267.

https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/17808-hyperuricemia-high-uric-acid-level

Domande frequenti

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Circa l'autore
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Mi laureo nel 2010 in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università degli Studi di Parma, successivamente continuo i miei studi con un Master alla Business School del Sole24Ore in Management del settore sanità, Pharma e Biomed. Dopo aver lavorato per circa 5 anni nel mondo della comunicazione e PR in ambito scientifico, prima in agenzia poi in azienda, intraprendo un nuovo percorso professionale in farmacia. Da allora, indosso il camice e continuo a coltivare la mia passione per la comunicazione, il mondo dell’healthcare e dell’integrazione alimentare.
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Mi laureo nel 2010 in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università degli Studi di Parma, successivamente continuo i miei studi con un Master alla Business School del Sole24Ore in Management del...
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