Influenza Intestinale: Rimedi, Cause e Prevenzione
Con “influenza intestinale” si fa riferimento ad una gastroenterite di origine virale, infezione molto frequente che coinvolge stomaco ed intestino. A causarla non sono i virus dell’influenza, come suggerirebbe impropriamente il nome, bensì altre famiglie di virus quali ad esempio i Rotavirus, Norovirus, Adenovirus o Cytomegalovirus.
Nei paesi industrializzati, le gastroenteriti sono generalmente forme che si risolvono spontaneamente e senza gravi conseguenze, tuttavia i bambini e le persone più fragili possono andare incontro a complicanze, tra cui, la più frequente, è la disidratazione.
In questa breve guida “rimedi per” affrontiamo il tema dell’influenza intestinale, parlando di cause, trasmissione, sintomi, cura e prevenzione. Conoscere gli aspetti principali di questa malattia infettiva può essere di aiuto per affrontarla e prevenirla.
Influenza intestinale o gastroenterite virale?
L’influenza intestinale e gastroenterite virale sono termini che si riferiscono alla stessa condizione patologica, ovvero ad una infezione virale che riguarda stomaco e intestino. In realtà, però, è bene sapere che l’influenza intestinale non è causata dai virus responsabili dell’influenza tipica della stagione invernale caratterizzata da sintomi quali febbre e raffreddore, bensì da altri virus quali ad esempio rotavirus o norovirus.
Quali sono le cause dell’influenza intestinale?
L’influenza intestinale è causata nella maggioranza dei casi da Rotavirus o Norovirus.
I Rotavirus sono la causa più frequente delle gastroenteriti nei bambini piccoli. La trasmissione del virus avviene per via oro-fecale o attraverso diretto con soggetti infetti o con oggetti contaminati. Negli adulti la malattia può essere asintomatica o risolversi spontaneamente nel giro di pochi giorni mentre nei bambini il sintomo principale è diarrea molto intensa che nei casi più gravi può portare a disidratazione.
I norovirus, sono anch’essi molto contagiosi e si trasmettono facilmente in ambienti come asili o scuole. I virus appartenenti a questa famiglia si trovano nel vomito o nelle feci dei soggetti malati o sugli oggetti o superfici contaminate. Talvolta può essere contratto anche attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminati.
Come funziona il contagio dell’influenza intestinale
I virus responsabili dell’influenza intestinale si diffondono con molta facilità soprattutto in ambienti come asili o scuole. La trasmissione del virus avviene attraverso il passaggio di piccolissime particelle di feci o vomito da un soggetto infetto ad uno sano. Il passaggio può avvenire attraverso il contatto diretto (esempio stretta di mano) o attraverso la condivisione di oggetti contaminati (es. asciugamani, posate, giochi ecc.). Il contagio può anche avvenire con l’ingestione di alimenti o bevande contaminati.
Generalmente una persona infetta è contagiosa a partire dalle prime manifestazioni dei sintomi sino a 48 ore dopo la loro scomparsa.
Qual è la durata media dell’influenza intestinale
I sintomi dell’influenza intestinale compaiono all’improvviso entro 1-3 giorni dal contagio e generalmente si risolvono entro uno o due giorni. Più raramente, possono durare fino a 7-10 giorni.
I sintomi più comuni dell’influenza intestinale
I principali sintomi che caratterizzano l’influenza intestinale sono:
- Diarrea acquosa
- Crampi addominali
- Nausea
- Vomito
- Dolori muscolari
- Febbre e mal di testa (meno frequenti)
Influenza intestinale con la febbre: quando preoccuparsi?
L’influenza intestinale è caratterizzata principalmente da diarrea, crampi addominali, nausea e/o vomito ma talvolta può comparire anche febbre. In tal caso, non c’è da allarmarsi ma piuttosto è necessario monitorare la sintomatologia e lo stato generale del soggetto coinvolto. Se i sintomi non migliorano entro pochi giorni o si nota un peggioramento è opportuno rivolgersi ad al proprio medico per la corretta diagnosi e cura. In particolare, bocca secca, poca urina o assente, debolezza, confusione o sete eccessiva, sono sintomi di disidratazione che devono essere riferiti tempestivamente al medico per scongiurare eventuali complicanze, specialmente se si tratta di bambini o soggetti fragili.
Cura per l’influenza intestinale: ascolta i consigli del farmacista Dr.Max
Per l’influenza intestinale non esiste una terapia farmacologica specifica tuttavia è possibile intervenire sulla sintomatologia con la somministrazione di medicinali (OTC o SOP) o rimedi naturali volti ad alleviare crampi, nausea, vomito e diarrea. Tra questi troviamo:
- Antispastici in compresse (es. N-butilbromuro di joscina 10 mg), efficace nell’alleviare crampi e spasmi addominali;
- Granulati effervescenti (es. a base di metoclopramide cloridrato) efficaci in caso di nausea;
- Probiotici (es. spore di Bacillus clausii poliantibiotico resistente, o Lactobacillus GG), microrganismi in grado di ripristinare la microflora intestinale endogena e combattere la diarrea;
- Antidiarroici (es. loperamide), farmaci indicati per il trattamento delle diarree in forma acuta. Possono essere utilizzati da adulti e bambini al di sopra dei 6 anni e per non più di due giorni.
Nelle forme più gravi, quando vi è una grande perdita di liquidi dovuta a forti scariche e vomito è opportuno consultare il medico e assumere integratori alimentari formulati specificatamente per ripristinare l’equilibrio idrosalino. Questi prodotti, contenenti una miscela bilanciata di Sali minerali e carboidrati, sono indicati per ripristinare l’equilibrio idrosalino dell’organismo alterato da diarrea acuta e vomito. Possono essere utilizzati da adulti e bambini ma sempre dietro consiglio del pediatra.
Influenza Intestinale: Rimedi Naturali
Per alleviare i sintomi da influenza intestinale possono essere utilizzati anche alcuni rimedi naturali. Se i sintomi persistono è necessario consultare un medico. Se il soggetto infetto è un bambino, prima di somministrare rimedi naturali si consiglia di consultare il pediatra.
Vediamo di seguito i più efficaci:
- Gocce a base di Zenzero, estratto di perilla, vitamine e citrati, utile per alleviare la nausea anche nei più piccoli.
- Integratori alimentari a base di sostanze naturali come zenzero, melissa, camomilla e vitamine del gruppo B. Alleviano la nausea e favoriscono le funzioni digestive. Possono essere formulati in compresse o in gocce. Adatti anche ai più piccoli.
- Integratori alimentari in polvere a base di tannato di gelatina utile per ripristinare le funzioni intestinali in caso di diarrea. Oltre ad alleviare rapidamente i sintomi da diarrea, riducono la tensione addominale e migliorano il benessere dell’organismo.
- Dispositivi medici a base di diosmectite, argilla naturale che aiuta a bloccare e a trattare la diarrea e ad alleviare il dolore addominale.
Infine, è importante sottolineare come nella maggior parte dei casi, l’influenza intestinale, specialmente quando causata da norovirus, migliori da sola entro qualche giorno dalla comparsa dei sintomi. Rimane inoltre fondamentale, soprattutto se si tratta di bambini, il riposo e la somministrazione frequente di liquidi.
Consigli per la dieta quando hai l’influenza intestinale
Per prevenire la disidratazione causata da vomito e diarrea è necessario mantenere l’organismo idratato. Per far questo, si consiglia di bere piccoli sorsi di acqua frequentemente. Oltre all’acqua, si possono bere anche brodo, tisane, o spremute. Qualora si rendesse difficile l’introduzione di acqua o altre bevande è possibile assumere soluzione reidratanti formulate per fornire in modo bilanciato liquidi e Sali minerali all’organismo.
Generalmente, in caso di gastroenterite virale, l’appetito diminuisce per poi ritornare in una condizione di normalità dopo qualche giorno. Per non affaticare lo stomaco già debilitato si devono comunque prediligere cibi come riso, pane, carne bianca, pesce e soprattutto frutta e verdura, in particolare banane, carote e patate. Sono invece da evitare alcuni cibi e bevande che possono contribuire a peggiorare nausea e diarrea, in particolare:
- Cibi troppo grassi o fritti
- Bevande alcoliche o a base di caffeina
- Latte e latticini in generale
In caso di diarrea, anche le tisane dalle proprietà astringenti possono essere di aiuto. In particolare tisane a base di erbe come corteccia di acacia, frutti rossi come mora selvatica e mirtilli. L’assunzione di tisane è utile anche per prevenire la disidratazione derivante dalla diarrea.
Inoltre, si consiglia di assumere integratori a base di probiotici per ripristinare l’equilibrio della flora batterica intestinale. Gli integratori a base di fermenti lattici possono essere formulati in flaconcino, bustine orosolubili, capsule o in gocce, quest’ultime particolarmente adatti per i più piccini.
Infine, per favorire ulteriormente il ripristino del benessere intestinale è possibile utilizzare integratori alimentari per la regolarità intestinale. Disponibili in vari formati (es. capsule, compresse, polveri), possono essere assunti da adulti, bambini e neonati.
Si può curare l’influenza intestinale con l’omeopatia?
In caso di sintomi da influenza intestinale è fondamentale rivolgersi ad un medico per la corretta diagnosi e terapia. Come precedentemente accennato nella maggioranza dei casi non è necessario intervenire farmacologicamente poiché l’infezione tende a regredire spontaneamente entro un paio di giorni. Tuttavia è possibile alleviare i sintomi, specialmente se di lieve entità, utilizzando rimedi omeopatici.
In caso di diarrea, i principali rimedi omeopatici sono:
- Colocynthis, utile rimedio omeopatico in caso di diarrea acuta e con crampi:
- Aconitum Napellus, efficacie in caso di crampi addominali e diarrea;
- Ingatia, utile in caso di aerofagia, nausea e vomito;
In caso di nausea e vomito, invece, può essere utile l’Ipeca, pianta nota per le proprietà antiemetiche e antidiarroiche.
Come prevenire e curare l’influenza intestinale che non guariscono? I consigli del farmacista
Per prevenire la diffusione dell’influenza intestinale si consiglia di:
- Lavare spesso le mani, soprattutto dopo essere stati alla toilette o prima di manipolare cibo;
- Pulire e disinfettare con cura la toilette, specialmente quando utilizzata da persone infette;
- Non condividere oggetti personali, posate, bicchieri, piatti o salviette;
- Fare attenzione alla conservazione del cibo.
Inoltre, per prevenire la gastroenterite da Rotavirus, da alcuni anni è disponibile il vaccino, raccomandato soprattutto ai bambini di età inferiore ai 5 anni, per i quali il rischio di disidratazione è maggiore. Si tratta di un vaccino vivo attenuto, da somministrare per via orale, in grado di proteggere verso i ceppi più frequenti di rotavirus.
FONTI CONSULTATE: