Ernia Iatale: cos’è?

L’Ernia iatale, è una condizione in cui una parte dello stomaco, situato normalmente nell’addome, passa nel torace, attraverso un foro (iato diaframmatico) situato nel diaframma, il muscolo che separa la cavità toracica da quella addominale.

Volendo semplificare, i protagonisti di questa condizione sono:

  • Stomaco: organo situato nella cavità addominale, la cui funzione principale è immagazzinare il cibo che mangiamo ed iniziare il processo di digestione attraverso la produzione di succhi gastrici, composti da acidi ed enzimi in grado di scomporre il cibo in piccole parti facilmente assimilabili dal nostro corpo. Il cibo arriva allo stomaco attraverso l’esofago, un “tubo” che attraversa torace e addome mettendo in collegamento la bocca con lo stomaco. L’esofago, per passare dal torace all’addome attraversa il diaframma, un muscolo che separa le due cavità e che permette la respirazione.
  • Iato esofageo: nel diaframma sono presenti diverse aperture che consentono il passaggio di vasi e nervi. Una di queste aperture si chiama iato esofageo ed è proprio il punto in cui l’esofago passa dal torace all’addome. Le pareti di questa apertura sono strette e generalmente impediscono il passaggio dello stomaco all’interno del torace. Ma alcune volte, quando il foro si rilassa o si dilata, permette ad una porzione di stomaco di risalire dando vita all’ernia iatale.

Quali sono le cause dell’ernia iatale? 

L’ernia iatale può essere causata da:

  • fattori genetici;
  • fattori che determinano un aumento ella pressione addominale come sovrappeso, obesità e gravidanza;
  • età;

Quest’ultima è sicuramente una delle cause maggiormente legate alla comparsa di ernia iatale, proprio perché con l’avanzare del tempo vi è un fisiologico deterioramento organico che comporta anche un’alterazione dell’elasticità dello iato esofageo, condizione che favorisce la comparsa di ernie.

Vi sono poi, alcuni fattori che possono contribuire alla comparsa di ernia iatale, tra questi ricordiamo:

  • Sforzi prolungati e intensi (es. tosse, sollevamento pesi): sforzi fisici troppo intensi possono aumentare la pressione nell’addome e contribuire alla formazione di ernia iatale.
  • Alimentazione e stile di vita: sebbene non siano una causa diretta, alimentazione scorretta e fumo possono contribuire alla comparsa di ernia iatale o possono aggravarne i sintomi.

Quali sono i sintomi dell’ernia iatale?

I principali sintomi dell’ernia iatale sono:

  • acidità di stomaco
  • bruciore di stomaco
  • reflusso gastroesofageo
  • rigurgito acido
  • alitosi
  • raucedine
  • salivazione intensa
  • difficoltà a deglutire
  • nausea
  • eruttazioni frequenti
  • sensazione di gonfiore

Tali sintomi sono variabili sia come intensità sia come durata; possono presentarsi alternando fasi acute a fasi asintomatiche oppure essere sempre presenti con un grado di intensità che può dipendere da fattori anatomici e comportamentali dell’individuo. Ansia, vita sedentaria, alimentazione scorretta sono tra le principali cause in grado di aumentare l’intensità dei sintomi associati all’ernia iatale.

Sintomi gravi dell’ernia iatale

L’ernia iatale può essere:

  • Ernia iatale da scivolamento: quando giunzione gastroesofagea (zona di confine tra esofago e stomaco) e una porzione dello stomaco scivolano al di sopra del diaframma.
  • Enia iatale paraesofagea: quando nonostante la giunzione gastroesofagea sia in posizione corretta una porzione dello stomaco (il fondo) si posiziona adiacente all’esofago nello iato diaframmatico.

L’ernia iatale da scivolamento è il tipo più comune. Generalmente sono di piccole dimensioni e i soggetti sono spesso asintomatici. Se i sintomi sono presenti, sono comunque di lieve entità e sono legati al reflusso gastroesofageo.

L’ernia iatale paraesofagea, invece, è più rara e più pericolosa. Sebbene spesso sia asintomatica, può rimanere intrappolata o compressa nel diaframma; in questi casi l’apporto ematico allo stomaco può essere compromesso. I sintomi che si avvertono possono comprendere dolore toracico, gonfiore, difficoltà nella deglutizione ed eruttazione. Se si verifica tale evento può essere necessario intervenire chirurgicamente.

Quando consultare il medico con urgenza?

Quando si presentano:

  • Doloro toracico forte
  • Dolore nella parte alta dell’addome
  • Vomito frequente
  • Tracce di sangue nel vomito
  • Peggioramento delle difficoltà nel deglutire.

Ernia iatale da scivolamento

L’ernia iatale da scivolamento è un tipo di ernia iatale in cui la parte superiore dello stomaco si spinge attraverso il diaframma. Questo tipo di ernia iatale è detto “da scivolamento” proprio perché la porzione dello stomaco che si sposta attraverso l’apertura nel diaframma, “scivola” nella cavità toracica.

Questo tipo di ernia non è una condizione permanente, poiché la parte di stomaco interessata può scivolare in un senso e nell’altro ovvero tornare nella cavità addominale.

L’ernia da scivolamento è più comune nelle persone in sovrappeso o obese in cui vi è una forte pressione esercitata sull’addome.

Ernia iatale e tosse: qual è la correlazione? 

Come anticipato, l’ernia iatale è strettamente collegata al reflusso gastroesofageo. In particolare, l’ernia stessa può causare reflusso di acido gastrico nell’esofago, causando irritazione. Questa irritazione può a sua volta scatenare, in alcuni pazienti, la tosse, considerata appunto un sintomo atipico del reflusso gastroesofageo.

In generale, la tosse da reflusso gastroesofageo si presenta prevalentemente:

  • Dopo un pasto
  • Durante le ore notturne
  • In posizione sdraiata

Inoltre, la tosse stessa, specialmente quando prolungata e intensa, può contribuire alla comparsa di ernia iatale. Questo si verifica a causa della pressione esercitata dalla contrazione dei muscoli addominali

Ernia Iatale: come farla rientrare?

Non è possibile far rientrare definitivamente l’ernia, ma attraverso la correzione dello stile di vita è possibile alleviarne i sintomi, se presenti.

Quando le dimensioni dell’ernia sono importanti e la sintomatologia debilitante, l’unico modo per correggere definitivamente un’ernia itale è il ricorso alla chirurgia. Nonostante questo, anche in questo caso, l’utilizzo appropriato di farmaci, uno stile di vita sano e un’adeguata alimentazione possono far si che vi sia un miglioramento dei sintomi tale da raggiungere comunque un elevata qualità della vita.

Esiste una cura per l’ernia iatale?

Ad oggi non esiste una cura definitiva per l’ernia iatale tuttavia questa condizione può essere gestita e trattata.

Il primo approccio per il trattamento dell’ernia iatale è modificare lo stile di vita, focalizzando l’attenzione sull’alimentazione e le buone abitudini. In secondo luogo possono essere prescritti farmaci, come antiacidi o inibitori di pompa, molto efficaci nel contrastare i principali sintomi. Infine, in alcuni casi più gravi o quando gli altri trattamenti non hanno avuto successo, può essere considerata una terza opzione, l’intervento chirurgico, che ha come obiettivo quello di riposizionare la porzione scivolata e riparare l’ernia.

Diagnosi e Trattamento dell’Ernia Iatale

La diagnosi di ernia iatale si effettua attraverso indagini strumentali, in particolare:

  • Radiografia della parte superiore del tubo digerente: Questo esame, che consiste nel bere una soluzione di bario e nell'essere sottoposti, poco dopo, a unaradiografia, consente di valutare:
  • la capacità di ingoiare
  • la presenza di eventuali ostruzioni
  • anomalie dell'esofago.
  • Esofago-gastro-duodenoscopia, esame endoscopico che permette di esaminare l'interno della parte superiore dell'apparato digerente attraverso un sottile tubo flessibile con una luce e una videocamera all'estremità (endoscopio). Questo esame consente di valutare lo stato della mucosa gastroesofagea e verificare la presenza di erosioni o ulcere.

Il trattamento dell’ernia iatale varia a seconda della gravità della condizione e dall’intensità dei sintomi. Come abbiamo visto in alcuni casi l’ernia può essere asintomatica e non richiedere nessun tipo di trattamento se non il controllo periodico della condizione. Quelle più grandi invece, possono richiedere sia un cambiamento del proprio stile di vita (es. alimentazione, attività fisica, ecc.) oppure richiedere un trattamento farmacologico che consiste soprattutto nella cura dei disturbi associati, come acidità e bruciore o sintomi da reflusso gastroesofageo.

I principali farmaci a disposizione per trattare i sintomi associati all’ernia iatale sono:

  • Antiacidi (es. bicarbonato di sodio, carbonato di calcio, idrossido di magnesio e alluminio), in grado di neutralizzare l’acido in eccesso;
  • Inibitori della pompa protonica (es. Lansoprazolo, pantoprazolo, omeprazolo) in grado di bloccare la produzione di acidi gastrici;
  • Bloccanti dei recettori H2 (es. famotidina), utilizzati per bloccare l’azione dell’istamina sulle cellule dello stomaco in modo da diminuire il rilascio dei succhi gastrici.

Alcuni consigli per la dieta con ernia iatale

Essendo una patologia che riguarda l’apparato digerente, è fondamentale presentare molta attenzione all’alimentazione. Una dieta scorretta, infatti, può aggravare i sintomi mentre una dieta sana ed equilibrata può contribuire ad attenuarli.

Ma quali sono i cibi da evitare e quelli da preferire in caso di ernia iatale?

Cosa evitare

In linea generale sono da evitare tutti quei cibi che possono aumentare l’acidità gastrica, tra cui:

  • Pomodori
  • Agrumi
  • Cibi molto grassi (es. insaccati, latticini, carni grasse)
  • Alimenti piccanti
  • Cioccolato
  • Caffeina
  • Menta
  • Alcol
  • Cibi fritti

Cosa preferire:

  • Cereali integrali, pasta integrale, riso
  • Banane
  • Mele
  • Carote
  • Cavolo
  • Broccoli
  • Latte parzialmente scremato
  • Formaggi magri o di soia
  • Carni magre
  • pesce

Cosa prendere in farmacia per l’ernia iatale? I consigli del farmacista

In caso di sintomi quali bruciore, reflusso, acidità di stomaco, ci sono numerosi farmaci o dispositivi medici che possono portare sollievo. Molti di questi possono essere acquistati senza necessità di ricetta medica, ma in ogni caso, prima di assumerli, si consiglia di parlarne con il proprio medico o chiedere consiglio al farmacista. I farmaci da banco maggiormente utilizzati sono antiacidi (Magnesio idrossido, sodio bicarbonato, sodio alginato ecc. ) da utilizzare al bisogno o inibitori di pompa protonica (es. pantoprazolo, esomeprazolo) da assumere una volta al giorno preferibilmente alla mattina prima di colazione. Questi medicinali possono trovarsi in diverse forme farmaceutiche, come compresse da deglutire, compresse masticabili, bustine liquidi pronte da bere, sospensione orale o compresse effervescenti. In caso di pirosi, rigurgito acido e tosse irritativa sono disponibili dispositivi medici e integratori alimentari contenenti in associazione condroitin-solfato e acido ialuronico, sostanze che agiscono sinergicamente creando un rivestimento protettivo sulla mucosa gastro-esofagea.

 

Fonti consultate:

https://www.issalute.it

Domande frequenti 

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