Alitosi: Rimedi e Cause

L’alitosi o più semplicemente l’alito cattivo, è una problematica comune che si verifica quando durante l’atto della respirazione, sono emessi odori poco gradevoli dalla bocca.

L’alitosi non è un problema grave tuttavia può avere forti ripercussioni personali e sociali poiché la persona coinvolta si può sentire in imbarazzo nel parlare o nell’interagire con altre persone compromettendo cosi i suoi rapporti sociali ed affettivi.

Quali sono le cause dell’alito cattivo?

Le cause dell’alitosi possono essere orali o non orali. Le cause orali sono le più comuni: in questo caso, la causa risiede nella bocca ed in particolare, il cattivo odore è causato dalla presenza di batteri putrefattivianaerobi, ovvero che proliferano in assenza di ossigeno. Tali batteri sono in grado di metabolizzare i resti alimentari e i residui cellulari producendo sostanze volatili contenenti zolfo, responsabili del cattivo odore. Scarsa igiene orale o condizioni patologiche del cavo orale sono legate ad un aumento dei batteri (es. placca, parodontiti ecc.) e per tale ragione sono frequentemente caratterizzate dalla presenza di alitosi.

In questo contesto, la saliva, ha un ruolo fondamentale poiché ha la funzione di “detergere” il cavo orale apportando ossigeno e quindi inibendo la crescita dei microrganismi anaerobi. Quando il flusso salivare è normale o abbondante vi è un maggiore apporto di ossigeno ai tessuti orali e anche i residui alimentari e detriti cellulari vengono allontanati meccanicamente; quando invece la quantità̀ di saliva è ridotta, prevalgono le condizioni favorenti lo sviluppo del cattivo odore. Al mattino, ad esempio, può comparire facilmente una forma di alitosi transitoria dovuta proprio ad una diminuita produzione di saliva e maggiore concentrazione di composti volatili solforati. Allo stesso modo il parlare a lungo o bere poco possono comportare secchezza della mucosa orale che può comportare un maggior rischio di alito cattivo.

Altre volte, l’alito cattivo, può presentarsi in forma transitoria quando consumiamo certi tipi di alimenti o bevande come ad esempio aglio, cipolla, peperoni, spezie, formaggi ecc.

In altri casi il cattivo odore può essere causato dal fumo di sigaretta, sigaro o pipa o dall’assunzione di farmaci, come ad esempio antistaminici, ansiolitici, diuretici ecc.

In questi casi, l’alitosi può essere trattata facilmente eliminando la causa che l’ha provocata.

Quando, invece, l’alito cattivo non è transitorio ma al contrario persiste lungo tutta la giornata nonostante la normale igiene orale può essere causato da patologie del cavo orale o rappresentare un sintomo di malattie sistemiche infettive, infiammatorie o neoplastiche delle cavita nasali e della faringe, sinusiti, riniti, malattie polmonari, ma anche diabete, gravi malattie del fegato o insufficienza renale cronica.

Alitosi gastrointestinale e alito cattivo da reflusso: approfondimento

Raramente le malattie dell’apparato gastrointestinale sono responsabili di alito cattivo, tuttavia cattiva digestione, nausea, gastrite e reflusso sono condizioni che facilitando la risalita verso la gola di composti volatili maleodoranti e possono favorire la comparsa di alito pesante.

Alito Cattivo e Fegato: esistono correlazioni?

L’alito cattivo può essere causato anche da patologie al fegato come ad esempio la cirrosi. Le forme gravi di epatopatie al fegato causano un odore piuttosto riconoscibile definito “foetor hepaticus” causato da sostanze come il dimetilsolfuro.

In questi casi, ovvero quando si sospetta che l’origine del proprio alito cattivo possa essere ricollegata ad un mal funzionamento del fegato o alla presenza di alterazioni metaboliche è fondamentale consultare il proprio medico per la corretta diagnosi.

Alitosi: i rimedi più comuni

Quando si sospetta di avere l’alito cattivo vi sono alcuni semplici metodi abbastanza attendibili per verificare se è davvero così, in particolare:

  • Strofinare la lingua 2-3 volte su una garza pulita e annusare dopo un minuto;
  • Passare la lingua sul dorso della mano detersa e senza profumo e annusare dopo 1 minuto;
  • Passare il filo interdentale non cerato e privo di profumi tra i molari superiori ed inferiori e annusare dopo un minuto.

Se ci sembra che il risultato di queste prove sia in linea con i nostri sospetti non rimane che rivolgersi al proprio medico e dentista.

Per quanto riguarda i trattamenti di questo disturbo, non vi sono farmaci specifici. In primo luogo è fondamentale individuare la causa, poiché la terapia dovrà essere mirata ad essa. Se il disturbo è legato ad esempio a patologie sistemiche curando le stesse, verrà eliminato anche il sintomo ovvero l’odore sgradevole in bocca.

Nel caso di alitosi di origine orale la terapia consiste nella riduzione della presenza dei microrganismi putrefattivi attraverso la corretta igiene orale (professionale e domiciliare) e nel trattamento di eventuali condizioni patologiche locali con terapie parodontali, protesiche o conservative.

Rimedi Naturali per combattere l’alito cattivo

In caso di alito cattivo, vi sono alcuni rimedi naturali che possono aiutarci a contrastarlo. Tra i più efficaci troviamo:

  • Foglie fresche di salvia o basilico da masticare;
  • Caramelle a base di limone, menta o liquerizia o olii essenziali come zenzero e arancia;
  • Chicchi di caffè;
  • Infusi di salvia, rosmarino, menta o basilico;
  • Collutori a base di sostanze naturali come Aloe, Tea Tree, Salvia in grado di neutralizzare i cattivi odori mantenendo l’alito fresco;
  • Spray naturali a base Aloe Vera, Tea Tree Oil e altre essenze naturali ad azione antibatterica e neutralizzante dei batteri produttori di sostanze solforate

Cure e trattamenti consigliati per l’alitosi

Il trattamento dell’alitosi orale mira alla riduzione della carica batterica totale presente nella cavità orale ed è svolto in primo luogo dal dentista o igienista dentale. Le sedute consistono nella riduzione meccanica e/o chimica della carica microbica e degli irritanti locali. Inoltre, unitamente ai trattamenti medici è consigliato:

  • L’utilizzo di “puliscilingua” per la pulizia della superficie della lingua dalla patina batterica;
  • Effettuare sciacqui con collutori a base di sostanze ad azione antibatterica e antiplacca (es. a base di clorexidina)
  • Effettuare una corretta igiene orale che sarà suggerita dal proprio odontoiatra.

Come prevenire l’alitosi?

Ecco alcuni consigli per mantenere l’alito fresco:

  • Effettuare una seduta di igiene dentale professionale ogni 6 mesi;
  • Lavare i denti dopo ogni pasto;
  • Utilizzare quotidianamente il filo interdentale o scovolino per eliminare residui di cibo tra i denti;
  • Utilizzare puliscilignua per mantenere pulita la superficie della lingua;
  • Non fumare;
  • Seguire una dieta sana ed equilibrata ricca di frutta e verdura;
  • Evitare alimenti ad alto contenuto di zolfo come aglio, cipolla, porri, spezie, cavoli, crostacei.

Alitosi: i prodotti consigliati dal farmacista Dr.Max

Come precedentemente accennato, sono numerosi i prodotti che si possono acquistare in farmacia per mantenere l’alito fresco. In particolare, si consigliano:

  • Spray ad azione rinfrescante e neutralizzante come Esi Aloe Fresh Alito Fresco. Questo spray al gusto menta svolge un’azione efficace contro l’alitosi grazie alla sua formulazione contenente Xilitolo, Aloe Vera, Tea Tree oil e semi di pompelmo che agiscono sinergicamente neutralizzando i batteri produttori di sostanze solforate responsabili del cattivo odore.
  • Prodotti per l’igiene orale, in particolare filo interdentale, da usare dopo ogni lavaggio dei denti e puliscilingua, strumento molto efficacie per il controllo dell’alito;
  • Collutori specifici per alitosi, come CB12 collutorio che agendo sui gas sulfurei nella bocca li neutralizza eliminando il cattivo odore immediatamente e per tempi lunghi (fino a 12 ore).

FONTI:

Kapoor U, Sharma G, Juneja M, Nagpal A. Halitosis: Current concepts on etiology, diagnosis and management. Eur J Dent. 2016 Apr-Jun;10(2):292-300. doi: 10.4103/1305-7456.178294. PMID: 27095913; PMCID: PMC4813452.

Aylıkcı BU, Colak H. Halitosis: From diagnosis to management. J Nat Sci Biol Med. 2013 Jan;4(1):14-23. doi: 10.4103/0976-9668.107255. PMID: 23633830; PMCID: PMC3633265

Domande frequenti

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