Saturimetro: a cosa serve?
Saturazione: quando essere “pieni” di ossigeno è una cosa positiva! Scopri tutto su questi piccoli e semplici dispositivi medicali da tenere sempre in casa.
Indice dei contenuti
- Perché è importante misurare la Saturazione di Ossigeno nel Sangue?
- Come funziona il Saturimetro?
- Come si usa un Saturimetro?
- Saturimetro: Interpretazione dei Valori
- Quali Saturimetri si possono acquistare in Farmacia? I consigli del farmacista Dr. Max
- Domande frequenti
- Scegli il saturimetro più adatto alle tue esigenze!
Sentirsi “saturi” non è mai una cosa positiva, soprattutto quando si parla si stress, lavoro e burnout. Ma nell’ambito della salute, la saturazione assume tutt’altro significato e importanza. Questo parametro si riferisce, infatti, alla concentrazione ematica di ossigeno, che idealmente dovrebbe essere compreso tra il 95% e il 100%, e che rientra tra i parametri vitali dell’organismo. La saturazione e i dispositivi per misurarla (saturimetri) sono diventati famosi durante la pandemia da Covid-19, rientrando a pieno nei kit di prevenzione e monitoraggio della malattia provocata dal coronavirus. I saturimetri, però, non vengono utilizzati solo per monitorare l’ipossia da infezioni respiratorie, ma anche per problemi derivanti da patologie cardiache e altre malattie.
Perché è importante misurare la Saturazione di Ossigeno nel Sangue?
Usare un saturimetro (o pulsossimetro) e tenere, quindi, sotto controllo la saturazione d’ossigeno è di fondamentale importanza per capire quante di queste molecole gassose circolano nel sangue e arrivano a cellule e tessuti del corpo umano. Per il corretto funzionamento cellulare, infatti, servono le giuste quantità di questo gas presente nell’aria che tutti i giorni respiriamo. Patologie polmonari, cardiache o respiratorie, come la BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva), l’asma o le patologie infettive come il Covid-19, possono intaccare la normale respirazione e avere ripercussioni dirette sui livelli di ossigeno presenti nel sangue arterioso (saturazione), generando così stati di ipossia.
Se utilizzando un saturimetro, riscontriamo una saturazione compresa tra il 95% e il 100%, vuol dire che i polmoni stanno funzionando correttamente e non dovrebbero essere in corso patologie che limitano il passaggio dell’ossigeno all’interno del flusso ematico. Al contrario, quando i livelli di saturazione iniziano a scendere e arrivano al di sotto del 90%, bisogna iniziare a preoccuparsi ed è necessario un consulto medico. Stati di ipossia prolungati e non trattati tempestivamente possono causare gravi conseguenze per la salute umana.
Persone che soffrono di malattie respiratorie croniche, ma anche gli anziani e i soggetti che praticano sport intensi o allenamenti ad alta quota, dovrebbero monitorare regolarmente la propria saturazione d’ossigeno per evitare crisi respiratorie o semplicemente per monitorare i propri parametri di salute.
Come funziona il Saturimetro?
Il saturimetro è un dispositivo diagnostico piccolo e compatto, che è diventato essenziale sia per l’utilizzo ospedaliero che casalingo. Questo strumento è in grado di misurare la saturazione di ossigeno nel sangue (SpO2) e la frequenza cardiaca in modo non invasivo. Un saturimetro può essere posizionato come una moletta su un dito della mano oppure sul lobo di un orecchio (più raramente). La sua tecnologia si basa sulla produzione di due fasci di luce, uno rosso e uno a infrarossi, che attraversano per interno il dito. Così facendo, i saturimetri rilevano quanto sangue ossigenato e deossigenato assorbono queste luci, calcolando così il livello di ossigeno presente nel sangue. Il valore risultante è indicato come una percentuale facilmente leggibile sul display del saturimetro.
Come si usa un Saturimetro?
La misurazione è semplice, veloce e può essere eseguita da chiunque e in totale sicurezza. Per questo motivo sono sempre di più le persone che acquistano e hanno in casa un saturimetro. Ma come si usa questo dispositivo auto-diagnostico?
Preparazione e Posizionamento
Prima di premere il tasto “start” e misurare così la saturazione, è importante seguire alcuni passaggi importanti:
- Per prima cosa lavare lemani e assicurarsi che le dita siano pulite e asciutte, poiché sporco o umidità possono alterare i risultati. Anche lo smalto per unghie non dovrebbe essere presente sul dito in cui viene condotta la rilevazione.
- Posizionare poi il sensore del saturimetro su un dito (o indice o medio).
- Restare immobili durante la misurazione per evitare che i movimenti interferiscano con il risultato dell’analisi.
Ogni quanto è consigliato misurare la Saturazione di Ossigeno?
Non esiste una frequenza fissa di misurazione, ma tutto dipende dallo stato di salute delle persone. Se una persona è in salute e senza patologie la misurazione occasionale può essere più che sufficiente, mentre chi soffre di malattie respiratorie o cardiovascolari cronichedovrebbe misurare la saturazione più volte al giorno o secondo le indicazioni del proprio medico.
Saturimetro: Interpretazione dei Valori
La maggior parte dei saturimetri fornisce informazioni su due valori principali:
- SpO2 (Saturazione di Ossigeno): questo valore indica la percentuale di ossigeno presente nel sangue. I valori fisiologici si aggirano tra il 95% e il 100%. Se i valori scendono sotto il 90%, potrebbe esserci una condizione di ipossia che necessita di intervento medico.
- Frequenza cardiaca: misura il battito cardiaco in battiti per minuto (BPM). Valori normali variano tra i 60 e 100 BPM, a seconda della persona e dell’attività.
Quali Saturimetri si possono acquistare in Farmacia? I consigli del farmacista Dr. Max
In commercio sono disponibili diverse tipologie di saturimetro, ognuno con le proprie caratteristiche specifiche.
Esistono modelli a moletta come Screen Check Pulsossimetro o Medipresteril Oxyblood-2 Pulso, che vengono applicati sul dito della mano per poi avviare la misurazione della saturazione d’ossigeno, ma anche smartwatch come Techmade Steps Smartwatch Total Black Da Portare Sempre con Te. Si tratta di orologi indossabili di ultima generazione che rilevano la pressione sanguigna ma anche l’ossigenazione del sangue.