Qual è il rapporto fra Sesso e Sonno?

13. 2. 2024 · Tempo di lettura: 9 minuti

Molti ritengono che una maggiore attività sessuale sia indolussibilmente legata ad un sonno ristoratore. Di contro, ci sono persone che possono giurare l’esatto opposto. Quale sarà la verità che si cela tra le pieghe delle lenzuola? 

Dott. Enrico Magri
Dott. Enrico Magri
Qual è il rapporto fra Sesso e Sonno?

Attraverso il rilascio di specifici ormoni, un analisi dello stile di vita e la differenza biologica che esiste tra il sesso femminile e quello maschile, forse si può ottenre una rispsota universale, che potrebbe salvare (o migliorare) la vita di coppia e quella solitaria. 

Quello che possiamo anticiparvi è che c'è una connessione nascosta tra due delle attività più piacevoli della vita: il sesso e il sonno.  

In questo viaggio al confine tra il mondo onirico e quello amoroso, Dr. Max esplora, tra falsi miti e studi scientifici, la correlazione che esiste tra questi capisaldi della vita quotidiana.  

Qual è il rapporto fra Sesso e Sonno? 

Quante volte ci capita di svegliarci con la luna storta e ci alziamo dal letto, rassegnati della giornata negativa che ci aspetta? Una delle ragioni principali che a volte ci fa iniziare la giornata con pessimismo e nervosismo è da riscontrare nella scarsa qualità del sonno.  

Inoltre, da anni, è stato dimostrato come la mancanza di sonno sia associata anche ad un maggiore aumento del rischio di determinate patologie come quelle cardiovascolari, depressione, ipertensione e… disfunzioni sessuali.  

Quindi come non può il sonno essere un partner del sesso? Beh la logica filosofica ci porta ad affermare una correlazione tra queste due attività, ma non possiamo che analizzare il tutto da un profilo scientifico. 

Una scarsa qualità del sonno determina uno status fisico caratterizzato da maggiori problemi a livello vascolare e disequilibrio di diversi ormoni che possono influenzare l’attività sessuale. Ad esempio, un minor sonno è associato all’aumento degli ormoni dello stress, che ostacolano l’eccitazione e la libido. Nello specifico, tra questi ormoni, cortisolo ed epinefrina rilasciati in maggiore quantità determinano un minor desiderio sessuale. Ma non solo, con il passare del tempo si viene a formare una “relazione tossica” tra stress e sessualità che nel caso in cui duri nel tempo (stato cronico), può influenzare ancora di più la diminuzione della libido. Se non hai mai sentito parlare del sistema “lotta-fuga” devi sapere che, di fronte a una situazione stressante, il nostro organismo promuove una serie di cambiamenti fisiologici per essere preparato a rispondere in due soli modi: lottare o fuggire.  

Anche se non dobbiamo combattere contro un leone, questo sistema si può attivare nella società moderna a causa di tantissimi fattori, come anche lo stress che si ripercuote anche sulla qualità del sonno. 

Questo tipo di reazione attacco o fuga genera una risposta neuronale che promuove una maggior rilascio di catecolamine e cortisolo che determinano spesso un aumento della pressione sanguigna e della frequenza respiratoria e riduce altre funzioni corporee, come la libido. Questo è spiegato, in sintesi, dal fatto che il nostro corpo, affrontando una situazione di stress, investe la maggior parte delle sue energie in altre funzioni fisiologiche rispetto ad altre che vengono naturalmente inibite e considerate “meno importanti”, proprio come la sfera sessuale. Questa è una delle tante correlazioni che possono spiegare come sonno-stress-sesso possono far parte di uno stesso trinomio ed influenzar si a vicenda. Tra le maggiori conseguenze, quindi, di un sonno insufficiente ci possono essere dei “sintomi” genere-specifici che si manifestano per lui come minore capacità erettiva (a causa di una maggiore vasocostrizione determinata dagli ormoni sopracitati) e spesso eiaculazione precoce) e per lei con minore libido, secchezza vaginale e più difficoltà a raggiungere l’orgasmo. 
Di contro, una buona qualità del sonno, associato anche ad altri aspetti di uno stile di vita sano (che vedremo più avanti) possono migliorare le prestazioni sessuali e aumentare la libido, anche una volta rientrati da lavoro. 

Ma prima di addentrarci in modo più approfondito nella relazione tra sesso e sonno, non ti sembra opportuno ripescare nella mente i dogmi per un sonno di qualità

Le famose 8 ore di sonno per notte non sono poi così tanto una leggenda metropolitana ma è pur vero che il bisogno di sonno varia a seconda della persona, dell'età, dello stile di vita, delle condizioni personali e anche per alcuni periodi dell'anno (cambio di stagione, fuso orario, jet-lag). 

Avere un ambiente confortevole che possa favorire il sonno è fondamentale anche solo per favorire l’addormentamento e ridurre fenomeni di insonnia. Ma come si crea questo ambiente “stimola sonno”? 

Un letto comodo è la base, con un materasso che si avvicina il più possibile alle esigenze personali, soprattutto se soffri di mal di schiena e cervicale. 

Inoltre, sembrerà banale, una corretta igiene della stanza, del letto e delle lenzuola favorisce ancora di più un sonno prolungato. Pensa che la polvere che si trova nascosta tra le lenzuola e la testiera provoca allergia e apnea notturna! Infine, tra le routine da fare dopo la skincare e il mettersi a letto c’è quella di spengere il cellulare o qualsiasi dispositivo elettronico. Lo schermo con la sua tipologia di luce è in grado di determinare a livello cerebrale uno stato di maggiore vigilanza che contrasta l’addormentamento, e ci fa sentire soltanto più stanchi…ma svegli! 

Privazione del sonno e calo delle performance sessuali 

Una buona qualità del sonno, come abbiamo visto, è un grande amico della salute di tutto l’organismo, ma anche dell’amore. Questo ci porta ad indagare ancora di più su questo binomio e, soprattutto, portare altre tesi che dimostrano come un buon sonno ristoratore possa portare a maggiori performance sessuali. 

Impatto dei Disturbi del Sonno sul Sesso 

Ebbene si sa, molte coppie (non solo nei film) usano la stanchezza come scusa per non fare sesso piuttosto che affrontare certi tipi di difficoltà relazionali più profonde. Ma per chi ha un sano dialogo e rapporto con il proprio partner, in che modo la stanchezza ed i disturbi del sonno possono influenzare la voglia di mettersi sotto le coperte solo per dormire? 

Oltre la fisiologia umana, anche varie ricerche hanno dimostrato come la breve durata del sonno associato ad una scarsa qualità di questo portano a una minore risposta sessuale. Ad esempio, nel mondo femminile, esiste uno studio pubblicato sul “The Journal of Sexual Medicine” che ha analizzato proprio questa correlazione. 

Nello specifico “L'impatto del sonno sulla risposta e sul comportamento sessuale femminile: uno studio pilota “(The Impact of Sleep on Female Sexual Response and Behavior: A Pilot Study) è uno studio che ha preso in considerazione come fascia di popolazione degli studenti universitari, con determinati criteri di inclusione ed esclusione. Si è notato, come ogni ora in più di sonno corrispondeva ad un maggiore desiderio sessuale (entro certi limiti ovviamente) e ad una maggiore lubrificazione vaginale. I dati statistici hanno evidenziato come una durata del sonno più lunga era correlata a un maggiore desiderio sessuale il giorno successivo e che un aumento di 1 ora della durata del sonno corrispondeva a un aumento del 14% delle probabilità di impegnarsi in attività sessuali in coppia. [1]  

In sintesi i risultati dello studio hanno mostrato che tra le donne che hanno partecipato, con una durata media del sonno più lunga, hanno evidenziato una maggiore libido e migliore risposta genitale (eccitazione) rispetto alle donne con una durata media del sonno più breve. Questo ha gettato le basi per intraprendere ulteriori ricerche che indageranno i disturbi del sonno come fattori di rischio per la disfunzione sessuale 

Come il Sonno Influenza il Sesso  

Questo tipo di legame (sonno-sesso) si basa molto anche su tutta quella bibliografia scientifica precedente che mette in luce come un certo tipo di vita possa influenzare l’attività sessuale. Tutti comportamenti legati allo stile di vita influenzano inesorabilmente la vita sessuale delle persone", e tra questi rientrano l’attività fisica, l’alimentazione, i livelli di stress ed ovviamente il sonno. Spiegare come ogni uno di essi influenzi il desiderio sessuale (ma influenzano anche il sonno stesso, che di conseguenza influenza la sfera sessuale) richiederebbe tanto tempo e articoli specifici, ma ricorda che questi aspetti possono ricadere maggiormente sotto il nostro controllo, e quindi anche la loro influenza positiva/negativa sulla nostra vita (non solo sessuale). 

E' vero che il sesso aiuta a dormire meglio? 

Da dove si parte per comprendere come effettivamente il sesso influenzi direttamente il sonno? Ma certo, dall’orgasmo! 

Non appena si raggiunge l’orgasmo, ovvero la massima espressione dell'eccitazione sessuale, tutta la biochimica del nostro organismo comincia ad avere dei cambiamenti. Conoscere quali ormoni e sostanze vengono secrete durante questa fame ci permette di comprendere come effettivamente il sesso possa provocare sonno. Vengono rilasciati ormoni, infatti, come ossitocina e prolattina che promuovono sia la soddisfazione sessuale e sia una piacevole sensazione di rilassamento. Invece avverrà una minore produzione di cortisolo, ormone che abbiamo imparato a conoscere e che sappiamo essere associato allo stress e allo stato di vigilanza. 

Ma vogliamo essere ancora più specifici e mettere in evidenza le diverse “conseguenze” dell’orgasmo femminile rispetto a quello maschile.  

Partiamo da quest’ultimo e come sia importante in questa fase la prolattina. 

Come abbiamo compreso, durante e successivamente dopo l’eiaculazione maschile, oltra a un certo tipo di sostanze chimiche, viene rilasciata la prolattina, un ormone che determina uno stato di “relax post-sesso” o “post masturbazione”, influenza la sensazione di soddisfazione e media anche il "tempo di recupero" necessario prima di avere un altro rapporto.  

Inoltre è dimostrato come la prolattina sia più alta anche durante il sonno e quindi non è affatto strano che questa possa far sentire l’uomo più stanco dopo l’eiaculazione, ma ulteriori studi sono ancora in corso. 

Cosa accade alle donne? 

Dopo il culmine del piacere molte donne affermano di essere più vigili, ma senza dubbio aumentano i livelli di estrogeni dopo il sesso, che determinano, successivamente durante il sonno, un migliore ciclo REM, che comporta dei sogni più profondi.  

La mancanza di sesso provoca sonnolenza? 

Ma se il sesso stimola il sonno sarà vero anche che la mancanza di sesso provoca sonnolenza? 

In realtà non esiste un legame così chiaro tra la mancanza di sesso e la sonnolenza, probabilmente questo è più influenzato da diversi fattori legati allo stile di vita e alla differenza che esiste tra persona e persona. Tuttavia, è noto che la mancanza di sesso o l'insoddisfazione sessuale contribuiscono a maggiori casi di stress e di ansia, che a loro volta possono influire negativamente sulla qualità del sonno. E ti sembra quindi cosi assurdo adesso se si crea la combinazione mancanza di sesso> stress> cortisolo > minor sonno 

Quindi probabilmente la mancanza di sesso non porta per forza ad uno stato di sonnolenza, ma anzi potrebbe anche comportare una maggiore insonnia o difficoltà di addormentamento (ma per questo bisogna aspettare i risultati di numerose ricerche in corso). 

Per il momento fermiamoci a riflettere di quanto sia bello fare una bella dormita dopo del sano piacere personale, e quindi ripetiamolo: 

“Chi dorme non piglia pesci…ma fa tanto sesso” 

FONTI CONSULTATE: 
  
[1] The Impact of Sleep on Female Sexual Response and Behavior: A Pilot Study https://doi.org/10.1111/jsm.12858 
 

Circa l'autore
Dott. Enrico Magri
Dott. Enrico Magri
Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Farmacia nel 2017 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ho intrapreso nuovamente un percorso universitario, questa volta specialistico, in Scienze della Nutrizione Umana, laureandomi presso la medesima facoltà nel 2020. Dopo aver praticato diverse esperienze lavorative come farmacista, ho acquisito abilità nella dispensazione e conoscenza accurata di farmaci ed integratori. Sono entrato nel mondo della sperimentazione clinica come study coordinator impiegato nella breast unit, che si occupa appunto della ricerca sul tumore alla mammella. Tutte le esperienze pregresse ed attuali mi hanno facilitato molto anche nel mio successivo lavoro, come Web Content Editor dove ho potuto ampliare e consolidare le mie conoscenze nel settore farmaceutico. Da qui il mio lavoro per la piattaforma e-commerce di Dr. Max, dove scrivo sia le schede prodotto che gli articoli del blog.
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