Diminuzione del latte materno: perché si verifica?

22. 9. 2023 · Tempo di lettura: 9 minuti

Se anche fosse vero che il tuo latte sta diminuendo, non ti allarmare perchè questa condizione, oltre a essere naturale, è pienamente reversibile, quindi cerca di stare tranquilla e segui i nostri consigli!

Dott.ssa Annalisa Lepore
Dott.ssa Annalisa Lepore
Diminuzione del latte materno: perché si verifica?

Sei una neomamma, sei appena rientrata dall'ospedale e stringi fiera (e stanca!) il tuo piccolo o la tua piccola. Ma ecco che, dopo qualche giorno a casa, dopo la maratona di notti in bianco e i salti ad ostacoli per trovare una routine giusta, dopo aver seguito alla lettera i consigli del corso preparto ed essere riuscita nel tuo intento di un allattamento sereno, improvvisamente qualcosa cambia. Il tuo neonato comincia a:

  • apparire nervoso e irrequieto appena dopo la poppata;
  • rifiutare il seno o attaccarsi e staccarsi nervosamente;
  • avere la bocca secca e mostrare segni di disidratazione;
  • non bagnare abbastanza pannolini (5/6 pannolini di pipì trasparente ogni 24 ore rappresentano la norma);
  • svegliarsi spesso di notte.

Per prima cosa non ti allarmare, sono tutti piccoli segnali che stanno ad indicare che hai bisogno di effettuare qualche cambiamento nella tua quotidianità mamma-bebè. Per farlo, fidati solo di professionisti ed esperti del settore (un’ostetrica del consultorio, il pediatra di famiglia o un‘associazione di mutuo aiuto pro-allattamento). Metti a tacere suocera, mamma e parenti tutti, e prendi in mano un diario o il cellulare per annotare tutti i cambiamenti riscontrati, per poi riportarli correttamente al pediatra o all'esperto di allattamento. Pensa, inoltre, che la tua percezione di una produzione lattea insufficiente è comune, si verifica fino al 50% di tutte le madri che allattano al seno[1] ed è una causa significativa di svezzamento anticipato.

Per produrre costantemente il latte, è necessario un susseguirsi complesso e meraviglioso di eventi: quando il lattante succhia il seno della mamma, si attivano degli impulsi nervosi che promuovono il rilascio di prolattina e ossitocina, ormoni che mantengono attive le cellule della ghiandola mammaria e la inducono a produrre continuativamente il latte.

Tuttavia, possono esserci vari fattori che portano ad una improvvisa diminuzione:

  • Il tuo piccolo si attacca di meno o per un periodo di tempo minore durante ogni poppata: per mantenere attivo questo processo, il bambino deve attaccarsi al seno con regolarità, altrimenti il corpo rientra naturalmente nel precedente stadio pre gravidico;
  • Latte artificiale in aggiunta: se hai cominciato ad inserire gradualmente il biberon, anche solo con quantità minime di latte, questo può portare a una riduzione da parte del piccolo della richiesta del seno e all'innescarsi del circolo vizioso poca suzione-poca produzione di latte materno;
  • Abitudini alimentari errate: questo consiglio è per te, mamma. Segui una dieta con il giusto apporto di liquidi, proteine e grassi. È importante che la dieta sia bilanciata, senza strafare in privazioni per tornare velocemente al peso forma, e senza esagerare negli stuzzichini: bastano 500 calorie in più per sostenere al meglio l’allattamento al seno;
  • Farmaci e terapie specifiche: sebbene ogni mamma si affidi sempre con coscienza a medici formati, è bene fare un controllo ulteriore sulle terapie che si vanno ad effettuare mentre si sta allattando su siti istituzionali come quello del Ministero della Salute;
  • Stress, anemia, riposo insufficiente: la produzione del latte può risentire di condizioni psicofisiche alterate, dato che l'ossitocina è strettamente connessa all'allattamento. Quindi è importante, anche se molto difficile, aver cura del proprio riposo e della propria serenità, mangiare in maniera equilibrata e cercare di tenere sotto controllo la propria ansia;
  • Attacco al seno o routine di nutrizione da modificare: potresti aver bisogno di rivedere le tue posizioni preferite di allattamento. Fatti consigliare da un consulente per verificare l'attacco e per consigli sulle posizioni che promuovano maggiormente un contatto pelle a pelle mamma-bambino: favorisce il rilascio di ossitocina, incoraggia il riflesso di allattamento e promuove una produzione regolare di latte materno.

 

Diminuzione del latte materno al secondo mese: verità o leggenda?

Tra le tante leggende che girano intorno all'allattamento e alla maternità in generale, vi è quella che il latte diminuisca intorno al secondo mese: c'è un fondo di verità ma la conclusione è ingannevole.

Se è vero che durante le prime settimane di vita la produzione del latte segue la regola della domanda/offerta, è anche vero che dopo circa otto settimane questa produzione arriva ad un punto di stallo: corpo della mamma e esigenze del bambino sono stabili, in una omeostasi perfetta che provoca questa sensazione di mancata produzione. Cosa fare allora? Nulla, se il bimbo cresce a sufficienza e non mostra segnali di insofferenza, la regola aurea è non preoccuparsi e fidarsi del proprio istinto.

Se, invece, l'istinto vi sta suggerendo che il bimbo è ancora affamato, se sentite che ciò che fate non è sufficiente per dare serenità e benessere al vostro neonato, i rimedi sono:

  • Allattare a richiesta e non a orario: è inutile e controproducente inserire un piano orario delle poppate, il vostro bebè ha esigenze che cambiano di continuo, scatti di crescita, necessità di consolazione e tempi di accomodamento diversi da quelli che vogliamo imporre. È importante rispettare i ritmi, seppure forsennati e stressanti, dei piccoli in crescita, per evitare inutili frustrazioni e assecondare le loro necessità naturali;
  • No al pianto per fame: l'osservazione del tuo bimbo è al centro di tutto. Intercetta i primi segnali di fame, anche durante il sonno. Potresti notare che il tuo bimbo porti la manina vicino alla bocca, che succhi "al vento", che si attacchi a qualsiasi cosa nella propria culletta. Se arriva al pianto, anche per pochi minuti, può avere maggiori difficoltà nell'attaccarsi e nel succhiare correttamente e, di conseguenza, potrebbe non prendere tutto il latte di cui ha bisogno inibendo il tuo corpo ad una produzione di latte sufficiente.
  • No ai ciucci e ai biberon: l'uso di succhiotti e l'inserimento di biberon, per quanto utili ed efficaci nel calmare e gestire tempi e modi, può interferire con la produzione di latte.

 

Aumentare la produzione di latte: esistono metodi naturali?

Per stimolare la produzione del latte non ci sono formule magiche da pronunciare ma solo buone abitudini che supportino la naturalezza di un gesto istintuale. Tra tante, eccone alcune che ti consigliamo:

  • Allattamento a richiesta, frequente e senza orari, per stimolare la produzione continua e costante;
  • Attacco corretto ed efficace del neonato al seno, affinchè la suzione sia profonda e stimoli il drenaggio del latte;
  • Uso del tiralatte o metodo della spremitura, per incitare il corretto svuotamento del seno. Esistono degli ottimi tiralatte, manuali o elettronici per aiutarti: un buon metodo per aumentare la produzione naturalmente è utilizzarli a fine poppata, per effettuare un drenaggio completo e promuovere una produzione maggiore;
  • Alimentazione bilanciata e adeguato apporto di liquidi per te, mamma. Non trascurare il tuo benessere da cui dipende strettamente quello di tuo figlio/a;

Alimenti che aumentano il latte materno:

Non ci sono evidenze scientifiche al riguardo, ma qualsiasi mamma o nonna ti dirà che è vero il contrario, che sì esistono degli alimenti che aumentano e stimolano efficacemente la produzione di latte materno. Ribadiamo che un'alimentazione corretta, bilanciata, ricca in grassi buoni, proteine, vitamine e tutti gli altri nutrienti, è l'unico supporto alimentare di cui abbiamo bisogno per allattare serenamente. Magari può essere utile farsi seguire, durante questo particolare periodo della propria vita, da un nutrizionista, in modo da avere un piano nutrizionale completo che ti aiuti nella scelta degli alimenti giornalieri. Non sottovalutare anche il potere salvifico di una buona organizzazione alimentare: avere un piano dietetico prestabilito ti aiuterà a fare spesa, pianificare i pasti e delegare. Cercare un aiuto da famiglia o amici è fondamentale e, visto che non puoi delegare l'allattamento, prova a delegare la preparazione dei tuoi pasti e delle tue spese: siamo sicuri che tutti saranno più felici nel sapere che ti stanno aiutando attivamente a gestire le tue giornate difficili e impegnatissime.

Eppure la curiosità resta, vero? quali sono gli alimenti fatidici che farebbero aumentare il latte?
Se inseriti in uno schema dietetico corretto, considera di prediligere questi alimenti, considerati a gran voce i più famosi alimenti galattagoghi:

  • Asparagi, Carote e Carciofi;
  • Mandorle;
  • Zenzero;
  • Semi di lino e di sesamo;
  • Avena;
  • Anice e semi di finocchio.

Come avrai notato, sono alimenti dalle grandi proprietà nutritive e di origine naturale. Ricorda di prediligere cereali integrali, proteine magre e grassi sani, come quelli presenti in tanti alimenti appena elencati. Queste sono indicazioni di carattere generale, ricorda che la dieta è come un paio di scarpe: deve calzarti alla perfezione per poterti accompagnare a lungo.

Integratori e Tisane per aumentare la produzione di latte: quale funziona meglio?

Esistono vari studi che dimostrano che la produzione di latte può essere stimolata da varie erbe officinali e dall'utilizzo di queste sotto forma di tisane. Sono studi relativamente recenti[2] e riguardano soprattutto casi di nati pretermine ma una indicazione di sorta ce la danno e ci aiutano a sapere cosa assumere per supportare l'allattamento e incrementare le poppate del nostro neonato.

Le più efficaci si sono rivelate essere le tisane e gli integratori a base di:

  • ortica;
  • anice[3];
  • galega e silimarina (estratto del cardo mariano)[4].

Prima di assumere uno qualsiasi di questi alimenti, ricorda di parlarne con il tuo medico di base: è il solo che conosce la tua storia clinica e le eventuali interazioni con la tua situazione di salute generale.

È importante ripetersi sempre che ogni donna è diversa, ogni allattamento è diverso e che è bene stare fuori da tutte le dinamiche che piantano in noi, donne e madri, il seme del dubbio continuo: in una società in cui l'allattamento è benvisto solo nei primi mesi, in cui il bimbo è spinto continuamente all'autonomia prima del compimento del primo anno di età, in cui la donna deve rientrare al lavoro e l'uomo non prende parte alla cura del neonato se non per volontà propria, ricordiamo sempre di valorizzare tutte le nostre emozioni, sempre lecite e valide.

Ricorda che allattare è consigliato ma non imposto, che se lo farai, nel bene o nel male, sarà una scelta e una decisione che solo tu e il tuo corpo potrete maturare. Ascolta il tuo istinto, materno e femminile in primis: ti condurrà verso l'unica scelta possibile per te, il tuo bebè e la tua famiglia, quella migliore per vivere questi attimi con tutta la serenità e la felicità possibile.

 

FONTI CONSULTATE:

[1] Cooke M, Sheehan A, Schmied V. A description of the relationship between breastfeeding experiences, breastfeeding satisfaction, and weaning in the first 3 months after birth. J Hum Lact 2003;19(2):145-56.
[2] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29411721/
Effect of a galactagogue herbal tea on breast milk production and prolactin secretion by mothers of preterm babies. Niger J Clin Pract. 2018 Jan;21(1):38-42
[3] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36681821/
The effect of Pimpinella Anisum herbal tea on human milk volume and weight gain in the preterm infant: a randomized controlled clinical trial
[4] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27245206/
Efficacy of a galactogogue containing silymarin-phosphatidylserine and galega in mothers of preterm infants: a randomized controlled trial

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Circa l'autore
Dott.ssa Annalisa Lepore
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Amo la cosmetica, il trucco e le fragranze dacché ho memoria. Da circa dieci anni la mia passione è diventata il mio lavoro e, dopo aver conseguito con lode la laurea magistrale in Filosofia all’università La Sapienza, mi sono occupata della formazione e promozione di brand di skincare a make up in farmacia e profumeria. Mi sono poi diplomata come makeup artist presso una scuola internazionale di trucco e, grazie alla mia esperienza e al mio percorso formativo, ho collaborato con vari brand di cosmesi di lusso sul territorio di Roma. Ritengo che la bellezza sia nascosta dietro la cura quotidiana e che ogni gesto possa produrre gentilezza, in primis verso noi stessi. Mi piace pensare che la complessità di ogni donna e uomo sia intrecciata a doppio nodo con la frivolezza di un siero o una maschera viso e credo nel potere salvifico di un tocco di mascara e rossetto. Sono anche mamma di un piccolo tornado in crescita e questo mi ha permesso di scoprire un intero mondo a me prima sconosciuto. Dal 2022 scrivo contenuti per Dr. Max su argomenti inerenti benessere, skincare, make up e mondo mamma- bambino.
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