Differenze tra Farmaci con Ricetta, OTC e Integratori
“Ma quando ho bisogno della tachipirina posso andare in farmacia senza prescrizione?” “E se invece mi serve un integratore?” “E invece quando mi scoppia la testa e corro in farmacia per una confezione di OKI… mi viene data liberamente?”. Quante di queste domande ti sei fatto/a almeno una volta e la risposta era sempre confusa, poco chiara, tanto da andare in farmacia e chiedere direttamente al banco?
A volte però, ci serve avere delle risposte prima di uscire da casa, così da sapere come muoverci e quali comportamenti adottare sulla base del farmaco di cui abbiamo bisogno.
Quali sono i farmaci acquistabili solo con ricetta, cosa vuol dire “OTC”? e che risposte avrò dal farmacista se devo comprare un integratore?
Cominciamo a capirci di più… cosa vuol dire OTC?
Partiamo dall’acronimo: OTC sta per Over The Counter, traducibile come “farmaco dabanco”: possono essere pubblicizzati, scontati ma soprattutto possono essere esposti sia sul bancone della farmacia sia nelle zone a cui i clienti hanno libero accesso. Si intendono, dunque, tutti i medicinali la cui dispensazione avviene anche senza il controllo medico: parliamo proprio di tutti quei farmaci che potete acquistare in farmacia senza nessuna ricetta. Per questo motivo a volte possiamo sentirli nominare come “medicinali da automedicazione”, poiché il profilo di utilizzo è molto facile e permette un uso sicuro, controllato e appropriato anche senza le indicazioni del medico.
Sono medicinali considerati sicuri, che hanno pochi o minimi effetti collaterali. Di solito trattano disturbi minori, che il paziente stesso identifica senza rivolgersi al proprio medico ma solo basandosi sulle precedenti esperienze. Si parla di farmaci come blandi antidolorifici, decongestionanti, lassativi, prodotti per l’acidità o il mal di gola. Sicuramente avrai utilizzato una volta le Benagol all’arancia, o desiderato un Maloox dopo quella cena di Natale… in questo caso non ti sarà servito andare dal medico per richiedere una prescrizione proprio perché questi farmaci appartengono alla categoria OTC.
Tra i criteri che inseriscono il farmaco nella categoria OTC o SOP, vi è la presenza del principio attivoin commercio da almeno cinque anni, poiché ci rassicura del fatto che abbia avuto largo utilizzo sulla popolazione.
Attenzione, però, a non confondere questa facilità di acquisto con la leggerezza: il farmacista rimane comunque il professionista di riferimento anche nell’acquisto dell’OTC. Può essere d’aiuto fornendo indicazioni e consigli utili, come possibili interazioni e sinergie tra i vari prodotti.
OTC e SOP: cosa cambia?
Ma se i SOP e gli OCT sono entrambi acquistabili senza prescrizione… In cosa sono davvero differenti?
I farmaci SOP (Senza Obbligo di Prescrizione) possono essere dispensati solo a seguito di consiglio del farmacista e hanno piccole restrizioni dal punto di vista normativo: non devono essere fruibili al pubblico nella disposizione in farmacia (non sono quindi direttamente accessibili al cliente che accede ai locali) e non è possibile pubblicizzarli. Di solito questi farmaci sono facilmente riconoscibili anche dalla confezione: hanno un simbolo rotondo con una croce rossa e un faccino tondo sorridente (uno smile, per intenderci) al cui interno vi è riportata la scritta “farmaci senza obbligo di ricetta”.
Per i farmaci OTC, invece, grazie al decreto legge 541/92 la pubblicità è consentita in televisione, sulle riviste, pur rispettando però alcune regole:
- Il nome deve essere riportato in maniera chiara, come anche il principio attivo all’interno;
- Non deve far sembrare inutile o superfluo il consiglio del farmacista o del medico;
- Deve favorire un utilizzo razionale del farmaco, senza trarre in inganno chi ne ha bisogno;
- Non deve essere indirizzata ai bambini;
- Deve sempre far comprendere l’importanza della lettura delle informazioni presenti sulla confezione e sul foglietto illustrativo;
- Non deve promettere la totale mancanza di effetti collaterali;
- Non deve comparare il prodotto con prodotti simili o competitor;
- Non bisogna far partecipare specialisti del settore come sponsor diretti del farmaco (scienziati, divulgatori scientifici, medici, etc.).
Ed invece ai poli opposti… gli integratori e i farmaci con obbligo di ricetta
Gli integratori sono sostanze chimiche o naturali che in dosi adeguate sono assimilabili ad alimenti, quindi non pericolosi. Questi si possono comprare senza ricetta ed anche fuori della farmacia.
I farmaci con obbligo di ricetta sono, invece, i farmaci utilizzabili solo se prescritti dal medico. Si tratta comunque di farmaci regolamentati da una serie di norme tese a garantire la sicurezza del paziente per principi attivi via via più pericolosi (in termini di effetti collaterali, oppure rischio di dipendenza o abuso come le sostanze dopanti, etc).
Sulla base di questo, infatti, la ricetta può essere: una ricetta ripetibile (valida per sei mesi, utilizzabile massimo 10 volte), una ricetta non ripetibile (valida solo per unico acquisto, per il numero di confezioni richieste nella prescrizione effettuata dal medico), limitativa (prescritta solo da precisi specialisti che di solito sono coloro che hanno a che fare con le patologie affini all’uso del principio attivo).