Cosa mangiare al mare? Ecco alcune idee!
Le persone più prudenti e vere esperte del mare, ormai conoscono a memoria le regole fondamentali per andare in spiaggia: bere spesso mantenendosi cosi sempre idratati, usare la giusta protezione solare e ri-applicarla dopo ogni tuffo ed infine ripararsi sotto l’ombrellone o coprirsi con un cappello durante le ore più calde della giornata. E per quanto riguarda il pranzo? Dovremmo prediligere ricette fresche e leggere rinunciando a piatti elaborati e ricchi di condimento, in modo da favorire la digestione e ridurre il senso di gonfiore. Con Dr. Max potrai sfatare i falsi miti da spiaggia ed imparare tante nuove ricette facili, veloci e fresche che ti faranno vivere al meglio la tua giornata al mare e non farti aspettare 3 ore prima di poter fare il bagno.
Spaghetti di carote
Le carote sono la verdura regina dell ’estate, protagoniste di insalate e centrifughe sono fresche e gustose e inoltre apportano tanti benefici. Infatti sono diuretiche e depurative, ricche di proprietà antiossidanti, fibre e vitamine. Insomma, sono l’ideale per rimanere a dieta senza rinunciare al gusto. Ma lo sapevi che possiamo farne anche degli spaghetti e avere un primo veloce e goloso da portare in spiaggia?
Ecco la ricetta, provala…non potrai più farne a meno!
Taglia le carote alla julienne, spadellale un po’ per renderle più croccanti, versale in un piatto aggiungi quindi delle briciole di pane, delle mandorle tostate e il gioco è fatto! Gustare questo piatto in riva al mare lo renderà ancora più delizioso!
Insalate da (a)mare
Preparare una bella insalatona da portare in spiaggia è la soluzione che sposa alla perfezione il gusto con il benessere: verdure crude o cotte, una fonte proteica come carne (ad esempio il pollo), pesce e crostacei (merluzzo, tonno, salmone, gamberetti, polpo) o legumi e l’aggiunta moderata di olio di oliva extravergine a crudo, sono gli ingredienti base di cui non puoi fare a meno. Pratiche da portare, facili da preparare, le insalate hanno un solo limite: la fantasia. Questa portata infatti può dare sfogo a mille preparazioni e variazioni permettendo di giocare con gli ingredienti e la variabilità, elementi imprescindibili anche in un piano nutrizionale lontano dal mare. E se non riesci ad andare oltre una classica, ma sempre buona, insalata di tonno e fagiolini, Dr. Max ha in serbo per te tante idee che coloreranno le tue giornate al mare e non ci appesantiranno tra un tuffo e l'altro.
Insalata esotica: questo piatto dal sapore esotico prevede la combinazione di polipetti con frutta come mango ed avocado. La preparazione è davvero immediata, infatti prevede semplicemente di sbollentare i polipetti e preparare l’insalata con verdura facilmente reperibile nel periodo estivo come carote, peperoni e pomodori (da condire con un filo d’olio, sale, pepe e se volete cipolla e prezzemolo). Alla fine aggiungere tocchetti di avocado, mango e finocchio (questo procedimento viene fatto alla fine in modo da preservare i loro colori accesi e non farli ossidare). Puoi anche sostituire i polipetti con i crostacei, come i gamberetti (sgusciati e lessati in acqua). In questo caso, mentre gusterai questa squisita insalata in riva al mare o durante una gita in barca, ricorda che la combinazione di frutta esotica e crostacei favorisce un grande apporto vitaminico, che supporta anche l’abbronzatura.
Insalata di tonno e fagiolini: un grande evergreen, con pochi ingredienti e meno di 20 minuti per prepararla, questa insalata è una dei pranzi da mare più pratici da fare, anche all’ultimo. Poni i fagiolini in acqua bollente per circa 7 minuti e nel frattempo mescola insieme al tonno (sgocciolato), le carote ed il mais. Per una scelta ancora più healty e gustosa, puoi scottare leggermente del tonno fresco tagliato a cubetti.
Tutte le insalate possono essere trasformare in un primo piatto semplicemente aggiungendo del riso pilaf (50g a persona) o del farro.
Dalle spiagge delle Hawaii a quelle dell’Italia: la Pokè Bowl
La prima regola per la preparazione di primi piatti da gustare al mare è quella di prediligere i cereali come riso, farro o quinoa, i quali possono essere conditi con verdure crude o cotte e frutta. Ma come? Frutta? Esattamente! Oramai con la globalizzazione la cucina non ha limite alla fantasia e al gusto, e con le varie contaminazioni culinarie derivanti da tanti Paesi diversi abbiamo imparato ad inserire nuovi ingredienti, anche quelli più insoliti come a frutta, nelle nostre ricette. L’unica eccezione ovviamente vale per la pizza con l’ananas! Ti sarà sicuramente capitato di assaggiare o quanto mento sentir parlare della famosa Pokè Bowl, ma di cosa si tratta e perché potrebbe essere un pranzo salutare per le nostre giornate al mare?
Le Pokè Bowl(s) derivano direttamente dalla cucina tradizionale hawaiana, piatto preparato dai pescatori già nel 400 d.C, dove l’ingrediente base è rappresentato dal pesce crudo tagliato a cubetti accompagnato da riso (basmati o riso suhi), verdura (grigliata o al vapore) e frutta (come mango e avocado) sempre a cubetti (il termine Poke significa letteralmente “affettare o tagliare a pezzi il pesce”).
Prima di tutto, si parte dal riso! Se scegli il riso sushi, ponilo in un grande colino e sciacqualo sotto l’acqua corrente, muovendo il tutto con le dita, fino a quando l’acqua non sarà più biancastra. Pesalo e inserisci il riso nella pentola, coprendolo con pari peso di acqua fredda. Porta a bollore, copri con un coperchio e fai cuocere finché non ha assorbito tutta l’acqua. Successivamente togli il coperchio, lascia riposare qualche minuto e aggiungi l’aceto di riso precedentemente riscaldato (aceto di riso che si riscalda in un pentolino con 3 pizzichi di sale). Il segreto è quello di aggiungere man mano l’aceto mentre sgrani il riso con un cucchiaio di legno. Lascia raffreddare in un recipiente, coperto con un panno umido. Se scegli il riso basmati vale lo stesso, ma salta il passaggio di lavare il riso. Mentre il riso cuoce, puoi tagliare a cubetti il pesce, ad esempio il salmone. Se lo hai comprato abbattuto puoi aggiungerlo direttamente nella preparazione altrimenti lascialo marinare nella salsa di soia dai 20 minuti ad 1 ora. Al supermercato è facile reperire il salmone o il tonno già pronto e tagliato a cubetti per questo tipo di preparazione. Gli edamame vanno cotti al vapore. Taglia la frutta come mango e avocado a cubetti e aggiungi la verdura che preferisci come zucchine affettate. Ora è il momento di impiattare o meglio di riempire la bowl (non spaventarti parliamo di una classica ciotola o contenitore): aggiungi il riso, sopra poni il salmone, e poi il resto, dando sfogo alla tua fantasia. Aggiungi una manciata di semi di sesamo o frutta secca come anacardi.
E PER MERENDA? ECCO DEI SUGGERIMENTI DI SPUNTINI SANI MA SFIZIOSI
VITA DA SPIAGGIA: DOMANDE E CURIOSITÀ
Devo aspettare davvero 3 ore prima di farmi il bagno dopo pranzo?
Dr. Max è felice di sfatare uno dei falsi miti più noti dal mostro del lago di Loch Ness: non bisogna aspettare tanto prima di farsi un bagno dopo pranzo, ma attenzione ci sono delle nozioni che devi assolutamente tenere a mente.
La digestione inizia subito dopo il pranzo, quindi non è il caso di fare bagni in acqua gelida e prendere una congestione, di immergersi bruscamente o nuotare lontano dalla riva. Infatti, dopo un pasto, la maggior parte dell’afflusso del sangue è diretto all’apparato gastro-intestinale per favorire una corretta digestione, e un minor afflusso invece è diretto ai muscoli: questo significa che avremo meno forza per nuotare. Maggiore è il pasto e l’introito di grassi e carboidrati più lenta sarà la digestione, ed in quel caso ti consigliamo proprio di stare alla larga dal mare. Scegli alcune delle ricette proposte o delle variazioni salutari e, per quanto siano buoni, evita i timballi di pasta che ti faranno pentire di non poter stare in riva al mare senza prendere una “bella” congestione.
Cosa mangiare in spiaggia quando si è a dieta?
Le regole per un pranzo salutare sotto l’ombrellone sono essenzialmente due: restare idratati solo attraverso l’acqua ed evitare cibi sofisticati, pesanti e ricchi di condimento. Leggendo questo articolo potrai esserti fatto un’idea generale su come improntare uno spuntino o un pranzo completo che ti permetta di restare in forma senza rinunciare al gusto e alla variabilità. Ricorda che. Soprattutto d’estate, la Natura ci offre tante verdure e frutta fresca e nutriente che ci permette di creare piatti unici o semplici macedonie ed insalate che rendono leggere le nostre giornate al mare.
Cosa mangiare per non avere la pancia gonfia al mare?
Se hai letto attentamente questo articolo potrai trovare diverse ricette che fanno al caso tuo che ti permetteranno di restare in forma ed evitare quella spiacevole sensazione di pancia gonfia post pranzo che, soprattutto quando siamo in spiaggia, ci può far sentire a disagio o spossati. Ma una cosa che forse non è nota a tutti è quella di stare attenti sulle bevande. Infatti siamo sempre focalizzati sui cibi pesanti, ma tante volte quello che beviamo può far aumentare drasticamente la sensazione di gonfiore. E quindi una bella birra fredda sotto l’ombrellone? No grazie! Per quanto sia buona, oltre a essere deleteria per la tensione e gonfiore addominale, non ci disseta. Da un punto di visita fisiologico l’alcol inibisce l’ormone ADH, meglio conosciuto come ormone antidiuretico: assumendo l’alcol aumentiamo di molto l’espulsione delle urine. Se molti possono pensare che una maggiore diuresi sia un valore aggiunto per sgonfiare la pancia evidentemente ha preso un colpo di sole: infatti una maggiore diuresi equivale a una perdita di riserve idriche, minerali e vitamine. In questo modo avremo ancora più necessita di bere. Inoltre la birra ed in generale le bevande alcoliche sono vasodilatatrici e quindi provocano una maggiore disidratazione attraverso la sudorazione (aumenta in base alla quantità e gradazione).