Come si leggono i valori delle analisi del sangue?

23. 10. 2023 · Tempo di lettura: 10 minuti

Con questo articolo si metteranno le basi per riuscire ad interpretare semplicemente i referti dell’analisi ematica, senza dover scomodare zie e cugini più pratici. Si ricorda che la lettura finale va sempre fatta dal proprio medico, che saprà contestualizzare ogni singolo valore con il proprio stato di salute e le proprie patologie preesistenti.

Dott. Biagio Flavietti
Dott. Biagio Flavietti
Come si leggono i valori delle analisi del sangue?

Quante volte si vanno a ritirare le analisi del sangue e una volta aperto il referto, si capisce poco e niente. Emocromo, emoglobina, Ves, colesterolo LDL e HDL e tante altre sono le voci presenti all’interno delle analisi che vengono condotte sul sangue

I valori analizzati nelle analisi del sangue

Le analisi del sangue, dette anche emocromo, sono uno strumento indispensabile per valutare lo stato di salute di una persona. Esse forniscono informazioni preziose sulle condizioni fisiche e possono aiutare i medici a diagnosticare malattie, monitorare trattamenti e rilevare eventuali anomalie. Alcuni dei valori più comuni analizzati durante un emocromo includono:

Emoglobina (Hb): rappresenta la concentrazione di emoglobina nel sangue, che indica la capacità del sangue di trasportare l’ossigeno. Valori bassi possono indicare anemia o altre condizioni patologiche. Questi sono i range presenti sulle analisi: 

  • 14 – 18 g/dl uomini
  • 12 – 16 g/dl donne
  • 11 – 14 g/dl donne in gravidanza

Ematocrito (Hct): è la percentuale di volume del sangue occupato dalle cellule del sangue. Valori bassi possono indicare anemia, mentre valori alti possono suggerire disidratazione o altre condizioni. Range di riferimento: 37 – 47 %

 

Globuli bianchi (leucociti): questi includono diversi tipi di cellule coinvolte nella risposta immunitaria e quindi nella difesa del corpo umano. Valori alti possono indicare infezioni o processi infiammatori in corso, mentre valori bassi indicano stati di immunodeficienza. Range di riferimento: 4.0 – 10.0 milioni/mm3

 

Globuli rossi (eritrociti): si tratta delle cellule principali del sangue che trasportano l'ossigeno dai polmoni ai tessuti. Una riduzione del numero di globuli rossi può essere registrata in pazienti affetti da anemie ed emorragie, mentre un loro aumento è ricollegabile all’altitudine, ad una intensa attività fisica o a patologie come insufficienza respiratoria, policitemia e talassemia. Range di riferimento: 4.5 – 6.0 milioni/mm3 per gli uomini e 4.0 – 5.5 milioni/mm3 per le donne

 

Piastrine (trombociti): le cellule coinvolte nella coagulazione del sangue e nella rimarginazione delle ferite. Valori bassi possono aumentare il rischio di sanguinamento, mentre valori alti possono aumentare il rischio di coaguli ematici. Range di riferimento: 150.000 – 450.000 per mm3 di sangue. Un valore più basso di 150.000 si definisce piastrinopenia (o trombocitopenia), un valore più alto di 450.000 si definisce trombocitosi (o piastrinosi).

 

Volume corpuscolare medio (MCV): indica la dimensione media dei globuli rossi. Può aiutare a distinguere tra diversi tipi di anemia. Tipologie di volume:

  • Microcitosi:dimensioni inferiori al normale
  • Normocitosi: dimensioni in linea con parametri
  • Macrocitosi: dimensioni superiori al normale

Concentrazione di emoglobina corpuscolare media (MCHC): misura la concentrazione media di emoglobina nei globuli rossi. Può fornire informazioni sulla tipologia di anemia. Range di riferimento: 26 – 32 picogrammi

 

Formula leucocitaria: Fornisce la percentuale dei diversi tipi di globuli bianchi presenti sangue, come neutrofili, linfociti, monociti, eosinofili e basofili. Ogni tipo di globulo bianco ha un ruolo specifico nel sistema immunitario.

  • Neutrofili 40-78% 1,80-7,80 g/L

La classe più numerosa di globuli bianchi. Un aumento della loro percentuale è solitamente indice di infezione batterica in corso.

  • Basofili < 2% <0,20 g/L

Una loro alta concentrazione è nota come basofilia, e può essere sintomo di un’infiammazione cronica dei tessuti.

  • Eosinofili < 7% 0-0,50 g/L

Un loro aumento fa pensare ad una reazione allergica o una infestazione da parassiti. Questi globuli bianchi intervengono proprio in caso di allergia.

  • Linfociti 19 – 49,9% 1,10-4,80 g/L

Un aumento della loro percentuale è solitamente indice di malattie infettive acute, solitamente di origine virale.

  • Monociti 2 – 10,50% 0,20-1,00 g/L

In grado di trasformarsi in macrofagi, un aumento della loro concentrazione può essere sintomo di un’infiammazione acuta in corso.

 

Velocità di eritrosedimentazione (VES o VHS): indica la velocità alla quale i globuli rossi si depositano in un tubo di sangue. Può essere aumentata in presenza di processi infiammatori.

 

Proteina C-reattiva (CRP): un altro indicatore di infiammazione nel corpo. I livelli possono aumentare in risposta a infezioni o altre condizioni infiammatorie.

 

Glucosio o glicemia: misura il livello di zucchero nel sangue. È un indicatore importante per il monitoraggio del diabete e delle patologie da resistenza insulinica.

 

Lipidi nel sangue: questi valori includono il colesterolo totale, il colesterolo LDL (colesterolo "cattivo"), il colesterolo HDL (colesterolo "buono") e i trigliceridi. Possono fornire informazioni sul rischio cardiovascolare.

 

Elettroliti: come sodio, potassio e cloro. Mantenere bilanciati questi elettroliti è cruciale per le diverse funzioni del corpo umano.

 

Ricorda che i valori di riferimento possono variare in base al laboratorio e alla popolazione di riferimento. È sempre importante discutere i risultati delle analisi del sangue con un medico per ottenere una valutazione accurata e una corretta interpretazione. Di seguito verrà riportata una tabella riassuntiva con tutti i valori di riferimento

 

ValoreIntervallo di riferimentoUnità di misura
Emoglobina (Hb)Uomini: 13.8 - 17.2 g/dLg/dL
 Donne: 12.1 - 15.1 g/dL 
 Ematocrito (Hct)Uomini: 38.8% - 50%%
 Donne: 34.9% - 44.5% 
 Globuli Bianchi (Leucociti)4,500 - 11,000 /μL/μL
Globuli Rossi (Eritrociti)Uomini: 4.5 - 5.5 x10^6 /μLx10^6 /μL
 Donne: 4.0 - 5.0 x10^6 /μL 
Piastrine (Trombociti)150,000 - 450,000 /μL/μL
Volume Corpuscolare Medio (MCV)80 - 100 fLfL
Concentrazione Emoglobina Corpuscolare Medio (MCHC)32 - 36 g/dLg/dL
Formula LeucocitariaVaria a seconda del tipo di cellule%
Velocità di Eritrosedimentazione (VES o VHS)Uomini: Fino a 15 mm/hmm/h
 Donne: Fino a 20 mm/h 
Proteina C-Reattiva (CRP)Normale: Fino a 10 mg/Lmg/L
GlucosioA digiuno: 70 - 100 mg/dLmg/dL
Colesterolo TotaleDesiderabile: Fino a 200 mg/dLmg/dL
Colesterolo LDL (Colesterolo "cattivo")Ottimale: Fino a 100 mg/dLmg/dL
Colesterolo HDL (Colesterolo "buono")Uomini: Almeno 40 mg/dLmg/dL
 Donne: Almeno 50 mg/dL 
 TrigliceridiDesiderabile: Fino a 150 mg/dLmg/dL
Sodio135 - 145 mEq/LmEq/L
Potassio3.5 - 5.0 mEq/LmEq/L
Cloro96 - 106 mEq/LmEq/L

 

 

Come si legge il ferro nelle analisi?

Tra le analisi del sangue, i livelli di ferro prendono uno spazio a parte e vengono spesso valutati attraverso diversi parametri che forniscono informazioni sulla disponibilità di ferro nel corpo e sulla sua capacità di essere utilizzato per i diversi processi fisiologici. Ecco alcuni dei parametri correlati al ferro che vengono solitamente inclusi nelle analisi ematiche:

  • Ferro sierico: questo valore misura la quantità di ferro presente nel sangue. I valori normali variano, ma tipicamente sono compresi tra 65 e 175 microgrammi per decilitro (μg/dL) nel sangue.
  • Ferritina: è una proteina che immagazzina il ferro nel corpo umano. I livelli di ferritina sierica possono indicare la quantità di ferro immagazzinato. I valori normali possono variare a seconda del sesso e dell'età, ma in genere sono di circa 12-300 nanogrammi per millilitro (ng/mL) per gli uomini e 12-150 ng/mL per le donne.
  • Transferrina: proteina che trasporta il ferro attraverso il sangue. L'analisi può includere il calcolo dell'indice di saturazione della transferrina (ITS), che rappresenta la percentuale di siti di legame della transferrina occupati dal ferro. Un ITS normale è generalmente superiore al 20%.
  • Capacità di legame del ferro totale (TIBC): questo parametro misura la quantità totale di transferrina disponibile per legare il ferro. Valori elevati possono indicare una capacità di legame del ferro aumentata, mentre valori bassi possono suggerire una ridotta capacità.
  • Sideremia: con questo termine ci si riferisce semplicemente al livello di ferro nel sangue, misurato in microgrammi per decilitro (μg/dL). Viene spesso valutato insieme alla capacità di legame del ferro totale per ottenere informazioni sullo stato del ferro nel corpo.

Esami del sangue per la celiachia: come leggerli?

Gli esami del sangue per la celiachia sono utilizzati per identificare la presenza di marcatori ematici che indicano una reazione autoimmune al glutine, una proteina presente in alcuni cereali come il grano, l'orzo e la segale. I seguenti sono i principali test del sangue utilizzati per la diagnosi della celiachia:

  • Anticorpi anti-transglutaminasi tissutale (anti-tTG): questo è il test di screening più comunemente utilizzato per diagnosticare la celiachia. Il test misura gli anticorpi diretti contro l'enzima transglutaminasi tissutale, che è coinvolto nella reazione autoimmune nei pazienti celiaci. Valori elevati di anti-tTG possono indicare la presenza di celiachia.
  • Anticorpi anti-endomisio (EMA): questo test rileva gli anticorpi diretti contro l'endomisio, una struttura all'interno del tessuto intestinale. Gli EMA sono presenti in molti pazienti celiaci, ma il test è più costoso e laborioso rispetto al test anti-tTG.
  • Anticorpi anti-deamidata di glutine (anti-DGP): Questi anticorpi sono diretti contro la deamidata di glutine, una forma modificata della proteina. Il test anti-DGP è utile soprattutto nei casi in cui si sospetta la celiachia ma il test anti-tTG è negativo.
  • Anticorpi IgA totali: alcune persone celiache possono avere una carenza di IgA, una classe di anticorpi. Questo test verifica i livelli totali di IgA nel sangue per assicurarsi che siano normali. È importante perché i test sopra elencati si basano sulla produzione di IgA.

Tuttavia, la diagnosi definitiva della celiachia richiede spesso una biopsia dell'intestino tenue, in cui si preleva un piccolo campione di tessuto intestinale per esaminare le alterazioni tipiche associate alla celiachia. Inoltre, dieta fai da te ce rimuovono il glutine della dieta possono modificare i risultati delle analisi e falsarli, rallentano il processo diagnostico

Domande e approfondimenti sulla lettura degli esami del sangue

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Fonti bibliografiche:

- Info generali, Istituto Superiore di Sanità

 

Circa l'autore
Dott. Biagio Flavietti
Dott. Biagio Flavietti
Dopo aver conseguito una laurea in Farmacia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e successivamente una seconda laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana, presso la medesima facoltà, ho lavorato in diverse farmacie del territorio. Qui ho avuto modo di ampliare la mia conoscenza sull’utilizzo e la vendita di farmaci e integratori e ho toccato con mano le esigenze delle persone. A partire dal 2017 ho fondato una pagina di divulgazione scientifica (Farmabook) che mi ha permesso di inserirmi nel mondo della comunicazione Healthcare. Ho ottenuto diversi brevetti come Social Media Manager e conseguito un Master in Sostenibilità ambientale e prodotti biologici. A partire dal 2020 lavoro in Dr. Max, come Web Content Editor. In questo modo ho fatto convergere la mia passione per la divulgazione con una professione che ad oggi risulta importantissima per aziende farmaceutiche e siti di e-commerce.
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Dott. Biagio Flavietti
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Dopo aver conseguito una laurea in Farmacia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e successivamente una seconda laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana, presso la medesima facoltà,...
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