Cause dell’alitosi canina: quali sono?

17. 8. 2023 · Tempo di lettura: 7 minuti

Il cattivo alito dei cani non è proprio un mistero: l’alitosi canina sembra non risparmiare nessun amico a quattro zampe; eppure, è possibile rimediare conoscendo le cause scatenanti. Vediamo insieme quali sono i fattori che la causano e quali consigli pratici mettere in atto per migliorare l’alito del cane.

Dott. Enrico Magri
Dott. Enrico Magri
Cause dell’alitosi canina: quali sono?

Cosa c’è di più bello che tornare a casa e trovare il nostro amico scodinzolante che ci attende sulla soglia della porta? Non ci resta che coccolarlo per farci perdonare della nostra assenza, anche se non è raro – purtroppo – rimanere “sorpresi” dalle esalazioni, piuttosto maleodoranti, provenire dalla sua bocca!

Rimedi naturali per l’alito del cane che puzza

Proprio come per noi essere umani, l’alito pesante e l’alitosi possono essere un problema importante: innanzitutto per chi se ne prende cura e in secondo luogo perché può essere la spia di patologie più gravi, non riguardanti esclusivamente il cavo orale.

Un rimedio naturale che può aiutare a ridurre il problema alitosi è l'uso regolare di spazzolino e dentifricio (appositamente per cani): usati di frequente e secondo le indicazioni del proprio veterinario, possono avere un effetto anche immediato.

Questo perché tartaro e placca sono tra i primi indiziati a causare l’alitosi canina. Inoltre, un corretto spazzolamento – inteso come movimento dello spazzolino sui denti -  è in grado di rimuovere l'accumulo di batteri e residui di cibo, che, come negli umani, possono compromettere il benessere dell’igiene orale.

Esistono molti snack dentali pensati per cani che hanno una doppia azione: quella di salvaguardare il benessere dentale canino e quella di offrire un delizioso spuntino per il suo palato. In questo modo i cani riescono a beneficiare dell’azione degli enzimi naturali in essi contenuti che aiutano a combattere la placca e il tartaro, e di conseguenza il cattivo alito.  Inoltre, la semplice masticazione degli snack aiuta a stimolare la produzione di saliva, che contribuisce a migliorare il benessere dell'igiene orale del cane.

Se non si hanno appositi snack, anche alcuni semplici giochi in gomma resistente possono essere d’aiuto: il cane mentre li sgranocchia, infatti, può ottenere un effetto simile a quello esercitato dallo spazzolino sui denti.

Un metodo, molto semplice, per contrastare il cattivo odore proveniente dalla bocca del nostro cane, è quello di assicurargli acqua fresca e abbondante ogni giorno. Infatti, l'acqua aiuta a mantenere la bocca idratata e a lavare via i residui di cibo che potrebbero contribuire all'alitosi.

Lo yogurt, per noi grande toccasana in casi di disbiosi intestinali, costituisce un altro rimedio naturale in grado di migliorare l’alito dei cani: esistono infatti diversi yogurt probiotici che presentano diversi batteri utili a riequilibrare la flora batterica della bocca del cane che di conseguenza riescono a ridurre l'alito cattivo. Esistono in generale poi integratori di vario tipo, da somministrare direttamente o da mescolare al cibo del cane

Da ultimo ma non meno importante: l’alimentazione equilibrata è ciò che in modo molto semplice può garantire il benessere generale di tutto l’organismo e quindi anche un alito sano e fresco. È bene sempre prediligere gli alimenti più indicati per la razza e per le condizioni specifiche del proprio cane, in modo da rispettare le sue esigenze.

Per riassumere quindi i rimedi naturali più efficaci per combattere l’alitosi del cane:

  • Regolare uso di spazzolino e dentifricio
  • Snack dentali da sgranocchiare
  • Giochi in gomma resistente da sgranocchiare
  • Abbondante acqua fresca ogni giorno
  • Yogurt, ricco di probiotici, adatto ai cani
  • Alimentazione equilibrata

Alito cattivo nel cucciolo di cane

Nemmeno i cuccioli sono esenti dal problema alito cattivo, e le cause possono essere varie.

Una di queste sono i denti da latte: come è noto, durante la crescita, i cuccioli sviluppano e perdono i denti da latte e proprio durante questo processo si può sviluppare l’alito cattivo, magari dovuto ad un accumulo di batteri o di placca e tartaro durante il ricambio.

È buona norma controllare spesso denti e gengive e in caso di dubbi rivolgersi al proprio veterinario.

 

Alito cattivo nel cane anziano

L’alitosi è più tipicamente un problema del cane anziano: esattamente come succede agli esseri umani in età avanzata, i problemi dentali sono molto più frequenti dovuti al fisiologico decadimento del fisico.

Placca, tartaro, gengiviti e infezioni: tutti questi fattori, come abbiamo visto, sono alla base dell’alitosi.

In questo quadro, si aggiunge il fatto che i denti, con l’età che avanza, man mano cadono o sono più inclini a sviluppare carie o lesioni. Inoltre, un cane anziano è molto più soggetto a patologie, ed alcune di queste come quelle renali o il diabete, possono proprio influenzare (e rendere più pesante) l'alito del cane.

Per gestire l'alito cattivo nel cane anziano, è fondamentale mantenere una buona igiene orale, programmando controlli dentali regolari con il veterinario

L’alito pesante nel cane può nascondere qualcosa?

L’alito pesante nel cane può essere un segnale di potenziali problemi di salute da non sottovalutare, come problemi gastrointestinali: il reflusso gastroesofageo, ad esempio, può causare alito cattivo dovuto al rilascio di gas nell'esofago.  E come citato prima, dietro all’alito pesante si possono celare patologie come il diabete, patologie renali o patologie epatiche.

È opportuno prestare grande attenzione ai cambiamenti comportamentali, fisici e fiologici dei nostri amici a quattro zampe, e tra questi l’alito non è da meno. In caso di dubbi, consultare sempre il veterinario di fiducia che saprà indirizzarvi in modo corretto.

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Circa l'autore
Dott. Enrico Magri
Dott. Enrico Magri
Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Farmacia nel 2017 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ho intrapreso nuovamente un percorso universitario, questa volta specialistico, in Scienze della Nutrizione Umana, laureandomi presso la medesima facoltà nel 2020. Dopo aver praticato diverse esperienze lavorative come farmacista, ho acquisito abilità nella dispensazione e conoscenza accurata di farmaci ed integratori. Sono entrato nel mondo della sperimentazione clinica come study coordinator impiegato nella breast unit, che si occupa appunto della ricerca sul tumore alla mammella. Tutte le esperienze pregresse ed attuali mi hanno facilitato molto anche nel mio successivo lavoro, come Web Content Editor dove ho potuto ampliare e consolidare le mie conoscenze nel settore farmaceutico. Da qui il mio lavoro per la piattaforma e-commerce di Dr. Max, dove scrivo sia le schede prodotto che gli articoli del blog.
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