Allergia alle graminacee: consigli per l’alimentazione

8. 3. 2024 · Tempo di lettura: 8 minuti

La conosci la correlazione tra polline delle graminacee e alimentazione?

Dott. Biagio Flavietti
Dott. Biagio Flavietti
Allergia alle graminacee: consigli per l’alimentazione

L'allergia alle graminacee è una reazione allergica che si verifica quando il sistema immunitario della persona reagisce in modo eccessivo alle proteine presenti nel polline delle piante della famiglia delle graminacee. Queste piante includono erba medica, segale, frumento, orzo, avena, mais e riso. Durante la stagione della fioritura, il polline delle graminacee viene rilasciato nell'aria e può entrare in contatto con le mucose del naso, degli occhi e della bocca, dando origine al processo allergico. Proprio durante questi periodi bisogna prestare particolare attenzione agli alimenti, evitando la creazione di reazioni crociate in seguito all’ingestione di particolari cibi. 

Allergia alle graminacee: quali cibi vanno evitati? 

Nonostante l’allergia alle graminacee derivi dal contatto del polline della pianta con naso, occhi e mucose del corpo umano, bisogna prestare attenzione anche alle reazioni crociate. Il sistema immunitario potrebbe scambiare le proteine ​​vegetali contenute in alcuni tipi di frutta e verdura per polline, innescando quella che viene chiamata reazione crociata nel corpo.  

L’esempio classico di reazione allergica crociata è quando una persona allergica al polline (allergie primaverili) di una specifica pianta, come le graminacee, sviluppa sintomi allergici anche in risposta a determinati alimenti che contengono proteine molto simili al polline. Ad esempio, un individuo con allergia al polline di graminacee potrebbe manifestare sintomi dopo aver mangiato frutta come mele, pere o kiwi, poiché questi frutti contengono proteine simili al polline di graminacee. 

Questa reazione si traduce con un aumento dei sintomi di allergia come prurito alle labbra, alla bocca e alla gola subito dopo aver mangiato gli alimenti interessati. Alcuni alimenti che potrebbero essere problematici includono: 

  • Cereali come frumento, orzo, segale e avena 
  • Ortaggi come pomodori, patate, peperoni e zucchine 
  • Frutta come pesche, mele, kiwi e agrumi 
  • Frutta secca come noci, mandorle e nocciole 
  • Spezie come cannella, pepe nero e paprika 

È importante leggere attentamente le etichette degli alimenti ed evitare quelli che potrebbero contenere allergeni o essere stati contaminati durante la produzione. 

Quale frutta può dare fastidio con allergia alle graminacee? 

Per quanto riguarda, la frutta, ci sono alcune varietà che potrebbero causare fastidi alle persone allergiche alle graminacee. Queste includono frutti come mele, pesche, kiwi e agrumi. Tuttavia, la reazione può variare da persona a persona, quindi è importante fare attenzione e monitorare le proprie reazioni individuali, in modo da escludere solo gli alimenti che provocano problemi all’organismo senza doversi privare delle vitamine e dei nutrienti della frutta. 

Gli allergici alle graminacee possono mangiare i latticini? 

I latticini, invece, di solito non sono associati alle allergie alle graminacee; quindi, le persone allergiche a queste piante possono consumarli senza problemi. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un allergologo per valutare le proprie sensibilità alimentari specifiche ed evitare fenomeni istaminergici. 

Cosa non mangiare durante le fasi acute di allergia 

Nel caso in cui si fosse già colpiti da un attacco acuto di allergia derivante dal contatto con il polline delle graminacee o da reazioni crociate, è bene comunque evitare cibi che potrebbero aggravare i sintomi o scatenare una reazione allergica più duratura. I cibi da evitare sono quelli piccanti, gli alcolici e ovviamente quegli alimenti che sono problematici per il soggetto interessato. 

Alimenti consentiti agli allergici alle graminacee 


Ecco una tabella con alcuni esempi di alimenti generalmente consentiti per le persone allergiche alle graminacee: 

Categoria di alimenti 

Esempi 

Cereali senza glutine 

Riso, mais, quinoa, sorgo, grano saraceno 

Cereali senza glutine 

Riso, mais, quinoa, sorgo, grano saraceno 

Frutta senza reazioni crociate 

Banana, melone, mango, pesca, prugna 

Verdure senza reazioni crociate 

Carote, zucchine, cetrioli, cavoli 

Legumi 

Lenticchie, fagioli, ceci, piselli 

Carne e pesce magri 

Pollo, tacchino, merluzzo, trota 

Uova 

Uova di gallina 

Latticini senza lattosio 

Latte di mandorle, latte di riso, formaggi senza lattosio 

Oli e grassi sani 

Olio d'oliva, olio di cocco, burro chiarificato 

Noci e semi 

Mandorle, noci, semi di zucca, semi di girasole 

Erbe e spezie 

Basilico, prezzemolo, origano, curcuma 

 

Cosa mangiare per ridurre i sintomi dell’allergia alle graminacee? 

Generalmente si consiglia di seguire un’alimentazione varia ed equilibrata, ricca di fonti vegetali che contengono antiossidanti e vitamine, ma anche proteine e altri macronutrienti fondamentali per il benessere dell’organismo. Non esistono alimenti che, se assunti riducono i sintomi dell’allergia, semplicemente bisogna sapere conoscere ciò che si mangia e bisogna evitare i cibi per i quali si evidenziano particolari ipersensibilità. Bisogna saper interpretare e leggere anche le etichette dei prodotti alimentati, che spesso possono nascondere allergeni nascosti.  

Esempio di dieta per allergia alle graminacee: i consigli del farmacista Dr. Max  

Di seguito un esempio di dieta per le persone con allergia alle graminacee, basato sui consigli dei farmacisti di Dr. Max: 

Pasto 

Alimenti 

Colazione 

Cereali di riso con latte di mandorle + frutta a basso contenuto di zucchero (banane, melone) 

Spuntino mattutino 

Noci o semi 

Pranzo 

Insalata mista con verdure a foglia verde, pomodori e petto di pollo + quinoa o riso integrale + frutta fresca a basso contenuto di zucchero (pesche, kiwi) 

Spuntino pomeridiano 

Carote o sedano con hummus oppure yogurt greco 

Cena 

Salmone alla griglia con broccoli al vapore + patate dolci e insalata verde 

 

È importante notare che questa è solo un esempio di dieta e che le esigenze dietetiche possono variare da persona a persona. È sempre consigliabile consultare un dietologo, un nutrizionista o un allergologo per una dieta personalizzata in base alle proprie esigenze specifiche e alle allergie individuali. Inoltre, è importante leggere attentamente le etichette degli alimenti e fare attenzione a possibili contaminazioni incrociate con altri allergeni. 

Prodotti antistaminici per affrontare le allergie: 

Tra i prodotti salute e i rimedi per combattere le allergie vanno sicuramente citati queste tre formulazioni: 

Domande frequenti

Cosa non può mangiare un allergico alle graminacee?
Dove non ci sono le graminacee?
Dove sono presenti le graminacee?
Chi è allergico alle graminacee può mangiare il miele?
Chi è allergico alle graminacee può bere la camomilla?
Cosa mangiare per ridurre allergia alle graminacee?
Quali sono i cibi ricchi di istamina?
Quale frutta può dare allergia?

Fonti bibliografiche: 

-Durham S. ABC of allergies. Summer hay fever. BMJ. 1998 Mar 14;316(7134):843-5. doi: 10.1136/bmj.316.7134.843. PMID: 9549458; PMCID: PMC1112773. 

-https://www.nhs.uk/conditions/hay-fever/ 

Circa l'autore
Dott. Biagio Flavietti
Dott. Biagio Flavietti
Dopo aver conseguito una laurea in Farmacia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e successivamente una seconda laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana, presso la medesima facoltà, ho lavorato in diverse farmacie del territorio. Qui ho avuto modo di ampliare la mia conoscenza sull’utilizzo e la vendita di farmaci e integratori e ho toccato con mano le esigenze delle persone. A partire dal 2017 ho fondato una pagina di divulgazione scientifica (Farmabook) che mi ha permesso di inserirmi nel mondo della comunicazione Healthcare. Ho ottenuto diversi brevetti come Social Media Manager e conseguito un Master in Sostenibilità ambientale e prodotti biologici. A partire dal 2020 lavoro in Dr. Max, come Web Content Editor. In questo modo ho fatto convergere la mia passione per la divulgazione con una professione che ad oggi risulta importantissima per aziende farmaceutiche e siti di e-commerce.
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Dopo aver conseguito una laurea in Farmacia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e successivamente una seconda laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana, presso la medesima facoltà,...
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