Omega 9: cosa sono ed a cosa servono?
Tra gli elementi più conosciuti ci sono senza dubbio gli acidi grassi, ω-3 e ω-6, a cui sono associati tantissimi benefici che vanno da quello cardiovascolare a quello neuronale. Ma hai mai sentito parlare degli ω-9?
Si dice che gli acidi grassi monoinsaturi omega-9, particolarmente rappresentati dall'acido oleico, si presentino come protagonisti di una vasta gamma di effetti sulla salute cardiovascolare, metabolica e infiammatoria.
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Dove si trovano gli Omega 9?
Gli Omega-9 (ω-9) sono acidi grassi monoinsaturi, ovvero con un solo doppio legame tra due atomi di carbonio infatti, per essere più precisi, la loro struttura chimica è caratterizzata dal fatto che il primo ed unico doppio legame si trova tra il nono e il decimo atomo di carbonio a partire dal gruppo metilico terminale. Ma se non sei un amante della chimica, ti interesserà sapere che il nostro organismo è in grado di produrre gli omega-9 a partire dai grassi saturi. Inoltre,sono presenti in diverse fonti alimentari.
Uno degli alimenti più ricchi di acidi grassi monoinsaturi (MUFA) è l'olio d'oliva, non a caso l’acido oleico è l’ω-9 più conosciuto al mondo.
Sebbene l’olio d’oliva contenga principalmente omega-9, presenta anche altri acidi grassi (nel dettaglio:76% di grassi monoinsaturi omega-9, il 9% di grassi polinsaturi e il 15% di grassi saturi).
Altri acidi grassi omega-9 meno comuni sono:
- acido gadoleico (presente in alcuni oli vegetali, come l'olio di cartamo e l'olio di avocado)
- acido erucico (nell'olio di colza, ma ricorda di assumerlo in piccole concentrazioni)
- acido nervonico (latte materno e in alcuni alimenti animali, come il cervello di vitello e specifici pesci)
Gli alimenti, quindi, che comprendono gli Omega 9 sono la frutta secca, come mandorle, anacardi, noci di macadamia, noci di pecan, pinoli e nocciole; olio di avocado, mandorle, canola e olio d’oliva; gli avocado e le olive, alcuni pesci che hanno moderate quantità di acido nervonico come salmone, pesce spada, tonno.
Benefici e Controindicazioni degli Omega 9
Gli esperti nel settore della ricerca e del campo medico-nutrizionale, ritengono che una dieta ricca di acidi grassi monoinsaturi dovrebbe portare numerosi benefici per il nostro organismo soprattutto da un punto di vista cardiovascolare.
L’acido oleico, ma in senso più esteso gli Omega 9, ad esempio, sembrerebbe contribuire al benessere cardiaco riducendo i livelli di colesterolo LDL, conosciuto ai molti come quello "cattivo", e aumentando, di conseguenza, il colesterolo HDL, riconosciuto da tutti come quello "buono” !
Per comprendere meglio l’importanza di questa azione, basti pensare che il principale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari (MCV) è proprio il livello alto di colesterolo. Quando ci riferiamo alle MCV, intendiamo una schiera di patologie che interessano il cuore ed i vasi sanguigni e che, a loro volta, possono causare, col tempo, vari livelli di disturbi.
Tra questi ci sono condizioni come l’infarto, aritmia, dolore al petto durante gli sforzi, ostruzione delle arterie che forniscono sangue al cervello provocando così ictus e l’indebolimento temporaneo di vista, parola, sensibilità e movimento.
Tra gli altri benefici degli Omega 9 abbiamo la capacità di modulare, e più precisamente ridurre, i fenomeni correlati all’infiammazione. Andando a ridurre l’infiammazione cronica al livello dell’intero organismo, questi tipo di grassi monoinsaturi riducono un fattore di rischio associato a diverse malattie, come il diabete.
A proposito di diabete (e non solo), Omega 9 sono fautori di un miglioramento della sensibilità insulinica, contribuendo così a regolare i livelli di zucchero nel sangue e riducendo il rischio di diabete di tipo 2 e obesità.
Essendo dei grassi e quindi dei macronutrienti, gli omega-9 sono una notevole fonte energetica efficiente e forniscono tutte quelle calorie utili per sostenere le funzioni metaboliche e quotidiane del nostro organismo.
Beh allora sono proprio un nutriente di cui non possiamo proprio fare a meno! Ricorda però che come tutti gli alimenti, soprattutto se consumato in certe quantità può presentare delle controindicazioni.
Infatti un’assunzione eccessiva di omega-9, come del resto di tutti i lipidi, forniscono tante calorie, e se queste non sono inserite in un bilancio calorico adeguato si può giungere in condizioni come il sovrappeso o obesità. Ricorda sempre di avere un piano nutrizionale adeguato e soprattutto seguito da un esperto e professionista del settore.
Come la maggior parte dei nutrienti derivanti da fonti alimentari, possono avere un’efficacia che può variare a seconda della qualità degli alimenti consumati. Ad esempio, in merito agli omega-9, l'olio d'oliva extra vergine offre maggiori benefici per la salute rispetto ai corrispettivi oli raffinati o processati.
Alcuni soggetti che soffrono di condizioni mediche specifiche, come pancreatite o malassorbimento lipidico, potrebbero dover limitare l'assunzione di grassi, compresi gli omega-9.
Ricorda che, anche se gli Omega 9 donano determinati benefici, il consumo di grassi deve rientrare in un equilibrio con altri acidi grassi essenziali come gli omega-3 e gli omega-6.
Una dieta sana e variegata è sempre la soluzione migliore per poter ottenere il maggior numero di benefici associati alle fonti alimentari. Inoltre l’olio d'oliva, è un pilastro della dieta mediterranea, è proprio lui costituisce una delle principali fonti di acidi grassi Omega 9.
Omega 9: Differenze con omega 3 e 6
Acidi grassi ω 3 6 e 9 sembrano cosi simili tra di loro, invece presentano alcune differenze sostanziali.
Come abbiamo visto, gli Omega-9 sono chiamati cosi in virtù del loro unico doppio legame presente nella catena di atomi di carbonio che compone la molecola stessa, andando a definirli come acidi grassi monoinsaturi. E qui si presenta la differenza sostanziale con gli acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6) che invece includono due o più doppi legami nella loro struttura chimica.
Gli acidi grassi polinsaturi ω-3 (PUFA), comprendono alcuni degli acidi grassi più famosi, come l’acido docosaesaenoico (DHA) e l’acido eicosapentaenoico (EPA) ampiamente utilizzati nella formulazione di diversi tipi integratori. Questi in realtà sono quelli a lunga catena (con tanti carboni nella loro struttura) poiché il vero padre e precursore di tutti i grassi appartenenti a questa famiglia, è l'acido alfa-linolenico (ALA), un PUFA a corta catena. Questi acidi grassi Omega 3 sono associati a tantissimi benefici che si estendono dal cardiovascolare al neuronale.
Invece tra gli Omega 6, appartengono l'acido linoleico ed il suo derivato, l'acido arachidonico. Gli acidi grassi omega-6, comprende elementi polinsaturi che si trovano nella maggior parte degli oli vegetali, dei semi e dei cereali, ma anche nelle uova o in alcune carni. Questi due tipologie di acidi grassi (Omega3 e Omega 6) vengono definiti come indispensabili, o per meglio dire “essenziali” in quanto il nostro organismo ne necessita ma non è in grado di produrli da solo. Per essere più corretti, gli omega-6 sono semi-essenziali, in quanto il nostro organismo può sintetizzarli a partire dai più semplici omega-3 (per questo si raccomanda di integrare maggiormente gli Omega 3 piuttosto che i soli Omega 6).
E qui si configura un’altra differenza sostanziale con gli Omega 9, in quanto quest’ultimi non sono essenziali nella misura in cui il nostro organismo è in gradi di produrli. Ma questo non è equivalente al dire che non sono “necessari” all’interno della formula di integratori o nella dieta di tutti i giorni, in quanto spesso non raggiungiamo le quantità necessarie per beneficiare dei loro effetti. Ricordiamo che le proprietà degli acidi grassi Omega 3 e 6, soprattutto quelle antinfiammatorie sono state dimostrate in numerosi studi, come in quello pubblicato sulla rivista Biology <<Unsaturated Fatty Acids and Their Immunomodulatory Properties>>.
Gli acidi grassi polinsaturi Ω-6, da soli sono considerati meno importanti in termini di benefici per la salute, ma assumono una certa rilevanza nel loro rapporto con ω-3.
Migliori integratori di Omega 9: i consigli del farmacista Dr. Max
Abbiamo imparato a definire questa tipologia di grassi (Omega 3 6 9) come molecole indispensabili al nostro organismo, dotate di tante funzioni variegate che hanno come minimo comun denominatore il nostro benessere. Rendono fluida e permeabile la nostra membrana cellulare, influenzano i recettori ormonali (come quelli dell’insulina), contribuiscono alla funzionalità del sistema immunitario, regolano i processi infiammatori. E ancora, sono fondamentali per il metabolismo, influenzando positivamente la concentrazione di grassi a livello ematico, sorvegliano i livelli di colesterolo, proteggono il cuore ed il sistema cardiocircolatorio…insomma hanno tantissimi benefici che non possiamo proprio rischiare di farne a meno!
E come facciamo?
Una dieta sana e variegata è in grado di favorire l’assorbimento di questi nutrimenti ma spesso non basta. Patologie, particolari condizioni come la gravidanza, stili di vita troppo attivi o troppo sedentari, dieta disequilibrata portano alla necessità di integrare questi elementi. Per questo motivo in commercio ci sono tanti integratori a base di Omega 3 e Omega 6, come Bios Line , che contribuiscono alla normale funzione cardiaca, al mantenimento della normale funzione cerebrale e della capacità visiva. A differenza di molti prodotti simili, Bios Line si differenzia per la presenza aggiuntiva di vitamina E naturale che contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
Ma ora che abbiamo conosciuto l’importanza ed i benefici associati agli Omega 9 è quasi doveroso, come forma di rispetto, segnale un prodotto che si distingue per la sua formulazione specifica.
Spicca tra tanti Jamieson Omega 3-6-9, un integratore alimentare a base di acidi grassi delle serie omega-3, omega-6 e omega-9, in grado avere una formulazione equilibrata tra i suoi elementi al fine di poter espletare al meglio i loro benefici, che si riservano soprattutto sulla funzione e benessere cardiocircolatorio.
Domande frequenti sugli Omega 9
FONTI CONSULTATE:
[1] Unsaturated Fatty Acids and Their Immunomodulatory Properties: DOI: 10.3390/biologia12020279