Che cos'è
Cos’è Visimast?
Visimast 20 compresse è un integratore contenente una molecola innovativa chiamata Palmitoiletanolamide o PEA. Si tratta dell’ammide dell'acido palmitico con l'etanolammina, un principio attivo presente in molti alimenti introdotti con la dieta, come uova, piselli, arachidi e soia ma viene prodotta anche dal nostro organismo. È presente in alte concentrazioni nel tessuto cerebrale e viene sintetizzata a partire dai fosfolipidici di membrana.
A cosa serve
A cosa serve Visimast?
Visimast 600 mg compresse è utile in caso di dolori oculari derivati da patologie come il glaucoma, la neuropatia ottica o l’ipertensione oculare e per impedire quindi la progressione di fenomeni neurodegenerativi.
Posologia/Come usare
Come prendere Visimast
La posologia deve essere stabilita da un medico e generalmente consiste in un’assunzione di 1 o 2 compresse al giorno.
Avvertenze e Controindicazioni
Raccomandazioni d'uso di Visimast
- ll prodotto non è adatto come unica fonte di nutrimento;
- Tenere fuori dalla portata dei bambini di età inferiore ai 3 anni;
- Non superare la dose giornaliera raccomandata;
- Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta sana ed equilibrata.
Uso in gravidanza e allattamento
Come assumere Visimast in gravidanza e allattamento
È sconsigliato l'uso in gravidanza o durante l'allattamento.
Come conservare
Conservazione di Visimast
- Conservare in un luogo asciutto a temperatura non superiore a 25C°, nella confezione originale ben chiusa.
- Evitare l’esposizione a fonti di calore, luce e variazioni di temperatura.
- Non utilizzare se all'apertura il blister risulta danneggiato.
I consigli del farmacista
Visimast: i suggerimenti dell'esperto
Cos’è la PEA?
La Palmitoiletanolamide o PEA è un principio attivo naturale divenuto molto famoso grazie alla sua scopritrice. Fu infatti scoperto nel 1957, dalla Prof.ssa "Premio Nobel" Rita Levi Montalcini, che nel 1993 ne capì i meccanismi biologici, sottolineando l’azione antinfiammatoria sui tessuti e sulla degranulazione mastocitaria in vivo, diminuendo l'iperalgesia (dolore) che accompagna la compressione del nervo periferico.
La Prof.ssa Montalcini, indirizzò la Palmitoiletanolamide come principio attivo finalizzato al trattamento del dolore cronico, con potenziali altre indicazioni per altre patologie.
Ma come funziona questo principio attivo?
Si tratta di un mediatore lipidico che modula la risposta infiammatoria e infatti entra subito in azione dopo l'inizio della risposta immunitaria, andando a stimolare i processi di fagocitosi dei leucociti apoptotici e favorendo l'apoptosi delle cellule danneggiate, con riduzione del dolore. Inoltre, possiede anche altri meccanismi correlati alla modulazione dell'infiammazione e del dolore, dovuti alla capacità di legarsi ai recettori specifici PPAR-alfa, che sono coinvolti nella regolazione genica del dolore e dell'infiammazione.