Passiflora Caerulea: scopriamo tutto sul fiore della passione!
Tutti conosciamo il frutto della passione per le sue ricche proprietà e per il suo incredibile gusto, ma sapevi che esiste anche il fiore della passione? Stiamo parlando della Passiflora caerulea, originaria delle regioni tropicali e subtropicali delle Americhe, apprezzata per la sua bellezza ornamentale e per i suoi numerosi potenziali benefici terapeutici.
Indice dei contenuti
- Che cos’è ed a cosa serve la Passiflora?
- Scopri tutti i prodotti a base di passiflora
- Origini e Storia della Passiflora Caerulea
- Benefici della Passiflora per la Salute
- Proprietà della Passiflora Rilassante e Ipnoinducente
- Come si assume la Passiflora?
- Controindicazioni della Passiflora: Effetti Collaterali e Interazioni con Farmaci
- Passiflora: per quanto tempo assumerla? Le Dosi
- Quali prodotti con Passiflora si possono comprare in Farmacia? I consigli dei farmacisti Dr. Max
- Domande frequenti sulla Passiflora
Che cos’è ed a cosa serve la Passiflora?
Pianta rampicante appartenente al genere Passiflora, la Passiflora caerulea è una specialità vegetale diffusa in tutto il mondo, soprattutto nelle zone a clima temperato e tropicale. Nota come pianta ornamentale da secoli per la sua bellezza e ma ancora di più negli ultimi anni per i suoi numerosi benefici per la salute umana.
All’estero viene chiamato anche con il nome di “granadilla” per il suo incredibile sapore dolce ma è conosciuta soprattutto con il nome di “fiore della passione”. Insomma parliamo di una vera e propria star nel mondo erboristico. Non ci resta che scoprire i motivi che si celano dietro la sua fama. Iniziamo col dire che questa pianta rampicante pare avere numerose proprietà terapeutiche, che risiedono nelle parti della pianta comunemente utilizzate come le foglie, i fiori ed i frutti.
Tra i benefici principali attribuiti alla Passiflora ci sono senza dubbio le sue potenziali azioni ansiolitiche, sedative, antiossidanti e antinfiammatorie. Che sia consumata come tisana o assunta come integratore, le proprietà sono dovute all’azione sinergica dei bioattivi presenti nel suo fitocomplesso che, prevede sostanze come flavonoidi, alcaloidi, fitosteroli e acidi organici, che conferiscono alla pianta delle caratteristiche promettenti per la ricerca e per il benessere dell’uomo.
Uno dei principali benefici della Passiflora, che è molto utile nella quotidianità, è la sua capacità di ridurre l'ansia e lo stress. Sono in corso diversi studi preclinici e clinici che hanno lo scopo di dimostrare come alcune sostanze attive presenti in questa pianta possano agire a livello del sistema nervoso centrale e modulare i neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell'umore e dell'ansia. Uno degli effetti più noti, oltre quelli di ansiolitici naturali, è quello ipnoinducente. Sembrerebbe, infatti, che l’assunzione della Passiflora di sera possa essere associato ad un miglioramento del sonno, favorendo il rilassamento e contrastando i risvegli notturni. Si sta ancora cercando comprendere come questa pianta possa avere anche degli effetti antiossidanti, e quindi in grado di proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi e contribuendo così a ridurre il rischio di malattie croniche legate allo stress ossidativo. Infine, sembrerebbe che la Passiflora sia associata alla riduzione di eventi infiammatori. Svolgere un’azione antinfiammatoria donerebbe alla Passiflora, il premio di pinta in grado di donare un supporto enorme al sistema immunitario e alla gestione di condizioni croniche (di tipo infiammatorio).
Origini e Storia della Passiflora Caerulea
La storia di questa specialità è molto interessante. La Passiflora caerulea è originaria del Brasile meridionale e dell'Argentina, ed arriva in Europa solo nel XVII secolo, quindi intorno al 1610. Questo fu permesso ad opera dei missionari gesuiti che ne diffusero la coltivazione essendo molto semplice, per la sua bellezza ornamentale e per le sue proprietà medicinali che erano già note da tempo. Ma perché viene definito frutto della passione se in realtà ha proprietà rilassanti e ansiolitiche? Il nome "Passiflora" deriva dal latino "passio" (passione) e "flos" (fiore) ed in realtà questa definizione ha una valenza religiosa. Infatti i divulgatori di questa pianta, i gesuiti, associarono le diverse parti del fiore ai simboli della Passione di Cristo. I viticci rappresentavano la frusta usata per flagellare Gesù, la forma del fiore richiamava la croce, la corona del fiore evocava la corona di spine mentre i tre stili simboleggiavano i chiodi della crocifissione. La storia è davvero affascinante ma lo è ancor di più se pensiamo che le sue proprietà erano note da diversi secoli orsono; infatti era utilizzata dagli Incas e dagli Aztechi proprio per le sue proprietà sedative e ansiolitiche. Non solo per la sua bellezza, la Passiflora ha conquistato il podio tra le piante più famose e quindi non ci resta che conoscerla ancora di più.
Benefici della Passiflora per la Salute
Come anticipato uno degli effetti più noti, già ai tempi degli Inca, è l'azione ansiolitica e rilassante. Ma a cosa è dovuta questa attività della Passiflora caerulea e quali sono le evidenze che permettono di spiegare questo meccanismo d’azione? Il tutto è principalmente dovuto all'interazione di diversi composti attivi presenti nella composizone della pianta, in grado di agire o per meglio dire, interagire con i sistemi neurotrasmettitoriali del cervello. In particolare i Flavonoidi, sono in grado di aumentare i livelli di GABA, legandosi ai recettori GABA-A nel cervello, potenziando cosi l’interazione tra questo neuotrasmettitore (GABA) con il suo recettore: questo significa che viene potenziato l'effetto inibitorio di questa sostanza al livello del sistema nervoso. Il tutto si traduce con la riduzione dello stato di eccitazione neuronale portando a calma e rilassamento. Inoltre sembrerebbe che sia implicato anche il sistema di modulazione del sistema serotoninergico. I flavonoidi,come apigenina e crisina, possono aumentare i livelli di serotonina, neurotrasmettitore noto per la sua influenza e regolazione dell'umore, del sonno e dell'appetito.
Gli Alcaloidi sono altre sostanze protagonisti degli effetti della Passiflora, come quelli sedativi e miorilassanti, che possono contribuire cosi a ridurre l'ansia e la tensione muscolare. Le cumarine, come la scopolina, hanno un effetto sedativo e ansiolitico simile alle benzodiazepine, ma con un profilo di sicurezza migliore. Non a caso gli effetti ansiolitici attribuiti alla Passiflora sono del tutto naturali e vicini alla fisiolgoica attività che avviene nel nostro organismo. Abbiamo definito la Passiflora anche come una probabile specialità vegetale in grado di agire come un antinfiammatorio: questo sembrerebbe dovuto ai flavonodi e antociani. I primi, potrebbero agire andando a inibire la produzione di prostaglandine e citochine, molecole che promuovono la fisiologica rispota dell’infiammazione. I secondi, ovvero gli antociani, sono dei potenti e noti antiossidanti che aiutano a proteggere le cellule dai danni ossidativi e quindi anche di tipo infiammatorio.
Proprietà della Passiflora Rilassante e Ipnoinducente
L’attività ipnoinducente e rilassante della Passiflora caerulea viaggia quasi di pari passo e rispecchia quindi, dei meccanismi molto simili. Anche per l’azione che sembra favorire il sonno la risposta sembra ricollegabile all'interazione dei suoi composti attivi con il sistema GABAergico.
Come agisce la passiflora?
Infatti flavonoidi e gli alcaloidi che presenziano nel fitocomplesso della pianta, sembrano potenziare l'azione del GABA, favorendo il rilassamento e il sonno. In particolare viene migliorata la sensibilità del recettore all’interazione con questo neurotrasmettitore (GABA) potenziando cosi i suoi meccanismi fisiologici, come quelli che tendono a favorire la riduzione del tempo impeigato per addormentarsi. Addormentarsi prima, unito ad un maggior rilassamento, migliora la qualità del sonno, riduce i risvegli notturni e ci permette di affrontare il giorno seguente più riposati ed attivi. Uno sonno ristoratore è tutto quello di cui necessiti per non svegliarti con il piede storto. Oltre a l’uso di specilità vegetali come la Passiflora, ricorda che anche il tuo stile di vita influneza la qualità del sonno: attività fisica, stress, alimentazione. E proprio in quest’ultimo caso quello che mangi prima di dormire può farti passare una nottata…piacevole o insonne!
Come si assume la Passiflora?
Maggiore è la popolarità maggiore sono sul commercio le possibilità di assumere un determinato prodotto. Nel caso della Passiflora ci sono tante alternative che spaziano dall’erboristeria all’utilizzo di integratori. Scopriamoli insieme.
Uno dei metodi più utilizzati per assumere la Passiflora caerulea è sicuramente sotto forma di tisana. D’altronde l’abbinamento sonno-tisana è una combo nota da secoli. Però adesso potremo sostituire la classica Camomilla con una gustosa Passiflora, fa anche più figo no? Versando acqua bollente in una tazza con un cucchiaino di foglie o fiori essiccati i Passiflora e una successiva infuzione e filtrazione (anche con un passino) ti permetterano di scoprire le gioie di un sonno profodno e rapido. Per chi invece non ama la tisana o è molto più pigro, c’è un’altra alternativa: la Tintura madre. Con circa 30 gocce diluite in acqua, due o tre volte al giorno, si possono ottenere tutti i benefici della Passilfora, ma bada bene a leggere sempre le idicazioni d’uso in base al prodotto che acquisti. Esistono numerosi integratori in capsule o compresse, in grado di donare il rilassamento grazie alla presenza della Passiflora nella loro formulazione. Non dimenticarti di consultare un medico o un farmacista nel caso in cui hai dubbi, patologie o assumi altri farmaci concomitanti, soprattutto se ansiolitici o antidepressivi. Lo stesso discorso vale per gli estratti fluidi o per le parti commestibili della pianta. Quindi la Passiflora ha parti edibili? Si, ma dipende quale!
Quali frutti della passiflora sono commestibili?
La Passiflora ha diverse parti edibili, come i fiori, dal sapore delicato. Anche le foglie, sono edibili ma hanno un sapore più amaro rispetto ai fiori, ma contengono comunque le stesse proprietà benefiche. I frutti, invece sono famosi per la loro incredibile dolcezza. Ma allora perché bisogna stare attenti? Esistono diverse specie di Passiflora ed è per questo fondamentale saper distinguere tra la specie di Passiflora edulis e quella caerluea. Infatti, i frutti della Passiflora caerulea possono essere tossici, e possono causare sintomi come nausea, vomito, diarrea e dolori addominali. Se vuoi mangiare i frutti della passiflora, dovresti considerare quella edulis.
La passiflora si può coltivare a casa?
La passiflora oltre che ad avere numerosi benefici è anche una pianta bellissima che può donare un tocco di classe alla tua casa o giardino. La sua coltivazione risulta molto facile, anche per chi non è un pollice verse, è può essere coltivata in piena terra o in vaso. Nello specifico, non richiede particolari cure essendo una specialità vegetale resistente, che cresce molto rapidamente, generando un bel fogliame dal caratteristico verde brillante. Raramente viene colpita da parassiti e tra le poche accortenze di richiede soltanto di evitare i ristagni d’acqua nella coltivazione in vaso.
occorre evitare i ristagni di acqua e ricordare di fornire concime durante la ripresa vegetativa, dalla primavera alla fine dell'estate. Ricorda soltanto che la passiflora è una pianta da esterni rampicante dove può rimanere tutto l'anno poiché tollera bene il sole diretto e resiste anche alle temperature rigide invernali.
Passiflora e Omeopatia
La Passiflora viene ampiamente utilizzata in omeopatia, in particolare sotto forma di tintura madre, diluizioni e granuli. In questo tipo di formulazioni, il dosaggio varia a seconda della condizione del paziente e dal tipo di prodotto. Per questo, non ci scocceremo mai di dirlo, ricorda di rispettare la posologia indicata in confezione.
Posso fare un mix fra passiflora e melissa?
Sì, è possibile fare un mix tra Passiflora (Passiflora incarnata o altre specie del genere Passiflora) e Melissa (Melissa officinalis). Infatti, entrambe queste specialità vegetali sono conosciute per le loro proprietà calmanti e rilassanti: insieme possono potenziare gli effetti rilassanti e ansiolitici. Mescolare le due piante può offrire una sinergia di composti bioattivi che possono aiutare a favorire il rilassamento e il benessere mentale. Ma in che modo? Puoi utilizzare le foglie essiccate di entrambe le piante per preparare delle tisane rilassante, lasciandole in infusione per alcuni minuti. Inoltre in commercio sono presenti tantissimi integratori che combinano in modo sicuro queste due piante in modo da ottenere tutti quei benefici che ti daranno un sonno tranquillo!
Controindicazioni della Passiflora: Effetti Collaterali e Interazioni con Farmaci
La Passiflora, è una degli elementi naturali più utilizzati in virtù non solo delle sue proprietà terapeutiche nel ridurre l'ansia e lo stress, ma anche per la sua sicurezza d’utilizzo. Ovviamente questo avviene se si rispettano determinate regole, che d’altronde possiamo definire quasi del tutto universali. In primis bisogna rispettare le dosi raccomandate dalla posologia del prodotto che si sceglie di utilizzare. In caso di dubbi consultare sempre il medico, soprattutto se si assumono farmaci concomitanti. Potrebbe interagire con alcuni farmacia causa dei suoi effetti sedativi lievi. Nello specifico si dovrebbe evitare l’assunzione di Passiflora se già si utilizzano dei farmaci che influenzano il sistema nervoso centrale, come gli ansiolitici, gli antidepressivi, gli antistaminici e gli oppiacei. Non a caso, queste interazioni potrebbero aumentare il rischio di sonnolenza e altri effetti collaterali. Altra legge non scritta riguarda la sensibilità individuale. Infatti diverse persone possono reagire in modo diverso all'assunzione di Passiflora, e potrebbero manifestare alcuni sintomi tra cui sonnolenza, vertigini, nausea e confusione, ma generalmente si manifestano solo quando la Passiflora è assunta in dosi elevate o in combinazione con sostanze.
Consulta sempre un medico per garantire un uso sicuro ed efficace della Passiflora come parte di una strategia naturale di gestione dello stress e dell'ansia. Non puoi che trarne beneficio.
Tranquillo…in tutti i sensi.
Passiflora: per quanto tempo assumerla? Le Dosi
Consigliate
La verità? Dipende dal prodotto.
Inutile perdersi in dosaggi probabilistici poiché ogni formulazione di integratori a base di Passiflora, soprattutto se combinato con altri elementi, presenta una posologia differente. Inoltre la durata e le dosi raccomandate per l'assunzione di Passiflora possono variare a seconda delle necessità individuali e della gravità dei sintomi che una persona manifesta. Tendenzialmente la Passiflora può essere utilizzata sia per periodi brevi che per periodi prolungati, a seconda delle circostanze, poiché molte persone possono trarre beneficio sia da un uso occasionale ma anche solo dopo un uso più prolungato. Questo non dipende solo dalla sensibilità personale rispetto ai bioattivi della pianta ma anche dalle situazioni più o meno stressanti che possono riguardare la vita del soggetto.
Se pensi di soffrire di disturbi cronici come l'ansia generalizzata o i disturbi del sonno, l'assunzione della Passiflora potrebbe essere necessaria per un periodo più lungo, e la consultazione con un medico potrebbe facilitarti la riabilitazione emotiva.
Quali prodotti con Passiflora si possono comprare in Farmacia? I consigli dei farmacisti Dr. Max
Il catalogo di Dr. Max è davvero ampio per questo ti proponiamo due dei nostri migliori prodotti che contengono questa fantastica specialità vegetale che oramai non ha più segreti.
Et Passiflora è un prodotto che si assume in gocce e prevede una formulazione a base di estratto totale di passiflora. Grazie alle proprietà offerte dalla Passiflora, questo integratore è in grado di favorire il rilassamento mentale ed il sonno, anche in caso di stress. E se non sei un amante delle gocce, ma preferisci assumere capsule per una maggiore praticità, abbiamo pensato a tutto: Passiflora 60 Capsule. Anche questo integratore orale è in grado di indurre un maggiore rilassamento e favorire dei benefici ipnoinducenti consentendo una migliore qualità del sonno e la riduzione del tempo di addormentamento.